Mentre anche a ottobre le immatricolazioni auto calano, con l’elettrico fermo al 4%, l’offerta cresce, con modelli come Opel Grandland che offrono fino a 700 km di autonomia.
Opel Manta, la coupé anni ’70 rinasce elettrica
Opel annuncia il ritorno di Manta, la coupé anni ’70 che rinasce grazie a un progetto unico. Obiettivo? Guardare avanti celebrando il passato, dandogli nuova linfa grazie all’elettrico.
Ormai è una vera tendenza, prendere un modello di auto popolare nel passato, magari iconico per quel marchio, e riproporlo rivisto e aggiornato, spesso elettrificato. Così, in questi ultimi anni, sono molti i modelli del passato tornati alla ribalta, spesso grandi classici rielaborati con nuovi materiali e finiture, ma lasciando di base l’auto come era in passato; in questo caso la pratica si definisce “restomod” (restored and modication, restauro e modifica). In altri casi si realizza ex novo una nuova vettura nominandola esattamente come la sua antenata. Opel, con la Manta, possiamo dire che ha fatto un po’ di entrambe le cose.
Anzi, ha fatto qualcosa di più, decisamente diverso dal solito, ma assolutamente in linea con l’ingegneria sostenibile che distingue la casa tedesca: ha dato vita a un ElektroMod, come lo hanno definito. Protagonista di questa riedizione in chiave elettrica è la Opel Manta. Denominazione che in futuro sarà nuovamente impiegata per un Suv.
Manta per i cultori del brand tedesco significa essenzialmente due cose: coupé e sportività. Un modello simbolo, rimasto in commercio per quasi vent’anni (distinti da due serie diverse). Un vero e proprio patrimonio della cultura automobilistica tedesca, “rimasterizzato” secondo il nuovo “mantra” elettrico di Opel. Non una semplice elaborazione, ma uno stravolgimento in chiave sostenibile, che ha permesso di raccontare al nuovo millennio com’era la “vecchia” coupé e di mostrare come sarà.
Manta, elettrica sì, ma con il cambio manuale come un tempo
Certo, questo messo in atto da Opel è un puro e semplice esercizio di tecnica, ma cela molti punti in comune con la produzione di serie. E mostra un potenziale, teso ovviamente a divertire, che a molti detrattori dell’auto elettrica potrebbe fare piacere.
Per realizzare questo progetto innovativo si è deciso di partire da una Manta A (ovvero la prima serie). La potenza del motore elettrico, che ha preso il posto del precedente 4 cilindri benzina, è pari a 108 kW, con una coppia massima di 255 Nm.
La batteria da 31 kWh è sufficiente per garantire alla Manta GSe (questa la denominazione definitiva) un’autonomia di circa 200 chilometri. La ricarica è possibile esclusivamente tramite corrente alternata. Il caricabatterie di bordo ha una potenza di 9 kW e assicura la ricarica in monofase o trifase.
Fra le curiosità, la Manta GSe ElektroMod, al contrario della totalità delle auto elettriche in vendita oggi, è provvista di un cambio manuale. Una scelta che Opel enfatizza affermando che il pilota “potrà cambiare come sul modello originale degli anni ’70, che utilizzava un cambio a quattro velocità, oppure potrà semplicemente inserire la quarta marcia e guidare nel modo automatico”.
Lo stile: un mix fra passato, presente e futuro
L’avvento della concept Manta GSe ElektroMod è stato anche l’occasione per sottolineare il nuovo corso del design della casa tedesca. Come l’Opel Pixel vizor, che domina il frontale e segue tutta la larghezza del veicolo. Non solo, ma da semplice elemento di contorno allo stile, diventa a tutti gli effetti uno strumento che l’auto può impiegare per comunicare con l’ambiente esterno tramite uno schermo a Led che può mostrare scritte o vere e proprie frasi.
I cerchi in lega sono da 17 pollici, appositamente disegnati, con pneumatici anteriori 195/40 R17 e posteriori 205/40 R17. Ma è a bordo che la modernità sorpassa il passato. Perché sulla Manta elettrica debutta una strumentazione completamente digitale. La nuova interfaccia uomo-macchina è formata sostanzialmente da un pannello touch screen extra-wide, come sulla Opel Mokka elettrica. Sui due display da 12 e 10 pollici, orientati verso il guidatore, compaiono le informazioni necessarie per monitorare lo status dell’auto.
Opel, Manta elettrica è un ponte fra tradizione e futuro
Poi c’è il colore, un giallo neon che colora gli esterni e accende le linee della coupé tedesca. “La Opel Manta GSe è sinonimo dell’amore assoluto per l’automobile. Con l’ElektroMod, gettiamo un ponte tra la grande tradizione Opel e un futuro sostenibile”, un mix fra passato e modernità l’ha definita Pierre-Olivier Garcia, responsabile globale del design di Opel. “L’obiettivo è fornire agli appassionati di Opel una ricetta, che permetterà loro di trasformare la loro vecchia auto in un’affascinante neo-classica elettrica”, hanno spiegato dalla Germania. Senza specificare però se e in quanti esemplari (pochi si ipotizza) la Manta elettrica sarà davvero in vendita.
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