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Pamela Anderson ha chiesto alla Francia di vietare il foie gras
L’attrice e attivista ambientalista è testimonial di una proposta di legge per vietare l’alimentazione forzata cui vengono sottoposte oche e anatre per la produzione di foie gras.
In foie gras è in Francia un’istituzione, un piatto tipico della tradizione e considerato una prelibatezza. Martedì scorso Pamela Anderson, attrice e attivista dell’associazione animalista Peta, ha chiesto al Parlamento francese di vietare la produzione di questo alimento. L’attrice canadese, che ha mostrato nel corso di una conferenza stampa l’immagine di un’anatra sottoposta a gavage, è il testimonial di una proposta di legge per vietare l’alimentazione forzata cui vengono sottoposti questi animali.
Il foie gras, letteralmente “fegato grasso”, cela sofferenze atroci inferte agli animali, viene infatti ottenuto tramite il cosiddetto “gavage”, ovvero l’ingozzamento forzato di oche e anatre. I volatili sono sottoposti alla somministrazione forzata di cibo tramite un tubo inserito in bocca che arriva fin nello stomaco dell’animale, affinché il fegato, utilizzato per la produzione di foie gras, cresca a dismisura.
La proposta di legge, che prevede il divieto del gavage, è stata depositata dalla deputata Laurence Abeille del Partito ecologista (Eelv). “Sono venuta in Francia per esprimere la mia opposizione a un settore che è crudele come la strage dei cuccioli di foca – ha dichiarato Pamela Anderson – e che maltratta anatre e oche per un prodotto non indispensabile. Chiedo ai parlamentari francesi ad abolire la pratica dell’alimentazione forzata, il foie gras non è un prodotto sano e non può avere posto in una società civile”.
L’inadeguatezza e la crudeltà di questa pratica è confermata, casomai ce ne fosse bisogno, da un nuovo rapporto scientifico pubblicato dall’Università di Cambridge. “L’alimentazione forzata priva le anatre di un aspetto della loro vita, che è cruciale per la loro sopravvivenza: l’assunzione di cibo in quantità appropriate. La perdita di questo controllo produce un forte deterioramento del loro benessere”.
I parlamentari francesi sono divisi, sebbene ci sia chi è a favore dell’abolizione, altri si sono espressi in difesa del foie gras, in nome della tradizione e della salvaguardia dei posti di lavoro. Il popolo francese sembra però essere dalla parte degli animali, il 70 per cento si sarebbe infatti dichiarato favorevole al divieto del gavage.
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