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— Ecomondo (@Ecomondo) November 6, 2023
Innalzamento del Mediterraneo: quali impatti su acqua e coste? Lo abbiamo chiesto a Grammenos Mastrojeni, tra minacce e soluzioni sostenibili.
Uno dei focus dell’edizione 2023 di Ecomondo è stato quello legato all’economia blu e alla corretta gestione delle risorse idriche.
L’edizione 2023 di Ecomondo, che si è svolta a Rimini dal 7 al 10 novembre, ha confermato la sua posizione di rilievo nel settore della sostenibilità e dell’economia circolare. Con un incremento 15 per cento di visitatori rispetto al 2022, l’evento ha accolto più di 1.500 espositori da tutto il mondo, con una forte rappresentanza da Spagna, Grecia, Serbia, Egitto e Tunisia, tutti paesi affacciati sul Mediterraneo, uno dei mari più inquinati del mondo.
In questo contesto, non sorprende che uno dei temi focali di quest’anno sia stato la gestione e lo sviluppo di un’economia blu a livello europeo, evidenziando l’importanza di un approccio sostenibile nella gestione delle risorse marine e costiere e la salvaguardia dell’acqua, una delle nostre risorse più vitali.
Il focus su queste tematiche si è concretizzato in due sezioni specifiche: Ecomondo water, incentrata sull’uso sostenibile dell’acqua nei cicli urbani e industriali, e Blue economy, focalizzata su pratiche e progetti per proteggere e ripristinare gli ecosistemi marini e costieri.
Nell’area espositiva dedicata all’acqua, i visitatori hanno avuto l ‘opportunità di esplorare l’intero ciclo di approvvigionamento idrico, dalla captazione all’utilizzo e riutilizzo, con un focus sulla trasformazione digitale, un aspetto fondamentale per ottimizzare la gestione. Importanti aziende e associazioni, tra cui Utilitalia come partner, hanno partecipato, organizzando anche una serie di eventi, tra cui conferenze, seminari e incontri.
Oltre ai numerosi incontri live, più di duecento aziende e organizzazioni hanno presentato le ultime innovazioni nel campo della gestione delle acque, depurazione, economia circolare e blue economy, evidenziando un impegno comune verso soluzioni innovative e sostenibili.
Le tecnologie esposte hanno mostrato un ampio spettro di innovazioni: da sistemi di monitoraggio delle acque dotati di sensori avanzati per rilevare la presenza di sostanze inquinanti, a tecnologie basate sull’intelligenza artificiale, capaci di identificare automaticamente le fonti di inquinamento e di prevenire le perdite di acqua, fino alla nuova piattaforma che utilizza dati geospaziali e satellitari insieme ad algoritmi di intelligenza artificiale per offrire informazioni in tempo reale su potenziali inondazioni. Un altro sviluppo interessante presentato è stato l’uso dei raggi cosmici per individuare il contenuto d’acqua nel suolo e rilevare perdite idriche sotterranee.
Nell’ambito del trattamento delle acque, sono stati introdotti nuovi sistemi all’avanguardia per la depurazione dei fanghi, come quelli che impiegano la tecnologia poligenerativa per produrre energia rinnovabile ed estrarre materie prime seconde, con il recupero di oltre il 90 per cento della massa e dell’energia contenute nei fanghi e la riduzione significativa del volume dei rifiuti prodotti.
Inoltre, sono state esposte soluzioni innovative per la pulizia delle acque reflue che utilizzano l’idrolisi termica e la digestione anaerobica, un processo che sfrutta microrganismi che degradano le sostanze organiche nei fanghi, producendo biogas.
Infine, un occhio di riguardo per le soluzioni di automazione digitalizzate, dalla pianificazione digitale all’ingegneria integrata e al funzionamento trasparente come supporto essenziale per coloro che operano nel servizio idrico, contribuendo alla gestione efficace di una risorsa così preziosa come l’acqua.
Numerosi gli eventi e dibattiti legati al tema acqua. Tra questi, oltre alla prima conferenza della Water defenders alliance, anche il panel dal titolo Un patto per l’acqua: le funzioni della risorsa idrica nello scenario del cambiamento climatico, organizzato in collaborazione con Autorità di bacino del Po e Davines nell’ambito degli Stati generali della green economy, che si è concentrato sulla situazione attuale dell’acqua in Italia e sulle sfide e opportunità future, in particolare alla luce dei cambiamenti climatici.
La prima sessione dell’evento è stata dedicata ad un approfondimento tecnico. Nello specifico Flaminia Squitieri, di Fondazione per lo sviluppo sostenibile, ha presentato alcuni dati e trend dell’acqua in Italia da cui è emerso che la disponibilità di acqua per uso potabile nel nostro Paese è in diminuzione e il dato del 20 per cento di acqua in meno dagli inizi del Novecento è destinato a peggiorare, con un’ulteriore diminuzione del 40 per cento, con picchi del 90 per cento per le regioni meridionali.
Da qui la necessità dell’applicazione di buone pratiche in diversi settori, che sono state anche oggetto degli interventi successivi: si è parlato di conservazione dell’acqua in agricoltura con Giustino Mezzalira, esperto in gestione agroforestale, delle iniziative green nella gestione del servizio idrico integrato con Gloria Salinetti, di soluzioni di drenaggio urbano sostenibile per migliorare l’adattamento ai cambiamenti climatici nelle città con Anacleto Rizzo e di gestione degli ecosistemi fluviali per ridurre il rischio di alluvioni con Andrea Goltara.
Nella seconda parte dell’incontro, i rappresentanti di diversi settori si sono confrontati sui passi da compiere per garantire la sostenibilità della risorsa idrica in Italia, proponendo l’avvio di una consultazione per definire un Patto per l’acqua, che mira a guidare le azioni future per la sostenibilità idrica e la salvaguardia ambientale.
Le conclusioni sono state affidate ad Alessandro Bratti, Segretario generale dell’autorità di bacino distrettuale del Po, che ha descritto le azioni necessarie a garantire in futuro un giusto equilibrio tra tutela quantitativa e qualitativa della risorsa idrica, conservazione della natura, difesa del suolo e usi antropici dell’acqua.
Il padiglione Water cycle & Blue economy ha rappresentato un’importante occasione per riflettere sul futuro dell’acqua. Il clima che cambia, la crescita della popolazione e l’urbanizzazione crescente stanno mettendo a dura prova le risorse idriche. Per questo è necessario investire in soluzioni innovative che permettano di ridurne il consumo, migliorare la depurazione delle acque reflue e il recuperare.
Le riflessioni emerse a Ecomondo 2023 ci ricordano che la gestione dell’acqua entra in merito a diversi ambiti. Non solo una questione tecnologica o economica, ma anche una questione etica e sociale. In un mondo dove le risorse idriche diventano sempre più scarse e preziose, è fondamentale adottare un approccio olistico che consideri la sostenibilità dell’acqua non solo come un obiettivo tecnico, ma come un impegno collettivo per il futuro del pianeta e delle generazioni future. La salvaguardia dell’acqua, quindi, diventa un simbolo della nostra capacità di agire responsabilmente nei confronti della Terra e della nostra comunità globale.
Questo e tutti gli altri argomenti legati ai diversi settori da cui è composta la fiera internazionale sull’economia circolare saranno approfonditi durante la prossima edizione di Ecomondo, che si svolgerà dal 5 all’8 novembre 2024 sempre al polo fieristico di Rimini. Per chi non avesse potuto partecipare all’edizione di quest’anno, ricordiamo che a questo link sono disponibili le registrazioni on demand di molte delle conferenze e degli incontri che si sono svolti nel 2023.
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