Parigi, lacrimogeni per sgomberare attivisti pacifici per il clima

La polizia ha sgomberato con estrema durezza una manifestazione ecologista pacifica a Parigi. I video diffusi sul web hanno suscitato indignazione.

Parigi, venerdì 28 giugno, ponte di Sully. Alcune decine di attivisti dell’associazione Extinction Rebellion – movimento ecologista di disobbedienza civile nonviolenta nato nell’ottobre del 2018 e presente in una cinquantina di nazioni – sono sull’asfalto. Seduti, a gambe incrociate, i miltanti si tengono sottobraccio. Nella più assoluta calma. Il loro obiettivo: bloccare simbolicamente alcune strade della capitale, per sensibilizzare sulla necessità di agire contro i cambiamenti climatici.

Lo sgombero filmato dai giornalisti presenti sul posto a Parigi

“Cerchiamo di rendere le persone coscienti del problema”, ha spiegato Sophia Karpenko, neuroscienziata e portavoce del movimento, secondo quanto riferito dal quotidiano Le Monde. Attorno a loro ci alcuni poliziotti. In piedi, armati di bombolette, cominciano a spruzzare sui loro volti gas lacrimogeni. A un metro dal viso. C’è chi grida, chi piange, chi spiega di non riuscire a respirare: “Fate piano, lo facciamo per i vostri figli!”, prova a spiegare un militante.

La scena, filmata da numerosi giornalisti presenti sul posto, è stata rilanciata ovunque sui social network ed è finita su tutti i media francesi. Scatenando un’ondata di proteste per “la violenza” e la “reazione sproporzionata” da parte delle forze dell’ordine. “Sapevamo che la polizia sarebbe arrivata, ma pensavamo che avremmo avuto il tempo di discutere, di negoziare. Invece no, non ci hanno dato il tempo di dialogare: hanno scelto immediatamente la via della repressione”.

Manifestazione di Extinction Rebellion a Londra
Secondo i fondatori del movimento Extinction Rebellion “i governi devono dire la verità dichiarando lo stato di emergenza climatica ed ecologica, collaborando con altre istituzioni per comunicare l’urgenza del cambiamento; fermare la perdita di biodiversità e ridurre le emissioni di gas a effetto serra fino allo zero netto entro il 2025” © Leon Neal/Getty Images

Greta Thunberg: “Chi sta difendendo chi?”

A reagire al comportamento degli agenti parigini è stata anche l’attivista svedese Greta Thunberg: “Guardate questo video e chiedetevi: chi sta difendendo chi?”. Mentre l’ex ministro e attuale direttrice di Oxfam France, Cécile Duflot, ha parlato senza mezzi termini di “maltrattamenti”. E l’associazione Extinction Rebellion ha fatto sapere di voler depositare una denuncia formale.

L’Igpn, istituto incaricato di indagare sui comportamenti delle forze dell’ordine, ha aperto un’inchiesta. Ciò dopo che il ministro degli Interni Christophe Castaner ha chiesto al prefetto di Parigi un rapporto sulle “modalità” utilizzate durante l’evacuazione dei militanti.

Il regista del film Domani rifiuta l’Ordine al merito della Francia

Ma da alcuni esponenti del governo sono arrivate parole poco concilianti nei confronti di questi ultimi: “La missione dei poliziotti è di sgomberare questo o quel sit-in”, ha affermato il ministro della Parità tra uomini e donne, Marlène Schiappa. Mentre la portavoce dell’esecutivo Sibeth Ndiaye ha sottolineato: “La manifestazione non era autorizzata”.

Scioccato dalle immagini, il regista e militante ecologista Cyril Dion autore del documentario Domani – ha deciso di rifiutare il conferimento dell’Ordine al merito che gli è stato attribuito: “Come accettare di essere decorati da un governo che fa uso di una tale violenza contro una parte delle propria popolazione?”.

Immagine d’apertura d’archivio: gas lacrimogeni utilizzati a Parigi dalle forze dell’ordine © Veronique de Viguerie/Getty Images

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