Il 2024 è stato un anno difficile per l’auto e in genere per la mobilità. Notizie per la maggior parte negative. O forse no? Questa è la nostra lista di cose buone (e meno) successe quest’anno.
In Francia si festeggia l’i-Road: dalle strade di Grenoble al Motor Show della capitale
A Grenoble i cittadini stanno giù sperimentando un sistema di trasporti che prevede una fortissima integrazione tra mezzi pubblici e veicoli capaci di portarci dalle varie fermate fin sotto casa, con la formula del car sharing. “Oggi presentiamo il cuore della nostra offerta, che rimane l’ibrido – ha dichiarato Andrea Carlucci allo stand Toyota
A Grenoble i cittadini stanno giù sperimentando un sistema di trasporti che prevede una fortissima integrazione tra mezzi pubblici e veicoli capaci di portarci dalle varie fermate fin sotto casa, con la formula del car sharing.
“Oggi presentiamo il cuore della nostra offerta, che rimane l’ibrido – ha dichiarato Andrea Carlucci allo stand Toyota del Motor Show di Parigi 2014 – ma dall’altra parte, siamo partiti a Grenoble con un esperimento di car sharing, di mobilità urbana ‘ultimo miglio’: interconnessione tra mezzi pubblici e trasporto privato, attraverso l’i-Road, un tre ruote completamente elettrico”.
A metà tra moto e automobile, l’iRoad è l’originale proposta Toyota per il commuting urbano. Un veicolo elettrico compatto (235 cm in lunghezza e 87 in larghezza) e relativamente leggero (300 kg), pensato per accompagnare le persone dalle fermate dei mezzi pubblici fin sotto casa, prendendolo in prestito con la formula del car sharing. Trazione anteriore e motori elettrici che provvedono all’inclinazione del veicolo in curva, capaci di disaccoppiare i movimenti verticali delle ruote anteriori meglio di qualsiasi articolazione a ruote indipendenti.
A Grenoble, l’insolito i-Road ha iniziato a percorrere i suoi primi chilometri. In mezzo alle auto e agli altri guidatori l’i-Road si trova a proprio agio. Agile e scattante come ci si attende da un veicolo elettrico, veloce a sufficienza per la sua vocazione di quartiere (arriva a 45 chilometri orari), il trike Toyota si propone come il mezzo ideale per affrontare il traffico in quegli spostamenti di pochi chilometri di cui consistono la stragrande maggioranza dei tragitti casa – fermata dei mezzi pubblici.
Il test di Grenoble durerà tre anni, poi gli ingegneri Toyota sapranno se ci sarà o meno bisogno di aggiustare il tiro, prima di passare a un’eventuale produzione in serie.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Politiche frammentarie, discontinue e incerte. Così sull’elettrico l’Italia fa peggio persino della Grecia. Ne approfitta la Cina, che allarga l’offerta; ultimo caso la BYD Sealion 7.
“Manca una strategia territoriale integrata, una conoscenza approfondita del settore bike e delle specificità del territorio”, spiega Fabio Toccoli, fondatore di Bike Facilities.
Il lavoro punta a sfatare le bugie che in questi anni hanno frenato lo sviluppo dell’auto elettrica e la transizione ecologica. In anteprima, solo su LifeGate
Informazioni utili, spunti e itinerari per conoscere Ferrara e i suoi dintorni in bicicletta: dal tour lungo le mura in centro città alla ciclovia sul Po. Tante idee per una pedalata invernale.
Le compagnie ferroviarie negli Stati Uniti mirano a raddoppiare i passeggeri entro il 2040, un modello di riferimento per la transizione in Europa.
Nei primi due talk organizzati da Autopromotec si è parlato di come, dietro l’auto, si celi un mondo (perlopiù invisibile) di piccole e grandi realtà che investono in innovazione e sostenibilità.
Mini fa un altro passo verso la transizione ecologica del marchio; come va e cosa offre la Aceman, elettrica compatta a metà fra Cooper e Countryman.
Progettata e realizzata a Torino, Country Lignea è la moto elettrica con telaio in legno. Un mix di innovazione e tradizione frutto dell’intuizione di un ingegnere forestale.