L’ultimo bilancio di sostenibilità di Gruppo CAP, Sorgente di connessioni, ricorda l’importanza di fare rete per rendere concreta la transizione ecologica.
Ooho balls, ora l’acqua si può mangiare
Hanno la dimensione di una pallina da golf e sono rivestite da una membrana particolare. Sono le Ooho balls, ovvero l’acqua che si può mangiare.
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Da oggi l’acqua si può… mangiare. L’impossibile è diventato realtà grazie alla startup britannica Skipping Rocks Lab che è riuscita a creare delle bolle d’acqua – chiamate Ooho balls – grandi quanto una pallina da ping pong in grado di contenere acqua grazie a una membrana esterna fatta di estratti vegetali e alghe, quindi commestibile e biodegradabile, e che può resistere da quattro a sei settimane. Le palline si mangiano rompendo la membrana tra la lingua e il palato, per poi bere (o mangiare) la bevanda contenuta al suo interno.
L’obiettivo nobile delle Ooho balls
L’obiettivo del progetto creato da tre giovani ingegneri spagnoli è ridurre la quantità di bottiglie di plastica e di rifiuti da gestire e smaltire. Le Ooho balls sono state presentate a San Francisco e a Londra. Nella capitale del Regno Unito, in particolare, “in un solo mese sono state estratte quattromila bottiglie di plastica dal fiume Tamigi”, secondo quanto riportato dal meteorologo Manuel Mazzoleni del sito 3Bmeteo.com. Secondo la startup si potranno produrre fino a duemila palline al giorno una volta che il prodotto entrerà in commercio. Ora Skipping Rocks Lab sta raccogliendo fondi per avviare la produzione, attraverso la partecipazione a eventi sportivi e concerti. Se l’invenzione avrà successo, la startup conta di poterla usare anche per le bevande alcoliche.
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