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Per abbattere le emissioni si vola senza valigie e si noleggiano gli abiti
Anche le valigie causano emissioni: se non siete tra quelli che partono sempre con un bagaglio a mano, queste iniziative potrebbero interessarvi.
- Ogni 10 chilogrammi di valigie in meno su ciascun volo corrispondono a circa 7,5 chilogrammi risparmiati in emissioni: la quantità di carburante consumato dagli aerei dipende infatti anche dal peso del velivolo.
- Se si considera che l’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO) delle Nazioni Unite prevede che le emissioni del trasporto aereo siano destinate a triplicare entro il 2050, abbattere almeno quelle relativi ai bagagli sarebbe un notevole risparmio.
- Per questo stanno nascendo nel mondo diverse iniziative che permettono di noleggiare gli abiti una volta a destinazione e viaggiare così solamente con il bagaglio a mano.
Viaggiare in aereo inquina. Viaggiare in aereo portandosi dietro l’intero armadio inquina ancora di più. In un mondo ideale dovremmo rinunciare ai viaggi aerei, ma la realtà dei fatti è che oggi come oggi nessuno vuole, o può, farlo. Voler dare una mano al pianeta dopotutto non significa dover azzerare totalmente lo stile di vita che abbiamo, almeno per ora, ma cercare di essere il più coscienti possibile su quello che le nostre azioni comportano in termini di costi ambientali. Ad esempio: partire per una vacanza o un viaggio portandosi dietro troppi bagagli, o troppo pesanti, fa aumentare il carburante necessario per coprire quella tratta, con un conseguente aumento di emissioni. C’è chi in viaggio è naturalmente portato ad essere essenziale e chi invece proprio in vacanza ha bisogno di portarsi dietro il più ampio range di scelta possibile, non solo: ci sono alcuni tipi di viaggi o vacanze, come quelli sulla neve o in luoghi dove le condizioni climatiche sono rigide, che per forza di cose impongono di avere con sé abiti anche molto pesanti o attrezzatura idonea. Ecco che, in giro per il mondo, stanno nascendo app e iniziative per ovviare a questo problema offrendo il noleggio di tutto ciò che serve.
Japan Airlines taglia le valigie contro le emissioni e ti fa trovare i vestiti in albergo
Si chiama Any Wear Anywhere ed è l’iniziativa lanciata ad agosto dalla compagnia di bandiera giapponese per tagliare le emissioni di CO2 legate al trasporto delle valigie. Può sembrare una cosa di poco conto, ma il peso dell’aereo è una delle variabili che determinano la quantità di carburante necessaria per coprire una determinata tratta. La maggior parte del carburante consumato da un velivolo di linea avviene alla partenza – quasi un terzo del totale – ma il consumo totale di combustibile, e quindi l’emissione di Co2, varia anche a seconda delle condizioni meteo e del peso del velivolo, aspetto che è determinato dalla quantità sia di passeggeri, che bagagli. Nel 2019 il Guardian ha condotto una ricerca secondo cui, un volo andata e ritorno da Roma a Londra, emette 234 Kg di CO2, mentre per andare da Londra a New York, i chili di anidride carbonica emessi salgono a 986, ma le cose sono destinate a peggiorare.
L’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO) delle Nazioni Unite prevede infatti che le emissioni del trasporto aereo siano destinate a triplicare entro il 2050, data in cui potrebbero rappresentare il 25 per cento del bilancio globale di emissioni di CO2. Ecco quindi che una bagaglio essenziale può incidere parecchio sul numero totale delle emissioni. Secondo quanto riportato dalla Cnn in un report infatti, si stima che ogni 10 chilogrammi risparmiati nel bagaglio equivalgono a circa 7,5 chilogrammi risparmiati in emissioni. Un bonus energia pari a quella che servirebbe per far funzionare un asciugacapelli per 10 minuti al giorno per 78 giorni. Insomma, se tutti partissimo per le vacanze con solo un bagaglio a mano il risparmio in termini di emissioni di CO2 sarebbe significativo.
