Ortensie: tecniche di coltivazione e cura per ogni stagione

Le ortensie sono tra le piante da giardino più amate e versatili, con spettacolari infiorescenze e capacità di adattarsi a vari ambienti.

Conosciute scientificamente come Hydrangea macrophylla, queste piante sono note anche come ortensia comune e ortensia da giardino. Grazie alla loro bellezza e alla relativamente facile manutenzione, le ortensie sono diventate il punto di forza in molti giardini. L’origine del nome comune sembra uscire direttamente da un romanzo di fine settecento. In effetti, il botanico francese Philibert de Commerson nel 1771 chiamò ortensia alcuni esemplari di questi fiori provenienti dalle Indie Orientali in onore di Mademoiselle Hortense Barré Lepante, figlia del principe di Nassau. Il principe, grande appassionato di botanica, accompagnò de Commerson e de Bougainville in una spedizione scientifica intorno al mondo nel 1776.

Tipi di ortensia

Il genere Hydrangea, classificato nella famiglia delle Hydrangeaceae, comprende oltre ottanta specie diverse di arbusti e piante rampicanti, sia sempreverdi che a foglie decidue, che vivono in aree molto diverse. Alcune specie sono originarie dell’Asia orientale, come Hydrangea macrophylla, H. serrata, H. involucrata, H. paniculata, H. aspera, H. heteromalla e la rampicante decidua H. petiolaris. Altre specie provengono dalla parte orientale degli Stati Uniti, come H. arborescens, H. quercifolia e H. cinerea. Le specie più particolari, H. seemani e H. serratifolia, rampicanti sempreverdi, provengono dagli altipiani temperati della parte occidentale del centro e sud America. A queste specie si aggiungono centinaia di varietà selezionate nei secoli da giardinieri appassionati.

ortensia bianca
Le ortensie sono piante ideali per abbellire il proprio giardino © iStock

Ecco alcuni esempi:

  • Ortensia quercifolia (Hydrangea quercifolia): nota per le sue foglie a forma di quercia e i fiori a pannocchia, questa varietà è apprezzata non solo per le fioriture, ma anche per il magnifico colore rosso-bronzo che le foglie assumono in autunno. Preferisce zone ombreggiate e terreni ben drenati, e può raggiungere un’altezza di due-tre metri. Una curiosità: le foglie secche possono essere utilizzate per composizioni floreali.
  • Ortensia classica (Hydrangea macrophylla): comprende varietà con fiori a pompon e a merletto. È la varietà più conosciuta e nota anche per la capacità di cambiare colore in base al pH del suolo: fiori blu in terreni acidi, fiori rosa in terreni alcalini. Questa varietà richiede un’ombreggiatura parziale e un’irrigazione regolare. Può crescere fino a uno-due metri di altezza e larghezza. Una curiosità: i fiori delle ortensie sono in realtà delle brattee, foglie modificate, che circondano i piccoli fiori veri e propri.
  • Ortensia a foglia grande (Hydrangea paniculata): riconoscibile per le sue grandi infiorescenze a forma di cono, che possono essere bianche o rosa e tendono a diventare rosa con l’avanzare della stagione. Tollerante al sole diretto, necessita di potature regolari per una fioritura rigogliosa. Questa varietà può crescere fino a 3-4 metri di altezza. Le infiorescenze di questa ortensia sono spesso utilizzate come fiori recisi per composizioni di bouquet.
  • Ortensia Annabelle (Hydrangea arborescens): questa è una varietà resistente e facile da coltivare, ideale per giardini con condizioni di semi-ombra. Produce grandi globi di fiori bianchi che possono raggiungere i trenta centimetri di diametro. Le Annabelle sono capaci di rigenerarsi rapidamente dopo le potature più drastiche. Questa varietà può crescere fino a uno-due metri di altezza e larghezza. Si tratta di una delle varietà più popolari grazie alla sua capacità di fiorire anche in condizioni di ombra profonda.
ortensia variegata
Originarie dell’Asia e degli Stati Uniti le ortensie sono piante ideali per il clima mediterraneo © iStock

Preparazione del terreno e cura iniziale

La preparazione del terreno e la cura iniziale delle ortensie sono fondamentali per assicurare una crescita vigorosa e fioriture spettacolari.

