La regista Sarah Friedland ha usato il suo discorso di ringraziamento alla Mostra del cinema di Venezia per esprimere il suo sostegno alla popolazione palestinese. Per fortuna, non è stata l’unica.
Premi Oscar 2022, vince l’inclusione
L’Academy premia le registe Jane Campion e Sian Heder. Sul palco degli Oscar 2022 anche l’attore non udente Troy Kotsur e l’afro-latina e queer Ariana DeBose.
Dopo la vittoria nel 2021 di Chloé Zhao per il suo Nomadland, per il secondo anno di fila gli Academy Awards vedono una regista sul tetto del cinema. Presentata per la prima volta da un trio tutto femminile (le attrici Regina Hall, Amy Schumer e Wanda Sykes), la 94esima edizione degli Oscar 2022 ha infatti visto trionfare due donne nelle categorie di miglior film e miglior regia: Jane Campion e Sian Heder. La prima, come da pronostici, ha conquistato la statuetta della miglior regia per il suo western Il potere del cane, che era candidato a 12 Oscar, ma ne ha portato a casa “solo uno”. La seconda (più a sorpresa) ha invece conquistato il riconoscimento più ambito in assoluto: quello per il miglior film, andato alla sua brillante commedia Coda – I segni del cuore, dove l’acronimo Coda sta per “child of deaf adult”, ovvero una persona udente, figlia di un genitore o di genitori sordi.
Coda, agli Oscar 2022 va in scena l’inclusione
Remake del francese La Famiglia Bélier (2014), Coda – I segni del cuore è riuscito nella difficile impresa di avvicinare il grande pubblico alla “deaf culture” (cultura dei sordi), mettendo in scena la vicenda di una famiglia interpretata da attori realmente non udenti. Una storia di formazione che emoziona e scardina gli stereotipi e che aveva già fatto man bassa di premi al Sundance Festival e ai prestigiosi Sag Award, (i premi del sindacato degli attori). Merito della regista, ma anche del cast. Su tutti di Troy Kotsur che nel film interpreta il padre Frank. Dopo aver trionfato ai Bafta e ai Critics’ Choice Award, l’attore ha fatto l’en plein con l’Oscar per il miglior attore non protagonista, diventando il primo uomo non udente a vincere, dopo l’attrice Marlee Matlin che nel 1987 vinse la statuetta per Figli di un dio minore e che ora ritroviamo proprio nel cast di Coda nei panni della moglie di Kotsur.
Classe 1968, Kotsur non è certo un novello a Hollywood, ma la sua esperienza è soprattutto sul piccolo schermo con serie come Csi-New York, Criminal Minds e The Mandalorian. Salito sul palco del Dolby Theatre di Los Angeles a ritirare l’Oscar, l’attore ha commosso tutti dedicando la vittoria “alla comunità dei sordi e dei disabili”. Una realtà ancora poco rappresentata nel mondo del cinema e nello star system. Kotsur ha voluto condividere anche un ricordo del padre: “Sapeva comunicare benissimo con il linguaggio dei segni. Era il migliore della nostra famiglia, ma un incidente d’auto lo ha paralizzato dal collo in giù e non ha più potuto utilizzare il linguaggio dei segni. Papà, ho imparato così tanto da te”. Infine un elogio pubblico alla regista Sian Heder, per aver saputo “unire il mondo dei sordi con quello degli udenti. Sei il nostro ponte e il tuo nome sarà sempre su quel ponte, Sian Heder Bridge”.
Il messaggio di Ariana DeBose: “C’è un posto per tutti”
Altro primato della 94esima edizione degli Oscar è stato quello conquistato da Ariana DeBose, prima attrice afro-latina e apertamente queer a vincere il premio per la miglior attrice non protagonista, grazie al ruolo di Anita nel remake di West side story, diretto da Steven Spielberg. Sorpassando la super favorita della vigilia, Kristen Dunst (Il potere del cane), la trentunenne attrice, cantante e ballerina, aveva già vinto il Golden Globe, lo Screen Actors Guild, il Critics’ Choice e il Bafta. Nel ritirare questa ennesima statuetta, DeBose ha voluto ringraziare in modo particolare sua madre e Rita Moreno, prima attrice ispanica a vincere un Oscar proprio grazie al ruolo di Anita in West side story, nel ’61: “Le sono così grata: la tua Anita ha aperto la strada a tonnellate di Anite come me. Ti amo”. Infine un messaggio di incoraggiamento per chi si sente escluso: “Per chi ha mai messo in dubbio la vostra identità, vi ricordo che c’è un posto per noi: c’è un posto per tutti”.
