Mentre anche a ottobre le immatricolazioni auto calano, con l’elettrico fermo al 4%, l’offerta cresce, con modelli come Opel Grandland che offrono fino a 700 km di autonomia.
A Parigi circoleranno 600 taxi a idrogeno entro il 2020
Parigi vuole trasformare la propria flotta di taxi, per raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni. Toyota fornirà alcune centinaia di Mirai a idrogeno.
La città di Parigi sarà dotata, di qui alla fine del 2020, di una flotta di 600 taxi a idrogeno. Ad annunciarlo è stata la Toyota Francia, che fornirà i veicoli necessari (un totale di oltre 500 Mirai), grazie ad una partnership con l’azienda Air Liquide, l’impresa di servizi energetici Idex e la Società dei taxi elettrici parigina.
I taxi a idrogeno azzereranno le emissioni di CO2
Quest’ultima ha lanciato infatti nel 2015 i tassì a marchio Hype, ovvero le prime 100 vetture a idrogeno sul territorio della capitale transalpina. La nuova società creata dai quattro soggetti, la HysetCo, ha spiegato in un comunicato di essere unicamente “dedicata allo sviluppo della mobilità ad idrogeno nella regione di Parigi”.
I vantaggi di questo tipo di propulsione sono molteplici. Innanzitutto per l’ambiente e per il clima: i motori non emettono infatti né biossido di carbonio (CO2) né polveri sottili. In secondo luogo per i tassisti non ci sono problemi di attesa per i rifornimenti, per i quali bastano da tre a cinque minuti. Un pieno consente inoltre di percorrere 500 chilometri. E per gli utenti i costi sono identici a quelli delle corse su veicoli tradizionali.
Leggi anche: Tutto sull’auto a idrogeno. Cos’è, come funziona, i vantaggi e il futuro
“È ormai da tre anni che dimostriamo che l’idrogeno rappresenta una reale soluzione per permettere ad attività fondamentali, come nel caso dei taxi, di passare alle zero emissioni a breve termine. Oggi stiamo concentrando i nostri sforzi su Parigi al fine di raggiungere sviluppare un ecosistema completo dell’idrogeno”, ha spiegato Mathieu Gardies, fondatore di Hype, secondo quanto riportato dal quotidiano Novethic.
#Toyota va déployer 500 nouveaux taxis à #hydrogène à Paris d’ici à 2020. Une coentreprise est créée pour l’occasion avec #AirLiquide, la Société du taxi parisien et Idex, spécialisée dans les services énergétiques ➡️ via @ericbeziat https://t.co/gxL80WIXob pic.twitter.com/t5EkhIQbRv
— Dominique Lecocq (@Lecocq_dom) 21 febbraio 2019
Toyota Francia: “Opportunità fondamentale per la mobilità sostenibile”
Per i tassisti francesi, nella regione della capitale – l’Ile-de-France – sono presenti quattro stazioni per il rifornimento. L’obiettivo, però, è di aprirne rapidamente un’altra decina. “La nostra partecipazione all’interno di HysectCo – ha sottolineato Didier Gambard, amministratore delegato di Toyota Francia – rappresenta un’opportunità fondamentale per contribuire alle fondamenta della mobilità sostenibile, in vista dei Giochi Olimpici che si terranno a Parigi nel 2024”.
Taking a Taxi in Paris: Now with hydrogen!–Anyone taking a taxi in Paris has a good chance of sitting in a #fuelcell vehicle. Today 100 bright blue “hype” taxis drive through Paris with #hydrogen from @airliquidegroup By 2020 it should be 600! Taxis–https://t.co/fD7NmpbCAd pic.twitter.com/INajkqEXGi
— FuelCellsWorks (@fuelcellsworks) 29 marzo 2019
Per la preparazione dell’evento sportivo, infatti, il comune guidato da Anne Hidalgo punta – tra i vari obiettivi – a rinnovare la flotta di taxi al fine di azzerarne le emissioni. Le città di Pau e Le Mans, inoltre, prevedono di mettere in servizio degli autobus ad idrogeno entro la fine del 2019. Mentre a Nantes e a La Rochelle sono già in funzione delle navette fluviali alimentate con tale carburante.
Leggi anche: Parigi azzererà le proprie emissioni di CO2 entro il 2050
In Francia previsti 100 milioni di euro di investimenti
Al contempo, in tutta la Francia sono previsti investimenti pari a 100 milioni di euro per fare della nazione il leader mondiale nel settore dell’idrogeno. Si punta ad avere cinquemila veicoli circolanti sul territorio entro il 2023 e un centinaio di stazioni di rifornimento (contro le 23 attuali).
Va detto però che la sfida per la filiera è di riuscire anche a lavorare sulle emissioni a monte. La produzione di idrogeno, a termine, dovrà infatti essere effettuata a partire da energie rinnovabili, per essere davvero totalmente ecologica.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
La Capri è la nuova elettrica Ford, con l’addio a modelli come Fiesta e Focus un tassello importante nella transizione ecologica del marchio. Vi raccontiamo come va nella nostra prova.
Costruire auto elettriche a prezzi accessibili in Europa è possibile. Magari reinventando modelli iconici del passato e conservandone il fascino, come dimostra la Renault 5 elettrica.
Lynk & Co presenta la nuova elettrica 02: pensata per l’Europa, prodotta in Cina, si può (anche) noleggiare e offre fino a 445 chilometri di autonomia.
Dopo un buon 2023 si inverte la tendenza delle auto elettriche sul mercato. L’Italia resta, insieme alla Spagna, uno dei fanalini di coda del continente.
Con 600 chilometri di autonomia e dimensioni europee, l’Explorer inaugura una nuova generazione di modelli elettrici Ford. Vi raccontiamo come va nella nostra prova.
Si chiama Inster la prima elettrica da città Hyundai: due le declinazioni, urban o outdoor, dimensioni compatte e interni ispirati alla circolarità.
Stellantis sull’auto elettrica si allea con la cinese Leapmotor e annuncia in tre anni un nuovo veicolo ogni anno, si parte con la T03, una urban car sotto i 18mila euro.
Col debutto del brand Dfsk cresce la disponibilità di auto cinesi low cost e di buona qualità, una possibile risposta all’urgenza (e al costo) della transizione ecologica dell’auto.