Ecco i passaggi e gli aspetti più importanti da considerare:

  • Scelta del luogo di messa a dimora: le ortensie preferiscono luoghi con luce solare parziale, idealmente dove possono ricevere sole mattutino e ombra pomeridiana. Troppo sole può causare l’appassimento delle foglie e la bruciatura dei fiori, mentre troppa ombra può ridurre la fioritura.
  • Preparazione del suolo: il suolo ideale per le ortensie è ricco di materia organica, ben drenato e leggermente acido (pH tra 5.5 e 6.5). È consigliabile arricchire il terreno con compost o letame ben decomposto prima della piantagione. Se il terreno è argilloso, è utile aggiungere sabbia grossolana per migliorare il drenaggio.
  • Preparazione della buca: la buca dovrebbe essere due volte più larga della zolla dell’ortensia, ma della stessa profondità. Questo permette alle radici di espandersi facilmente nel terreno circostante. È importante evitare di piantare troppo profondamente per non soffocare la pianta.
  • Posizionamento della pianta: posizionare l’ortensia nella buca e riempire con il terreno arricchito, premendo delicatamente intorno alla base della pianta per eliminare le sacche d’aria. Assicurarsi che la corona della pianta sia a livello del terreno circostante.
  • Annaffiatura: dopo queste operazioni, è essenziale annaffiare abbondantemente per aiutare la pianta a stabilizzarsi. Le ortensie preferiscono un terreno costantemente umido, ma non inzuppato. Durante i periodi di siccità, è necessario irrigare regolarmente per mantenere il terreno umido.
  • Pacciamatura: possiamo prevedere di applicare uno strato di pacciamatura organica (come corteccia, foglie secche o paglia) intorno alla base della pianta. La pacciamatura aiuta a mantenere l’umidità del suolo, riduce la crescita delle erbe infestanti e stabilizza la temperatura del terreno.
  • Supporto per la pianta: per le varietà di ortensia che producono grandi fiori, come nel caso di Annabelle, potrebbe essere necessario fornire supporti o tutori per evitare che i rami si pieghino sotto il peso delle infiorescenze.

Fertilizzazione e tecniche di potatura

La fertilizzazione delle ortensie varia a seconda del tipo. Le ortensie Bigleaf, ad esempio, beneficiano di fertilizzanti ricchi di fosforo per favorire la fioritura, mentre le Panicle preferiscono una fertilizzazione equilibrata. È consigliabile applicare fertilizzanti in primavera e in estate.

Ecco una guida pratica per alcune delle varietà citate:

  • Ortensia classica (Hydrangea macrophylla): questa varietà richiede una fertilizzazione ricca di fosforo, elemento cruciale per la produzione di fiori. Un fertilizzante con un rapporto N-P-K (azoto-fosforo-potassio) di 10-30-10 è ideale. Applicare il fertilizzante all’inizio della primavera, poco prima che inizi la nuova crescita, e una seconda volta all’inizio dell’estate. Evitare di fertilizzare troppo tardi nella stagione, poiché può stimolare una nuova crescita che potrebbe non essere sufficientemente robusta per sopravvivere all’inverno. Esempio pratico: mescolare il fertilizzante con il terreno superficiale intorno alla base della pianta, assicurandosi di non danneggiare le radici. Annaffiare abbondantemente dopo l’applicazione per aiutare il fertilizzante a penetrare nel terreno.
  • Ortensia a foglia grande (Hydrangea paniculata): questa varietà preferisce una fertilizzazione equilibrata. Un fertilizzante 10-10-10 o 14-14-14 è adatto. Applicare una volta in primavera e una volta all’inizio dell’estate. Esempio pratico: distribuire uniformemente il fertilizzante intorno alla base della pianta, mantenendo una distanza di circa trenta centimetri dal tronco. Incorporare leggermente nel terreno e annaffiare abbondantemente.
  • Ortensia Annabelle (Hydrangea arborescens): anche questa varietà risponde bene a un fertilizzante equilibrato. Un 10-10-10 applicato in primavera e di nuovo a metà estate è ideale. Esempio pratico: come per le altre varietà, distribuire il fertilizzante uniformemente e incorporarlo nel terreno. Annaffiare abbondantemente dopo l’applicazione.