Oscar 2022, Italia presente ma senza premi
Nessun premio per l’Italia: a mani vuote il veterano Paolo Sorrentino, candidato per l’autobiografico È stata la mano di Dio, così come Massimo Cantini Parrini per i costumi di Cyrano e, Enrico Casarosa con il suo film d’animazione Luca, primo film Disney ambientato in Italia. Il bottino più ricco della serata – con sei premi su dieci nomination – è andato invece al fantascientifico Dune di Denis Villeneuve, adattamento del romanzo omonimo di Frank Herbert e primo capitolo del ciclo di Dune, già trasposto col film del 1984 di David Lynch.
Will Smith, lo schiaffo, il premio e le scuse
I premi Oscar 2022 saranno ricordati anche per il clamoroso schiaffo sferrato da Will Smith al presentatore Chris Rock per una battuta infelice rivolta dal palco alla moglie dell’attore Jada Pinkett Smith. Il comico e padrone di casa della serata ha ironizzato sulla testa rasata della donna, senza considerare che non si trattasse di una scelta di look, ma la conseguenza di una malattia di cui l’attrice soffre da anni (l’alopecia). Uno sgarro che Will Smith non ha saputo tollerare, salendo sul palco per schiaffeggiare il collega e poi intimandogli di non pronunciare mai più il nome della moglie. Una scena che ha lasciato la platea sbigottita e per la quale l’attore si è poi scusato in lacrime, una volta salito sul palco a ritirare il suo primo premio Oscar, ottenuto come miglior attore per il ruolo del padre e allenatore delle sorelle e campionesse di tennis Venus e Serena Williams nel film Una famiglia vincente – King Richard.
Il sostegno all’Ucraina degli Oscar 2022
Quello che resterà di questi Oscar 2022 sarà anche il tragico sfondo su cui sono andati in scena. Quello del conflitto in Ucraina che da oltre un mese ha riportato gli orrori della guerra nel cuore dell’Europa. Al popolo ucraino l’Academy ha voluto dedicare un minuto di silenzio, accompagnato da un messaggio sullo schermo con l’hashtag #standwithukraine: “Mentre per noi il cinema resta un canale importante per esprimere la nostra umanità in tempi di conflitto, la realtà è che milioni di famiglie in Ucraina hanno bisogno di cibo, assistenza medica, acqua potabile, servizi d’emergenza. Le risorse scarseggiano e noi, collettivamente come comunità globale, possiamo fare di più. Vi chiediamo di supportare l’Ucraina in qualunque modo vi sia possibile”. A introdurre questo momento l’attrice di origini ucraine Mila Kunis che insieme al marito Ashton Kutcher ha aperto una raccolta fondi che ha già superato i 30 milioni di dollari. Nessun video messaggio del presidente Zelnsky come si era ipotizzato quindi, ma tanta esplicita solidarietà da parte di attori e star presenti alla cerimonia, che hanno indossato simboli e spillette. Tra loro anche Paolo Sorrentino e il suo cast, Alberto Iglesias e la moglie Cristina, Jamie Lee Curtis, l’attore Jason Momoa e Dough Hemphill. Una scelta chiara dell’Academy di voler continuare a essere anche un palcoscenico per messaggi che vanno oltre i confini del cinema.
Tutti i vincitori degli Oscar 2022
- Miglior film: Coda – I segni del cuore
- Miglior regia: Jane Campion, Il potere del cane
- Miglior attore protagonista: Will Smith, Una famiglia vincente
- Miglior attrice protagonista: Jessica Chastain, Gli occhi di Tammy Faye
- Miglior attrice non protagonista: Ariana DeBose, West side story
- Miglior attore non protagonista: Troy Kotsur, Coda – I segni del cuore
- Miglior sceneggiatura originale: Belfast
- Miglior sceneggiatura non originale: Coda – I segni del cuore
- Miglior fotografia: Dune
- Miglior montaggio: Dune
- Miglior scenografia: Dune
- Migliori costumi: Crudelia
- Miglior colonna sonora originale: Dune
- Miglior canzone originale: No time to die
- Miglior sonoro: Dune
- Migliori effetti speciali: Dune
- Miglior film d’animazione: Encanto
- Miglior film straniero: Drive my car
- Miglior documentario: Summer of soul
- Miglior trucco e acconciatura: Gli occhi di Tammy Faye
- Miglior corto d’animazione: The windshield wiper
- Miglior cortometraggio: The long goodbye
- Miglior corto documentario: The queen of basketball
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