Egonu crying 😭 pic.twitter.com/mBHhypGk8w
— @whatsupban (@whatsupban) October 15, 2022
La raccolta differenzata tocca quota 66,6 per cento a livello nazionali, con disparità territoriali ancora forti ma in diminuzione. Aumenta l’export.
La pallavolista italiana Paola Egonu ha pensato all’addio alla nazionale dopo aver ricevuto offese e attacchi: “Mi hanno chiesto se sono italiana…”.
L’Italia della pallavolo femminile rischia di perdere, almeno per un periodo di tempo, la sua miglior giocatrice: Paola Egonu. L’opposto di Cittadella, in provincia di Padova, si è sfogata duramente dopo la vittoria nella finale per il terzo posto per 3-0 contro gli Stati Uniti ai Mondiali disputatisi tra i Paesi Bassi e la Polonia: in un video catturato da un tifoso a bordo campo, Egonu parla con il proprio procuratore a partita appena finita: “Non puoi capire, non puoi capire, mi hanno chiesto anche se sono italiana… questa è la mia ultima partita in nazionale, sono stanca”. Un bronzo decisamente amaro.
Parole di frustrazione molto forti che contengono anche una pesante accusa di razzismo e di ignoranza: si può anche non sapere che Paola Egonu, nata in Italia da genitori nigeriani, sia cresciuta in provincia di Padova; impossibile non comprendere, però, che per giocare nella nazionale italiana bisogna per forza avere la cittadinanza (Egonu è italiana dal 2014).
In seguito, nelle interviste ufficiali post-partita alla Rai e a Repubblica, Paola Egonu ha confermato tutto il proprio malessere, spiegando che “quando mi domandano perché sono italiana io mi chiedo perché rappresento persone del genere. Ci metto sempre l’anima e il cuore, fa male”, ammorbidendo un po’ il tono solamente circa le sue prospettive future in nazionale: l’addio potrebbe essere temporaneo, limitato solamente alla prossima estate: “Ho bisogno di un’estate libera per riposare e staccare”.
Il motivo della frustrazione è doppio: da una parte – quella sicuramente più significativa –le offese sulla nazionalità, che derivano dalle sue origini nigeriane, e che purtroppo sono ricorrenti, soprattutto sui social network. Proprio dai social, secondo le ricostruzioni, proverrebbe la domanda offensiva che ha scatenato la rabbia della giocatrice.
A spiegarlo è stato il presidente della Federazione Volley, Giuseppe Manfredi: “Siamo tutti davvero dispiaciuti per quanto accaduto a Paola e alle offese ricevute sui social da qualche persona imbecille e ignorante. Dopo sei mesi intensi d’attività è normale che l’azzurra fosse stanca e stressata, così a fine partita ha avuto questo sfogo. Io ci tengo a ricordare che Paola ha fatto tutta la trafila delle nazionali giovanili azzurre e da diverse stagioni ci sta regalando grandi gioie con l’Italia seniores. Sono certo che sia legatissima alla maglia azzurra, ce l’ha cucita addosso”.
Egonu ha ricevuto moltissimi messaggi di solidarietà anche dalle istituzioni, dai nuovi presidenti della Camera e del Senato e soprattutto dal premier uscente Mario Draghi, che le ha anche telefonato per manifestarle la propria vicinanza.
Dall’altra parte, Egonu era anche molto arrabbiata per le critiche ricevute dai quotidiani dopo la sconfitta in semifinale per 3-1 contro il Brasile, anche (le imputano i critici) a causa di un suo errore in un momento chiave della partita. Proprio nel giorno della finale per il terzo posto è uscito un articolo della Gazzetta dello Sport in cui si affermava che all’interno dello spogliatoio azzurro vi fossero “figli e figliastri” e che “lasciando ben chiusa la porta dello spogliatoio i rapporti si sono deteriorati un giorno dopo l’altro”.
Evidentemente un riferimento – forse un po’ ingeneroso – alla gestione tecnica del gruppo delle azzurre e in particolare proprio all’atleta veneta, che nonostante abbia solamente 23 anni, ha già vinto con le proprie compagne gli Europei lo scorso anno e la Nations League quest’anno, venendo sempre premiata come Mvp (most valuable player, miglior giocatrice del torneo) oltre al bronzo mondiale conquistato ieri. Dai commenti del pubblico a quell’articolo, molto discusso per tutta giornata sui social soprattutto per il tempismo dell’uscita il giorno di una finale, sarebbe arrivato l’attacco personale a Paola Egonu. Che infatti a Rai Sport ha circoscritto l’episodio dicendo che “oggi è stato difficile scendere di nuovo in campo, non per la sconfitta con il Brasile, ma per gli insulti e i messaggi ricevuti, anche dalla Gazzetta: fa male e credo di meritarmi un po’ di tempo per me stessa”.
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