La potatura delle ortensie è essenziale per mantenere la loro forma e per promuovere una fioritura sana. Le tecniche di potatura variano a seconda della varietà:

  • Ortensia classica (Hydrangea macrophylla): fiorisce su legno vecchio, il che significa che i fiori si sviluppano sui rami dell’anno precedente. Pertanto, è importante potare subito dopo la fioritura, generalmente a fine estate o inizio autunno.
    Esempio pratico: rimuovere i fiori appassiti e tagliare i rami fino al primo paio di gemme forti. Questo stimolerà una nuova crescita che fiorirà l’anno successivo. Evitare di potare troppo tardi in autunno o in inverno, poiché ciò potrebbe rimuovere le gemme dei fiori per la prossima stagione.
  • Ortensia a foglia grande (Hydrangea paniculata): fiorisce su legno nuovo, quindi può essere potata in tardo inverno o inizio primavera prima dell’inizio della nuova crescita. Esempio pratico: tagliare i rami a circa un terzo della loro lunghezza. Questo incoraggerà la pianta a produrre nuovi rami robusti che porteranno fiori grandi e vistosi. La potatura può essere anche più severa per mantenere la forma e la dimensione desiderata.
  • Ortensia Annabelle (Hydrangea arborescens): anche questa varietà fiorisce su legno nuovo, quindi la potatura deve avvenire in tardo inverno o inizio primavera. Esempio pratico: tagliare i rami principali a circa 30-45 cm dal suolo. Potrebbe sembrare drastico, ma queste ortensie rispondono bene a una potatura severa, producendo fiori ancora più grandi. Assicurarsi di rimuovere qualsiasi legno morto o danneggiato durante la potatura.
cespuglio ortensie
Le ortensie possono cambiare colore in base al pH del suolo © iStock

Modifica del pH del suolo per la variazione del colore

Un aspetto affascinante delle ortensie è la capacità di cambiare colore dei fiori in base al pH del suolo. Ecco come modificare il pH del suolo e ottenere i colori desiderati per i fiori delle tue ortensie:

Modifica del pH per ottenere fiori blu

  • Solfato di alluminio: per rendere il suolo più acido e ottenere fiori blu, puoi aggiungere solfato di alluminio. Questo materiale aumenta la disponibilità di alluminio nel suolo, elemento essenziale per la formazione del colore blu nei fiori di ortensia. Mescolare circa 15 grammi di solfato di alluminio per ogni litro d’acqua e annaffiare la base delle piante con questa soluzione ogni 2-4 settimane durante la stagione di crescita. Esempio pratico: diluisci 30 grammi di solfato di alluminio in 2 litri d’acqua e annaffia intorno alla base della pianta. Ripeti l’operazione ogni 3-4 settimane dalla primavera fino a metà estate.
  • Fondi di caffè: sono un ammendante organico che può essere utilizzato per abbassare il pH del suolo. Spargere uno strato di fondi di caffè intorno alla base della pianta e incorporarlo delicatamente nel terreno. Questo non solo acidifica il suolo ma aggiunge anche nutrienti preziosi. Esempio pratico: raccogli i fondi di caffè usati per una settimana e distribuiscili intorno alla base delle tue ortensie, incorporandoli nel terreno superficiale con un rastrello leggero.
  • Zolfo elementare: lo zolfo elementare è un altro modo efficace per abbassare il pH del suolo. Aggiungere 15-30 grammi di zolfo per metro quadrato di terreno e lavorarlo nella parte superiore del suolo. Questo processo è lento, quindi è meglio applicarlo in autunno per vedere i risultati nella primavera successiva. Esempio pratico: spargi 20 grammi di zolfo elementare intorno alla base della pianta e mescolalo nel primo strato di terreno, quindi annaffia abbondantemente.

