L’ultimo bilancio di sostenibilità di Gruppo CAP, Sorgente di connessioni, ricorda l’importanza di fare rete per rendere concreta la transizione ecologica.
L’agricoltore africano che porta l’acqua agli animali selvatici
Almeno 4 volte la settimana guida per 50 chilometri con un camion cisterna preso a noleggio. Andata e ritorno per portare acqua potabile ad una pozza nella quale si abbeverano gli animali selvatici del Tsavo West National Park. Zebre, elefanti, bufali, che quando vedono arrivare la cisterna blu su quattro ruote, corrono letteralmente alla pozza.
Almeno 4 volte la settimana guida per 50 chilometri con un camion cisterna preso a noleggio. Andata e ritorno per portare acqua potabile ad una pozza nella quale si abbeverano gli animali selvatici del Tsavo West National Park.
Zebre, elefanti, bufali, che quando vedono arrivare la cisterna blu su quattro ruote, corrono letteralmente alla pozza. È questo che fa Patrick Kilonzo Mwalua, 41 anni, kenyota. Da circa sei mesi, ovvero da novembre dello scorso anno, l’agricoltore porta 12mila litri di acqua alla pozza, cosicché gli animali possano sopravvivere ad un’ondata di siccità simile a quella che lo stesso Mwalua ha vissuto nel 2009. In quell’anno le stime parlano di almeno un 40 per cento della fauna selvatica morta a causa della mancanza d’acqua.
Un solo elefante può bere quasi 200 litri d’acqua in una sola volta, e ciò dimostra quanto il lavoro del giovane africano sia importante. “Gli animali corrono quando vedono arrivare il camion. Ormai conoscono pure l’ora di arrivo”, ha detto Mwalua all’Afp. Ogni carico costa circa 240 euro e ogni settimana vengono trasportati almeno 12mila litri d’acqua. Per questo Patrick ha fondato la Tsavo Volunteer e lanciato una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Gofundme. L’obiettivo è quello di raccogliere 300mila dollari per realizzare un progetto di lungo respiro e che possa essere duraturo. Prima di tutto l’acquisto di un camion cisterna e la creazione di un altro abbeveratoio. Ad oggi la campagna ha raccolto ben 272.045 dollari.
Il cambiamento climatico e la siccità tra Kenya e Tanzania
Lo Tsavo West National Park ha come principale fonte d’acqua il lago Jipe, al confine tra Kenya e Tanzania. Il lago ha visto una drastica riduzione del livello d’acqua, calato di 10 metri in una decade. Ciò ha portato ad una crisi idrica in molti villaggi che dipendono dalle riserve del lago, oltre a mettere in ginocchio la comunità selvatica che vive in quell’area. Per questo motivo Mwalua corre per decine di chilometri quasi tutti i giorni, con un solo scopo: portare l’acqua. Aspettando che arrivino le piogge tanto attese.
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