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Attentato nello Sri Lanka a Pasqua. Colpiti chiese e hotel di lusso, oltre 300 morti
Una Pasqua di terrore e sangue è quella che sta vivendo lo Sri Lanka, colpito da una serie di attacchi ed esplosioni che hanno causato più di 300 morti.
Almeno 321 persone sono rimaste uccise e circa 500 ferite in una serie di esplosioni e attacchi che si sono verificati nello Sri Lanka, durante la domenica di Pasqua. A essere colpiti sono stati hotel di lusso e chiese cristiane in una serie di attacchi terroristici coordinati che hanno bloccato il Paese asiatico. I luoghi colpiti sono otto, in tre momenti diversi.
Secondo il ministro della difesa Ruwan Wijewardene le persone arrestate finora sono 24, mentre tra i morti ci sarebbero almeno 37 cittadini stranieri, tra cui giapponesi, olandesi, britannici, statunitensi, turchi e portoghesi. Benché non ci siano state rivendicazioni, il governo ha parlato di almeno tredici persone appartenenti allo stesso gruppo radicale.
Otto attacchi in tre momenti diversi, nella giornata di Pasqua
La prima ondata di attacchi – avvenuta intorno alle 8:45, ora locale – ha colpito al cuore la minoranza cristiana che stava partecipando alle celebrazioni pasquali nelle chiese presenti nella capitale Colombo, a Negombo e a Batticaloa nella giornata della festività pasquale. Tra queste anche la chiesa di Sant’Antonio a Colombo, una delle più importanti dello Sri Lanka e meta di pellegrinaggio. La seconda ondata ha colpito tre alberghi di lusso: lo Shagri La, il Cinnamon Grand e il Kingsbury Hotel, tutti nella capitale Colombo. Lo Shangri La era frequentato da turisti stranieri e da persone locali del settore imprenditoriale. La terza ondata, nel pomeriggio, ha colpito un hotel di fronte lo zoo di Dehiwala, a Dehiwala-Mount Lavinia, e una casa privata a Mahawila Gardens a Dematagoda.
I strongly condemn the cowardly attacks on our people today. I call upon all Sri Lankans during this tragic time to remain united and strong. Please avoid propagating unverified reports and speculation. The government is taking immediate steps to contain this situation.
— Ranil Wickremesinghe (@RW_UNP) 21 aprile 2019
Una giornata di violenza dopo dieci anni di pace nello Sri Lanka
La giornata di violenza arriva dopo un decennio di pace nello Sri Lanka. Una pace relativa cominciata con la fine nel 2009 della guerra civile, durata 25 anni. Un periodo in cui questo tipo di attacchi era molto frequente. Il primo ministro Ranil Wickremesinghe ha condannato gli attacchi chiedendo alla popolazione di “rimanere unita e forte in questo momento tragico” e di “evitare di diffondere speculazioni e notizie non verificate”.
Per ora non c’è stata alcuna rivendicazione ufficiale degli otto attacchi di domenica 21 aprile. Le autorità dello Sri Lanka hanno affermato che polizia e servizi di sicurezza del Paese si sono immediatamente recati sul posto per chiudere le aree colpite dagli attentati.
Dovi si trova lo Sri Lanka
Lo Sri Lanka è un paese insulare di circa 21,4 milioni di abitanti che si trova nell’oceano Indiano, a sudest della penisola indiana, da cui è separato dallo Stretto di Palk. La distribuzione delle religioni ricalca grosso modo quella delle etnie, con i buddhisti che rappresentano il 76,7 per cento, i musulmani sono l’8,5 per cento, gli induisti il 7,9 per cento. I cristiani rappresentano il 6,1 per cento della popolazione.
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