Modifica del pH per ottenere fiori rosa

  • Calce da giardino: per aumentare il pH del suolo e ottenere fiori rosa, aggiungere calce da giardino. La calce neutralizza l’acidità del suolo, creando un ambiente alcalino. Applicare circa 100 grammi di calce per metro quadrato e lavorarla nel terreno. Esempio pratico: in primavera, spargi 100 grammi di calce dolomitica intorno alla base della pianta e mescolala nel terreno superficiale. Ripeti l’applicazione in autunno per mantenere il pH.
  • Cenere di legno: la cenere di legno è un ammendante naturale che può aumentare il pH del suolo. Contiene calcio, che aiuta ad alcalinizzare il suolo. Aggiungere un sottile strato di cenere di legno intorno alla base della pianta e mescolarlo nel terreno. Esempio pratico: raccogli le ceneri di legno da un caminetto o un braciere e spargile uniformemente intorno alla base della pianta. Incorporare delicatamente nel terreno con un rastrello.
  • Fertilizzanti ricchi di fosforo: l’uso di fertilizzanti con un alto contenuto di fosforo può inibire l’assorbimento di alluminio, favorendo così la colorazione rosa dei fiori. Un fertilizzante con un rapporto N-P-K di 10-30-10 è ideale. Esempio pratico: applicare un fertilizzante 10-30-10 in primavera, mescolandolo con il terreno superficiale intorno alla base della pianta e annaffiando abbondantemente.

Parassiti e malattie comuni

Le ortensie, come molte altre piante da giardino, possono essere soggette a diversi parassiti e malattie. Conoscere i sintomi e i metodi di trattamento è fondamentale per mantenere le piante sane e rigogliose.

Parassiti comuni

  • Afidi: questi piccoli insetti verdi, neri o gialli si nutrono della linfa delle piante e possono causare deformazioni delle foglie e dei fiori. Gli afidi possono anche trasmettere virus da una pianta all’altra. Soluzione: per controllare gli afidi, spruzza le piante con un getto d’acqua forte per rimuoverli. Se l’infestazione è grave, utilizza sapone molle biologico o olio di neem, seguendo le istruzioni del prodotto.
  • Acari: questi minuscoli aracnidi si nutrono delle foglie, causando ingiallimento e caduta prematura delle stesse. Gli acari sono più attivi durante i periodi caldi e secchi. Soluzione: per prevenire gli acari, mantieni il terreno ben irrigato e umido. In caso di infestazione, utilizza un prodotto a base di olio di neem.
  • Bruchi e lumache: questi insetti possono divorare foglie e fiori, causando danni significativi alle piante. Soluzione: rimuovi manualmente i bruchi e le lumache dalle piante. Puoi anche utilizzare esche per lumache o creare barriere di rame intorno alle piante per tenerle lontane.

Malattie comuni

  • Muffa polverosa: questa malattia fungina si presenta come una patina biancastra sulle foglie e sui fiori. La muffa polverosa può ridurre la fotosintesi e indebolire la pianta. Soluzione: per prevenire la muffa polverosa, assicurati che le piante abbiano una buona circolazione d’aria e non siano troppo fitte. Se l’infezione è presente, tratta le piante con una soluzione di bicarbonato di sodio e acqua.
  • Macchia fogliare: questa malattia, causata da vari funghi, provoca macchie scure e necrotiche sulle foglie. Può indebolire la pianta e ridurre la fioritura. Soluzione: rimuovi e distruggi le foglie infette per prevenire la diffusione della malattia. Utilizza un fungicida biologico se l’infezione è ricorrente.
  • Marciume radicale: causato da funghi del suolo, il marciume radicale può portare alla morte della pianta se non trattato. I sintomi includono foglie ingiallite, appassimento e una crescita stentata. Soluzione: assicurati che il terreno sia ben drenato e non eccessivamente umido. Se il marciume radicale è presente, potrebbe essere necessario rimuovere e distruggere la pianta infetta per prevenire la diffusione ai vicini.
potatura ortensia
Per assicurare una ricrescita rigogliosa è meglio potare l’ortensia a fine inverno o inizio primavera © iStock

Protezione delle ortensie durante l’inverno

Durante i mesi invernali, è essenziale proteggere le ortensie dal rigore del freddo per garantirne la sopravvivenza e la fioritura futura. Le temperature estreme possono compromettere la salute delle piante, causando danni ai tessuti e persino la morte delle gemme e dei rami più delicati. Ecco alcune strategie efficaci per proteggere le ortensie durante l’inverno:

