Cosa possiamo fare noi e cosa possono fare le amministrazioni per un futuro in cui l’acqua è gestita con rispetto: 10 consigli per non sprecarla.
Oggi è l’Overshoot day 2024: cosa vuol dire che abbiamo esaurito le risorse dell’anno
È arrivato agosto e, inesorabile, anche l’Overshoot day. Il giorno in cui entriamo in debito con la Terra si verifica sempre prima. Se continuasse il trend che ci vede “perdere” un giorno ogni anno, nel 2236 inizieremmo l’anno già senza risorse rinnovabili.
Come si entra in debito con la Terra?
La limitatezza delle risorse è un concetto che l’essere umano ha sempre capito molto bene. D’estate la Terra offre certe risorse, d‘inverno altre, e il trucco per sopravvivere sta nell’adattarsi a queste disponibilità o adoperarsi in soluzioni che raggirano questa condizione, come la pratica dell’immagazzinamento. Una pratica comune a tante specie, dallo scoiattolo che fa scorte di ghiande, alla formica che riempie di cibo il formicaio prima dell’inverno, al cactus che assorbe l’acqua quando presente, per poi servirsene in caso di necessità. Anche l’essere umano non è escluso, e i granai degli antichi romani, le cisterne d’acqua dell’impero bizantino, o una qualsiasi legnaia di una casa in montagna, ne sono la prova.
Quando è stato il primo Overshoot day?
La popolazione umana, tuttavia, dal 1971 ha cambiato rotta ed è entrata in una spirale anche chiamata “unlimited growth”, in cui non esiste l’immagazzinamento, e non esiste la preoccupazione o il rispetto per l’offerta terrestre. Noi vogliamo tutto, sempre, subito. Questo approccio ha fatto sì che le risorse messe a disposizione dalla Terra annualmente non bastassero a molte nazioni sul pianeta, facendo sì che quest’ultime attingessero dalle risorse dell’anno successivo, una volta figurativamente terminate.
Per una più facile comprensione si può pensare alle carte bancarie: la carta di debito rappresenta l’uomo nel passato, o le altre specie, che aveva una somma a disposizione e stava attento a non portarla a zero; la carta di credito invece rappresenta l’uomo oggi, per cui la somma a disposizione non è rilevante perché ci si può indebitare con la banca e si può fare l’acquisto desiderato senza necessariamente avere a disposizione i propri soldi. Così l’Earth Overshoot day è il giorno in cui iniziamo ad utilizzare la carta di credito, indebitandoci con la Terra. Cinquant’anni fa questa data si trovava a dicembre, ora ad agosto, il primo del mese.
Questa data è il risultato di un calcolo che viene svolto annualmente dalla Global footprint network. È il rapporto tra la biocapacità del pianeta, ossia l’ammontare di tutte le risorse che la Terra è in grado di generare annualmente, e l’impronta ecologica dell’umanità, ossia la richiesta totale di risorse per l’intero anno, che viene poi moltiplicato per il numero di giorni in un anno. Così, si ottiene la data dell’Earth Overshoot Day.
Earth Overshoot day = (Biocapacità annuale del pianeta Terra / impronta ecologica annuale dell’umanità) x 365
Il risultato di questo calcolo per quest’anno è stato il 1 agosto, un giorno prima rispetto a 2023. Ciò potrebbe essere associato ad una nostra cattiva condotta, ma in realtà, per questa volta, il fatto che il 2024 sia un anno bisestile ci fa sfigurare meno. La presenza di un giorno in più, il 29 febbraio, ha anticipato la data. La prova che sia solo questo il motivo l’avremo quando la data sarà tornata al 2 agosto, nel 2025.
Posticipiamo la data, #movethedate
Invertendo la rotta, posticiperemo la data. La mappa delle soluzioni per #MoveTheDate del Global footprint network, è un punto di riferimento per pubblicare e consultare informazioni rilevanti sui progetti attivi, le soluzioni, che contribuiscono a riportare in equilibrio l’attività umana con il bilancio ecologico della Terra. Ciò significa spostare la data dell’Earth Overshoot day al 31 dicembre o più tardi.
Esplora la mappa per trovare soluzioni implementate nel tuo paese.
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