I lavori da fare e le semine dell’orto di luglio. Cosa seminare, come preparare il terreno per i mesi a venire e cosa si può raccogliere.
Orto sul balcone: come iniziare a settembre
Se tra i buoni propositi di settembre c’è quello di creare il vostro orto sul balcone ecco i consigli su come organizzarlo e su cosa coltivare.
Secondo una recente indagine di Coldiretti, l’orto è un sogno per 6 italiani su 10 (62 per cento). C’è poi chi cerca di tradurlo in realtà: la stessa indagine ha evidenziato infatti, post emergenza Coronavirus, un boom di acquisti di semi, piantine, fertilizzanti e strumenti per la coltivazione domestica. Sì, perché per fare un orto non serve per forza un terreno: in molti casi basta anche un pezzo di giardino o un vaso in terrazzo. “Coltivare è fattibile per chiunque, ci vogliono però attenzione e costanza”, spiega Matteo Cereda, ideatore di www.ortodacoltivare.it, un sito che con l’aiuto di esperti agronomi raccoglie consigli su come coltivare l’orto con metodi naturali, secondo le regole dell’agricoltura biologica. “L’orto sul balcone, anche se non ha certo le rese di un orto in campo, ci regala comunque il piacere e la soddisfazione di coltivare. Il lockdown ha avuto se non altro proprio l’effetto positivo di farci riscoprire il valore delle piccole cose come l’autoproduzione, dalla panificazione alla coltivazione”.
Luce e acqua, elementi imprescindibili per l’orto sul balcone
L’idea dell’orto sul balcone dunque ci piace, ma se siamo alle prime armi da dove iniziamo? “Per prima cosa bisogna valutare l’esposizione del nostro balcone. Qualsiasi coltivazione non può fare a meno della luce del sole, anche se ci sono specie che ne hanno bisogno di più e altre di meno. Se ho un balcone esposto a nord che non riceve mai la luce diretta del sole, potrò coltivare ad esempio le fragole, ma non i peperoncini; se, al contrario, ho un balcone molto esposto, potrò far crescere senza problemi molte specie di ortaggi con l’attenzione a ombreggiare o innaffiare le piante quando ce n’è bisogno. Le coltivazioni in vaso in genere necessitano continuamente di acqua poiché le loro radici non hanno un terreno profondo in cui attingere come avviene invece in campo”.
Per iniziare: erbe aromatiche e piante invece dei semi
Se vi siete già procurati terriccio e vasi, ma non sapete bene cosa piantare, ecco i suggerimenti di Matteo: “Se è la prima volta che proviamo a coltivare qualcosa, consiglio di iniziare dalle erbe aromatiche. Rosmarino, salvia, timo sono perenni e con un piccolo spazio possiamo ottenere una resa che ci permette di essere autosufficienti. E poi ci guadagniamo in qualità: vuoi mettere il confronto tra comprare il rosmarino secco tritato e staccare invece un rametto fresco a due passi dalla cucina?”. In generale se siamo ancora un po’ inesperti, scegliamo di trapiantare invece di seminare. “Acquistare le piantine è più costoso, ma è più semplice che seminare e richiede meno tempo. Almeno le prime volte il mio consiglio è quello di trapiantare almeno una parte delle coltivazioni e poi magari parallelamente di fare qualche esperimento di semina.”
Cosa coltivare a settembre nell’orto sul balcone
Per decidere cosa piantare dobbiamo poi pensare alla stagione in cui ci troviamo, ma anche, calcolando le tempistiche, al clima che ci sarà quando la pianta sarà giunta nel periodo del raccolto. Il cavolo nero, la verza, gli spinaci possono affrontare l’inverno, mentre i finocchi e i cavolfiori si devono raccogliere per tempo, prima delle gelate. Tornando poi alla scelta “pianta o seme”, questa dipende anche dal periodo in cui ci troviamo. “In questo mese, settembre, se consideriamo per esempio l’area climatica della Pianura Padana, possiamo provare a seminare piante come ravanelli, rucola, carote, biete e molte insalate, mentre per i finocchi e per le varie specie di cavolo (come cappuccio, verza, cavolo nero, broccoli, cavolfiore) può essere un po’ tardi per seminare e consiglio di scegliere il trapianto. Da sapere poi che ci sono piante come il finocchio, la carota e la verza che si raccolgono una sola volta, mentre altre, come la rucola, il cavolo nero, le biete, di cui possiamo raccogliere le foglie più grandi e avere una produzione graduale e continua.”
Inconvenienti e come risolverli
Che problemi possiamo incontrare durante la crescita delle piante e come possiamo rimediare? “Le piante possono soffrire per problematiche di natura climatica, quindi eccessivi sbalzi di temperatura, per la disponibilità di acqua, che può essere troppa o troppo poca, per la mancanza di nutrimento, per le malattie e per l’attacco di insetti. Per proteggere la pianta dagli eccessivi sbalzi di temperatura possiamo dotarci di una piccola serra per tenerla al caldo o spostare il vaso in base a ombra e sole. L’irrigazione delle coltivazioni si fa in genere la sera o la mattina e i vasi devono essere in grado di drenare l’acqua in eccesso per evitare ristagni. Riguardo alla concimazione suggerisco di utilizzare un buon terriccio universale e di arricchirlo ogni tanto con del compost che possiamo autoprodurre. Per difendere le coltivazioni dagli insetti ci sono alcuni rimedi naturali come il macerato di aglio, di ortica o di peperoncino. Nel caso dell’aglio, per esempio, si fa così: lascio macerare il bulbo triturato per un giorno nell’acqua, poi filtro e spruzzo sulla pianta la soluzione ottenuta. Questo tipo di rimedio va utilizzato come prevenzione o come pronto intervento, alla comparsa dei primi insetti, perché se interveniamo quando gli insetti hanno già preso il sopravvento potrebbe non essere abbastanza efficace. Nel caso delle cimici, con cui abbiamo a che fare in questo periodo e che sono molto resistenti, si può tentare con una soluzione a base di olio di Neem e sapone di Marsiglia, consentita in agricoltura biologica”.
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