  • Coperture protettive: utilizzare materiali isolanti come la iuta, le stuoie di paglia o coperture in tessuto non tessuto per avvolgere delicatamente le piante. Questi materiali fungono da barriera contro il vento freddo e riducono la perdita di calore dalla pianta. Assicurarsi di coprire completamente la chioma e i rami più esposti al gelo.
  • Strato di pacciame: applicare uno spesso strato di pacciame alla base delle ortensie per proteggere le radici dal gelo e mantenere una temperatura più costante del terreno. La pacciamatura aiuta anche a trattenere l’umidità, fondamentale durante i periodi di siccità invernale.
  • Evitare la potatura: non potare le ortensie in autunno, poiché i tagli freschi possono rendere le piante più vulnerabili al gelo. È preferibile attendere la fine dell’inverno o l’inizio della primavera per potare le piante, quando le temperature sono più miti e la pianta è in riposo vegetativo.
  • Protezione delle radici: per le ortensie in vaso o in regioni con inverni particolarmente rigidi, è consigliabile scavare una trincea intorno alla base delle piante e riempirla con uno strato di materiale isolante come foglie secche, paglia o pacciame. Questo aiuta a proteggere le radici dal gelo eccessivo.
  • Rimozione della neve: quando si verificano nevicate, è importante rimuovere delicatamente il peso della neve accumulata sulla chioma delle ortensie. Il peso della neve può piegare e danneggiare i rami più deboli, compromettendo la struttura della pianta.
  • Posizionamento o riparo: posizionare le ortensie in aree riparate dal vento e dalla neve può aiutare a proteggerle dagli elementi atmosferici più estremi. Se possibile, posizionare le piante vicino a edifici o sotto alberi che offrono una certa protezione naturale.

Seguendo queste precauzioni durante l’inverno, è possibile proteggere efficacemente le ortensie e garantire una fioritura abbondante e rigogliosa nella stagione successiva.

ortensia in vaso
L’ortensia è una pianta che può crescere bene anche in vaso © iStock

Tecniche di propagazione

La propagazione delle ortensie serve per moltiplicare le piante a partire da esemplari già esistenti. Esistono diverse tecniche di propagazione, ciascuna con i propri vantaggi e considerazioni specifiche. Ecco alcune delle più comuni:

Propagazione per talea

La propagazione per talea è una delle tecniche più popolari e semplici. Questo metodo prevede il prelievo di un ramo giovane e sano dalla pianta madre e il suo radicamento in un substrato adeguato. Ecco come procedere:

  • Selezione e taglio: durante l’estate, scegliere rami non fioriti e vigorosi. Tagliare sezioni di 10-15 cm di lunghezza, facendo il taglio appena sotto un nodo fogliare. Rimuovere le foglie inferiori per esporre i nodi, che sono i punti da cui emergeranno le nuove radici.
  • Preparazione del substrato: utilizzare un mix di sabbia e torba per creare un substrato leggero e ben drenante. Inumidire il substrato prima di piantare le talee.
  • Messa a dimora delle talee: Inserire le talee nel substrato preparato, assicurandosi che almeno uno o due nodi siano coperti. Mantenere il substrato costantemente umido ma non bagnato, e posizionare i vasi in un’area luminosa ma lontana dalla luce diretta del sole.
  • Cura: coprire le talee con una plastica trasparente o una busta per creare un effetto serra che mantenga l’umidità elevata. Dopo alcune settimane, dovrebbero iniziare a svilupparsi nuove radici. Una volta che le talee hanno radicato bene, possono essere trapiantate in vasi più grandi o direttamente in giardino.

Propagazione per margotta

La margotta è un’altra tecnica efficace, ideale per ortensie più grandi e consolidate. Questa tecnica consiste nel piegare un ramo della pianta madre fino a contatto con il suolo, dove formerà nuove radici. Ecco i passaggi dettagliati:

  • Preparazione del ramo: scegliere un ramo lungo e flessibile. Incidere leggermente la parte inferiore del ramo per stimolare la formazione delle radici.
  • Interramento del ramo: piegare il ramo verso il suolo e coprire la sezione incisa con terra, lasciando la punta del ramo esposta. Fissare il ramo al suolo con un fermaglio o una pietra per mantenerlo in posizione.
  • Mantenere il terreno umido intorno al ramo coperto. Dopo alcuni mesi, controllare se il ramo ha radicato. Una volta che le radici sono ben sviluppate, tagliare il ramo dalla pianta madre e trapiantarlo.

