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Pedalare dall’Europa all’Africa in nome dei giovani e delle donne
Un’avventura in bicicletta dall’Europa all’Africa nel segno del dibattito partecipativo, dei giovani e delle donne. Jilt Van Schayik e il suo amico Teun Meulepas sono partiti a febbraio da Amsterdam, città simbolo della mobilità ciclabile, per attraversare venti Stati tra Europa e Africa e arrivare a Città del Capo per il 12 di agosto, che
Un’avventura in bicicletta dall’Europa all’Africa nel segno del dibattito partecipativo, dei giovani e delle donne. Jilt Van Schayik e il suo amico Teun Meulepas sono partiti a febbraio da Amsterdam, città simbolo della mobilità ciclabile, per attraversare venti Stati tra Europa e Africa e arrivare a Città del Capo per il 12 di agosto, che è anche la Giornata internazionale della gioventù.
“Lontano dalla nostra realtà, lontano da New York, c’è un mondo di ragazzi le cui voci non vengono mai ascoltate. – afferma Jilt – Come giovane delegato e come cittadino del mondo sento come un dovere connettere il mondo dei giovani di tutti i ceti sociali con le Nazioni Unite. Mio nonno amava dirmi: ‘Azioni, non parole’. Così non uso solo belle parole ma decido anche di agire”.
Con questo spirito Jilt e Teun hanno fondato Building Bridges (Costruire Ponti). Sono saliti in sella e per ogni tappa c’è stato un incontro con i giovani della città e dello Stato raggiunto, per discutere in maniera partecipativa sui problemi sentiti dal mondo giovanile e le richieste da portare all’Onu. Un modo anche per facilitare la comunicazione con il mondo sulle priorità dei ragazzi, in particolare quelli africani.
I temi che verranno fuori da questi incontri verranno presi in considerazione per l’agenda post 2015 degli obiettivi di sviluppo del millennio.
Dopo aver toccato Germania, Belgio, Francia e attraversato la Spagna i due ragazzi in bicicletta sono sbarcati in Africa il 23 marzo raggiungendo il Marocco, luogo dove hanno potuto incontrare il caldo deserto e le zone innevate, per poi pedalare nel Sahara e scendere nei territori più verdeggianti. A maggio, per Jilt e Teun, anche una pedalata in compagnia dei ragazzi ghanesi nei dintorni di Accra.
I temi più sentiti dai giovani risultano la parità di genere, la qualità dell’istruzione, una sanità accessibile per tutti e soprattutto opportunità di lavoro. Onu Donne ha supportato Jilt, anche consigliandolo e guidandolo su come riflettere sulla parità di genere nei suoi dibatti con i giovani. Onu Donne è anche impegnata sulla campagna per eliminare la violenza sulle donne.
Queste priorità verranno portate a settembre 2015 all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, nella speranza di ispirare i leader mondiali nell’includere le voci di ragazze e ragazzi nella nuoa agenda post-2015.
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