Il gatto deve essere accompagnato con intelligenza verso il fine vita. Ma basta poco per rendere la sua terza età più agevole e accettabile.
Pericolo pulci, cosa c’è da sapere per combatterle
Le pulci sono ormai un problema perenne per la salute dei nostri amici a quattro zampe. L’esperto ci spiega come proteggerli e difenderli al meglio.
Le pulci sono parassiti fastidiosi e spesso pericolosi per il benessere dei nostri amici cani e gatti. Pochi sanno che il ciclo biologico di questo parassita prevede diversi stadi (uovo, larva, pupa, adulto), ma solo le pulci adulte sono parassiti, considerati permanenti in quanto non si allontanano mai volontariamente dall’animale che hanno scelto come “ospite”. Non esiste, quindi, la possibilità che una pulce adulta si trasferisca da un animale all’altro. Lo stadio adulto pertanto rappresenta soltanto il 5 per cento dell’intera popolazione, mentre il rimanente 95 per cento è rappresentato dagli stadi immaturi che si ritrovano in ambiente.
Ma come riconoscere ed eliminare questi fastidiosi parassiti? Con l’aiuto di Mylav, laboratorio di analisi veterinarie che, con un team di esperti a 360°, si prende cura della salute di cani, gatti, cavalli e degli altri animali da compagnia, e con il supporto di Luigi Venco, medico veterinario, specialista in clinica dei piccoli animali ed esperto Mylav, abbiamo voluto fare il punto sull’argomento, dando anche qualche utile consiglio su come comportarsi per evitare che il nostro amico a quattro zampe possa essere vittima di questi parassiti.
- Il comportamento delle pulci
- Come riconoscerle
- Dove vivono le pulci?
- Cosa fare per combattere questi parassiti
Il comportamento delle pulci
È importante sapere che le pulci schiuse dalle pupe una volta raggiunto l’ospite – sia esso un cane o un gatto – si nutrono immediatamente del suo sangue. La femmina depone le uova prevalentemente durante gli orari notturni e queste, scivolando dal corpo dell’animale “ospite”, si depositano su cucce, tappeti e aree domestiche, dove in seguito si schiuderanno le larve.
Il ciclo vitale delle pulci non è stagionale, come si ritiene erroneamente, perché questi parassiti sopravvivono anche in inverno grazie al tepore dell’ambiente domestico. La femmina di pulce, 1-2 giorni dopo l’accoppiamento (che avviene sull’animale ospite) e dopo il pasto di sangue (indispensabile per la maturazione ovarica), inizia a deporre 40-50 uova al giorno per un totale di circa 2mila uova nell’arco della sua vita.
Come riconoscere le pulci
La dimensione ridotta di questi parassiti non aiuta a una pronta identificazione ma, anche se non si riescono a vedere a occhio nudo, ci sono dei segnali che ne rilevano la presenza. Se capita di notare del pulviscolo scuro tra il pelo dell’animale può darsi che siano presenti sul nostro amico a quattro zampe le feci delle pulci. E, se si bagna con acqua questa specie di polvere e il colore diventa rossiccio, significa che è costituito da sangue digerito. Se il cane o il gatto è infestato dalle pulci, tenderà a grattarsi con maggiore frequenza soprattutto vicino al ventre, al collo e alle orecchie.
Anche la tendenza a mordersi o, specie nel gatto, a leccarsi di frequente è uno di quei segnali che indica la presenza di pulci e spesso questi comportamenti causano zone di pelo spezzato o diradato e anche cute arrossata. In ogni caso l’infestazione da pulci non riguarda solo l’animale, perché per ogni pulce adulta che vive su di lui ce ne sono altre non ancora formate e allo stato larvale nell’ambiente. Ecco perché è necessario intervenire per fermare lo sviluppo di questi parassiti sia sull’animale che in casa.
Dove vivono le pulci?
Temperature e umidità ambientale elevata e costante sono di fondamentale importanza per lo sviluppo delle pulci, ed è proprio l’ambiente domestico che riesce a fornire queste condizioni. Molti pensano, erroneamente, che le pulci siano presenti solo in determinati periodi dell’anno. Non è vero. Questi parassiti riescono a vivere in ogni stagione. Hanno però un solo, acerrimo nemico: il sole.
Le pulci, infatti, non riescono a svilupparsi in quelle aree particolarmente esposte alla luce solare, ed ecco perché quando l’infestazione arriva a colpire anche cucce o materassini, è utile esporre questi manufatti al sole diretto per alcune ore, o anche per diversi giorni. In questo modo si è sicuri di debellare l’infestazione. Le pulci dei cani e dei gatti possono talvolta pungere l’uomo. Solitamente però è raro che le pulci preferiscano gli esseri umani in presenza di cani e gatti, considerati infatti più “ospitali”.
Cosa fare per combattere questi parassiti
I prodotti efficaci per la terapia e il controllo delle pulci sono numerosi e disponibili in diverse formulazioni come spot on, spray, collari e formulazioni orali. Alcuni di essi si distribuiscono solo sulla cute e agiscono per contatto, altri invece vengono assorbiti per agire durante l’assunzione del sangue da parte della pulce. La maggior parte dei prodotti disponibili può essere usata sia per il trattamento di infestazioni già presenti sugli animali, sia come prevenzione in cani e gatti sani. Ma è bene prestare attenzione però, perché alcuni prodotti sono adatti solo per alcuni animali, ma possono essere molto pericolosi per altri. Il consiglio del veterinario curante quindi diventa importantissimo per scongiurare pericoli di sorta. In secondo luogo è basilare usare spesso l’aspirapolvere, insieme al lavaggio di tutte le superfici domestiche. E ciò può essere utile per rimuovere feci, uova e larve di questi animali.
Quando si pulisce in casa è bene prestare particolare attenzione alle crepe e alle fessure presenti sul pavimento. Solo in caso di grave contaminazione è indicato usare insetticidi spray o nebulizzatori ambientali. Benché la quantità di sangue che le pulci assumono appaia modesta, la loro presenza per molto tempo sul quattrozampe può essere causa di perdita di sangue e di quadri anemici gravi, particolarmente negli animali giovani e di piccola taglia. I quadri clinici più frequenti, tuttavia, sono dermatologici, causati dall’infestazione in sé o dalla dermatite allergica da pulci e sono perciò caratterizzati da prurito insistente nel cane e leccamento eccessivo nel gatto. Non bisogna inoltre dimenticare che le pulci possono essere vettori di altri parassiti, o di altri patogeni pericolosi non solo per cani e gatti ma anche per l’uomo (“malattia da graffio di gatto”). In ultima analisi, quindi, un’attenzione costante al problema pulci può essere importantissima nell’ottica di una sana prevenzione della salute dei nostri amici a quattro zampe.
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