Nella regione del Sahel, sconvolta da conflitti inter comunitari e dai gruppi jihadisti, 29 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria.
Parigi apre le porte ai migranti. Un campo profughi sorge in città
Il sindaco della capitale francese, Anne Hidalgo, ha annunciato la decisione nel corso di una conferenza stampa. “Nostro dovere accogliere in modo degno”.
Parigi costruirà un campo profughi sul proprio territorio. Il sindaco della capitale francese, Anne Hidalgo, ha annunciato la decisione di installare un centro di accoglienza per i migranti in arrivo dalla Siria (e non solo) nel diciottesimo arrondissement, quartiere situato nella porzione settentrionale della metropoli.
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“L’Europa e la Francia non sono all’altezza”
Si tratta di una decisione dal fortissimo valore simbolico: “Non possiamo più accettare la situazione umanitaria e sanitaria in cui sono costretti a vivere i profughi”, ha spiegato il primo cittadino. Nelle ultime settimane, almeno novecento persone si sono installate in alcune aree periferiche di Parigi con tende e ripari di fortuna. Chi arriva in città, infatti, deve aspettare mesi prima di poter ottenere una risposta alla domanda di asilo, e il più delle volte lo fa vivendo per strada. Anche con anziani e bambini.
Migrants : un camp de transit bientôt créé en plein Paris https://t.co/orrnmrCmyT pic.twitter.com/8Dchs0TtfU
— Le Figaro (@Le_Figaro) 1 giugno 2016
“L’Europa – ha proseguito Hidalgo – non si sta comportando come si confà alla sua storia. E anche la Francia non sta accogliendo queste persone in modo degno”. Per questo, alla fine di maggio l’assessore alla Solidarietà, Dominique Versini, si è recato al nuovo campo della Grande-Synthe, nella regione Nord-Pas de Calais.
L’esempio del nuovo centro della Grande-Synthe
Qui il sindaco ecologista Damien Carême ha deciso – nonostante la contrarierà del governo centrale – di aprire un campo per accogliere 1.500 migranti che fino a quel momento vivevano in condizioni devastanti, al freddo, sommersi dal fango. Sarà questo il modello al quale si ispirerà il Comune di Parigi: Hidalgo cercherà però di convincere l’Eliseo a dare il suo sostegno al progetto, sottolineando proprio il successo dell’operazione effettuata alla Grande-Synthe.
Il nuovo campo profughi di Parigi sarà gestito dalle associazioni France Terre d’Asile, Emmaus Solidarité e Aurore: tre nomi noti nel mondo della solidarietà in Francia. Ma il tutto potrà funzionare, ha sottolineato Hidalgo, solamente se il governo farà la propria parte, soprattutto per accelerare le pratiche burocratiche avviate dai profughi.
Il governo risponde senza entusiasmo
Per ora, però, la risposta dell’esecutivo è stata estremamente cauta. Il ministero dell’Interno ha spiegato in un comunicato che “per quanto concerne l’iniziativa della signora Hidalgo, essa fa parte delle prerogative attribuite all’amministrazione degli enti locali. Per cui lo Stato non è tenuto a commentare in alcun modo. Ci pronunceremo sul progetto quando ne saranno resi noti gli obiettivi e la sua articolazione anche in riferimento al diritto di soggiorno e ai dispositivi assunti a livello nazionale in materia d’asilo”. Il braccio di ferro tra sindaco e governo, dunque, sembra destinato a continuare.
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