Il gatto deve essere accompagnato con intelligenza verso il fine vita. Ma basta poco per rendere la sua terza età più agevole e accettabile.
Cos’è e come funziona l’osteopatia veterinaria
Un nuovo metodo di cura e di prevenzione tutto naturale: l’osteopatia veterinaria, per la cura dei nostri amici animali.
Sempre più spesso si sente parlare di osteopatia veterinaria, cioè per la cura degli animali. L’osteopatia, infatti, rientra nelle pratiche olistiche complementari alla medicina convenzionale umana e, da poco tempo, sta diventando una disciplina possibile anche nel campo degli animali. L’osteopatia non fa diagnosi e non cura patologie, rispettando in ciò il ruolo essenziale del medico curante e collaborando alla promozione della salute degli amici a quattro zampe. Spiega Debora Severo, osteopata che ha iniziato il suo cammino come professionista in ambito umano per poi trasferire le sue conoscenze nella cura degli animali: “Il compito dell’osteopata è quello di promuovere l’equilibrio psicofisico della bestiola da curare, salvaguardando la funzionalità dell’individuo nella sua globalità”.
L’osteopatia veterinaria
Chi vive e opera con gli animali sa bene quanto un dolore fisico, un problema magari non grave e transitorio, ma fastidioso e debilitante, possa alterare il comportamento, la serenità, l’allegria e anche la “resa” in termini sportivi, comportamentali e di benessere dei propri amici a quattro zampe. L’osteopata, valutando il soggetto che ha di fronte sotto diversi aspetti — muscolo-scheletrico, biomeccanico, vascolare, neurovegetativo, viscerale e psicologico — applica le tecniche correttive che ritiene più efficaci per correggere le funzioni deficitarie e rilanciare il buon funzionamento dell’organismo. Attingendo dal suo “strumentario” di tecniche fasciali, cranio-sacrali, viscerali, strutturali, ottiene così un vero e proprio trattamento “su misura”, ritagliato sulle necessità dell’animale in quel preciso momento.
L’osteopatia opera dunque sulla base di conoscenze anatomo-funzionali e attraverso tecniche manuali, senza uso di farmaci o macchinari. Molto spesso è lo stesso veterinario a consigliare l’osteopata come supporto per le terapie eseguite. Per esempio dopo operazioni chirurgiche, per recuperi funzionali, per mantenere e promuovere la corretta funzionalità di organi e apparati, risolvere aderenze cicatriziali, salvaguardare il buon funzionamento articolare e prevenire danni da squilibri vertebrali. Altre volte invece il ricorso all’osteopata permette di evitare il progredire di situazioni di semplice disagio verso la patologia.
“Bisogna pensare — sottolinea Debora Severo — che, se nell’uomo è possibile far tollerare un po’ di dolore durante l’approccio iniziale, nell’animale ciò deve essere accuratamente evitato. Non ci farebbe avvicinare una seconda volta. L’osteopata veterinario deve farsi accettare, rispettando l’animale e il suo corpo, i suoi dolori e l’eventuale stato d’animo. Ci si arriva con un percorso spesso non facile, ma foriero di risultati e soddisfazioni per entrambi: chi cura e chi è curato”.
L’osteopatia per la cura degli animali nelle diverse applicazioni
Oggi si ricorre all’ osteopatia anche per lo sviluppo armonioso dei giovani animali e per limitare i tipici effetti dell’età negli animali anziani, allungando la loro vita attiva e migliorandola in termini di qualità.
L’osteopatia veterinaria è molto applicata sui cavalli — soggetti facili da curare perché abituati a farsi manipolare dall’uomo — e su gatti e cani; sono questi ultimi, qualche volta, a necessitare di un approccio più “soft”, magari in stretta collaborazione con il proprietario o con il veterinario di fiducia.” Ma negli ultimi anni, l’osteopatia veterinaria, come molte altre discipline “dolci” sta iniziando ad avere un suo terreno di elezione, facendo proseliti e conquistando piccoli grandi risultati in termini sia di prevenzione che di cura. Debora Severo, per esempio, collabora attivamente con il Centro amici di Gedeone (località Caresana 157, San Dorligo della Valle, tel. 040232635 — 3427003732), dove visita e presta la sua opera una volta al mese.
“Al momento non ci sono siti di riferimento per l’utente interessato all’osteopatia veterinaria. Recentemente il ministro della Salute Beatrice Lorenzin sta portando avanti un programma di riconoscimento per l’osteopatia umana. Si spera che, in tempi brevi, venga regolamentata anche la disciplina in campo veterinario, selezionando gli operatori e stabilendone la corretta formazione e l’operatività sul campo. Non sarà un percorso breve. Al momento possiamo contare solo sul passaparola, come spesso succede per le tecniche alternative. Che siano in campo umano o animale”.
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