Propagazione per divisione

La divisione è un metodo semplice e rapido, ma è adatto solo per ortensie che formano cespi o clump. Consiste nel dividere una pianta matura in più parti, ciascuna con radici proprie. Ecco come fare:

  • Scavare con cura la pianta madre dal terreno, cercando di mantenere intatto il sistema radicale. Con un coltello affilato o una pala, dividere la pianta in sezioni, assicurandosi che ogni sezione abbia radici e gemme vitali.
  • Piantare immediatamente le sezioni divise in nuove buche preparate con terreno ben drenato e ricco di sostanza organica.
  • Innaffiare abbondantemente dopo il trapianto per aiutare le nuove piante a stabilizzarsi.

Vantaggi

La propagazione delle ortensie permette non solo di moltiplicare le piante a costo zero, ma anche di preservare caratteristiche particolari di una pianta madre. È un modo eccellente per ottenere nuove piante con le stesse caratteristiche di colore, forma e resistenza alle malattie. Inoltre, offre la soddisfazione di vedere crescere una pianta da una talea o una divisione, arricchendo ulteriormente l’esperienza del giardinaggio. Sperimentare le diverse tecniche può essere un processo educativo e divertente, permettendo di scoprire quale metodo funziona meglio per le proprie condizioni di giardino e varietà di ortensie.

giardino ortensie
Se fatte crescere come cespugli, le ortensie rappresentano una protezione per il giardino o la casa © iStock

Le ortensie nel paesaggio

Le ortensie sono piante estremamente versatili che possono trasformare qualsiasi giardino con le loro fioriture spettacolari e il fogliame lussureggiante. Incorporarle nel paesaggio offre numerose possibilità creative per migliorare l’estetica del proprio spazio verde. Ecco alcune idee e suggerimenti su come utilizzare le ortensie nel paesaggio:

  • Creazione di bordure e siepi. Le ortensie possono essere utilizzate per creare bordure fiorite lungo i vialetti o i perimetri del giardino. Le varietà come l’ortensia a foglia larga sono particolarmente adatte a questo scopo grazie alle loro grandi infiorescenze colorate. Disporre le piante lungo i bordi aiuta a definire gli spazi e aggiunge un tocco di colore durante la stagione di fioritura.
  • Punti focali. Le ortensie possono fungere da punti focali nel giardino, attirando l’attenzione con le loro fioriture vistose. Posizionare una grande ortensia in un punto strategico può creare un impatto visivo significativo. Le ortensie a pannocchia, con i loro fiori a forma di cono, sono ideali per questo scopo.
  • Giardini ombreggiati. Le ortensie prosperano in condizioni di ombra parziale, rendendole perfette per giardini con alberi maturi o aree ombreggiate da edifici. Le ortensie a foglia di quercia sono particolarmente apprezzate per la loro capacità di crescere bene in ombra parziale e per il loro fogliame decorativo che cambia colore in autunno.
  • In vaso. Le ortensie sono ottime piante da vaso, il che permette di spostarle per creare vari effetti stagionali. Questo è particolarmente utile per i giardini urbani o i balconi dove lo spazio è limitato. Le ortensie a foglia larga e quelle lisce sono le scelte più popolari.
  • Combinazioni con altre piante. Le ortensie si combinano bene con molte altre piante da giardino, creando accostamenti armoniosi e accattivanti. Possono essere abbinate a rose, piante perenni e arbusti per creare bordure miste ricche di texture e colori.

Conclusione

Una cura adeguata e un’attenta gestione delle condizioni di crescita sono fondamentali per far prosperare le ortensie. Sperimentare con diversi tipi di ortensie non solo arricchisce il giardino ma offre anche la soddisfazione di vedere queste piante meravigliose in piena fioritura. Con un po’ di attenzione e cura, le ortensie possono diventare il fiore all’occhiello del giardino.

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Articoli correlati