Any Wear, Anywhere è stata concepita proprio in quest’ottica: fare in modo che i passeggeri diretti in Giappone possano portare con sé un bagaglio minimo, il che significa che Japan Airlines è in grado di misurare meglio e in anticipo il peso dell’aereo e quindi calcolare il carburante necessario di conseguenza. Il servizio è stato attivo nel mese di agosto per i voli verso Tokyo, Osaka o Fukuoka dove, al loro arrivo, i viaggiatori hanno avuto la possibilità di ricevere abiti di diverse taglie e occasioni d’uso. Ancora non ci sono report sulla buona riuscita o meno dell’iniziativa, ma Japan Airlines non è stata l’unica società ad aver percorso questa strada per ridurre le emissioni in viaggio.
Gibbon, Trvl Porter e SkiGala quando il rental è applicato al viaggio
La stessa idea l’hanno avuta la società olandese Gibbon e l’americana Trvl Porter: due startup che sostanzialmente noleggiano abiti alle persone in vacanza, nel caso di Travel a Porter con tanto di servizio di styling personalizzato incluso. Funzionano sostanzialmente allo stesso modo, ma Trvl Porter al momento è attiva solo negli Stati Uniti: si selezionano gli articoli di cui si ha bisogno, si decide per quanto tempo li si vuole tenere e infine si comunica dove devono essere spediti. SkiGala applica invece lo stesso concetto agli sport invernali: attivo nei resort di Svizzera, Austria e Francia, oltre all’attrezzatura classica come sci, snowboard, caschi e scarponi, noleggia anche abbigliamento tecnico: dalla giacca, al mid layer, ai guanti fino alla maschera.
Viaggiare senza bagagli pesanti certamente è una comodità e il risparmio di emissioni è tangibile, valgono però le stesse problematiche che esistono per gli abiti a noleggio tout court e che riguardano principalmente le spedizioni e il processo di lavanderia. Far viaggiare gli abiti, seppur non in aereo, ha comunque un costo ambientale alto e impone l’utilizzo di imballaggi che, nel caso in cui non siano riutilizzabili, si trasformano in rifiuti. Lo stesso vale per i lavaggi e le sanificazioni, necessari dopo ogni utilizzo: se lavate troppo spesso le fibre tessili si rovinano più in fretta, accorciando la vita dei capi. Non solo: alcuni tipi di lavaggi, come quello a secco, non sono il massimo per l’ambiente come non lo sono i solventi piuttosto aggressivi che vengono utilizzati per neutralizzare gli odori, come quelli di sudore o sigaretta. È importante quindi, nel caso si voglia prendere in considerazione questa alternativa per viaggiare più leggeri, valutare la società con cui effettuare il noleggio, informarsi sul tipo di corriere utilizzato, sugli imballaggi e sul processo di lavanderia.
Soluzioni fai te
Esiste poi sempre l’opzione essenzialità tout-court: se il fatto di avere tante foto ricordo tutte identiche in cui indossate sempre più o meno lo stesse cose non rappresenta un problema, la soluzione più sostenibile in assoluto è quella di portare con voi poche cose e poi lavarle durante il viaggio. In questo modo è possibile anche tenere sotto controllo il processo di lavanderia: sia che provvediate da soli a lavare i vostri abiti e sia che scegliate una lavanderia in loco.
Destinazioni trolley free
Se nell’immaginario collettivo il viaggiatore zaino in spalla è più eco-friendly, è perché in effetti è così. Le valigie rigide occupano più spazio e sono più pesanti: è per questo che sono bandite da alcune compagnie aeree, come ad esempio quelle che servono alcune località del Kenya, della Tanzania o dell’Uganda e che hanno flotte di aerei molto piccoli dove non c’è spazio a sufficienza per le valigie rigide, che sono più ingombranti e più pesanti rispetto a zaini o a duffer morbidi. Non solo: il sindaco di Dubrovnik sta pensando di vietare i trolley nel centro città per alleviare l’inquinamento acustico che tormenta i residenti dato dalle ruote delle valigie rigide sull’acciottolato.
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