Finora sono morte almeno sette persone. Le forze di polizia stanno investigando per capire se gli incendi siano dolosi e hanno arrestato sette persone.
Gli alberi entrano a far parte della banca dei semi delle Svalbard
Per la prima volta, lo Svalbard global seed vault ospita semi di alberi per proteggere la diversità agricola. Per la nostra sicurezza alimentare, le foreste sono indispensabili.
Per la prima volta da quando ha aperto i battenti nel 2008, lo Svalbard global seed vault ha deciso di scomodare i suoi scrigni per ospitare semi di alberi, per la precisione semi di abete rosso e di pino silvestre.
La banca è gestita dal Global crop diversity trust (Gcdt), una fondazione impegnata nel migliorare la sicurezza alimentare nel mondo, e si trova sull’isola di Spitsbergenin, nell’arcipelago artico delle Svalbard (Norvegia). È una cassaforte che custodisce centinaia di migliaia di semi da tutto il mondo sotto terre perennemente ghiacciate (permafrost) per preservare la biodiversità agricola in caso di disastri naturali, causati dall’uomo o da altre calamità.
[vimeo url=”https://vimeo.com/116843898″]
Le due specie provengono da alcune foreste in Norvegia e in Finlandia e sono state selezionate perché anche gli alberi, benché non forniscano direttamente risorse alimentari, hanno un ruolo fondamentale, sia economicamente che dal punto di vista ambientale e sociale: “La diversità genetica delle specie di alberi che compongono le foreste di tutto il mondo è influenzata da diversi fattori. Di questi, i cambiamenti climatici e le attività di sfruttamento sono le più importanti”, ha commentato Brian Lainoff del Gcdt.
Il pino silvestre e l’abete rosso ora fanno compagnia ad altre 840mila varietà, dai fagioli al riso, dal grano alle patate. Insieme ai semi di alberi, nella stessa settimana sono arrivati semi di quattordici specie di pomodori. Cinque originari delle isole Galapagos. Il deposito può ospitare fino a 4,5 milioni di semi ed è la forma di assicurazione definitiva per preservare le colture di tutto il mondo.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Le alluvioni in India e Bangladesh hanno colpito una delle aree più popolate al mondo. Le piogge torrenziali hanno fatto esondare i tanti fiumi di grande portata della zona. Si parla già di 3 milioni si persone colpite.
Tra piantagioni di palma da olio, espansione delle città e taglio illegale, l’Indonesia ha superato per la prima volta il Brasile per deforestazione e perdita di habitat. Un primato di cui vergognarsi e che inquieta, soprattutto se si considera che il governo di Giacarta nel 2011 ha prorogato la moratoria contro la deforestazione nel paese,
L’urgano Beryl è il più veloce ad aver raggiunto categoria 4 nella storia delle rilevazioni. Ha già colpito duramente molte isole caraibiche.
Con la decisione di proteggere 400mila ettari del Grand Canyon dalle compagnie minerarie, il presidente degli Stati Uniti inizia un’opera di rammendo di una politica ambientale finora contraddittoria.
Prima di essere declassato a tempesta tropicale, l’uragano Idalia ha causato inondazioni anche lungo le coste atlantiche, colpendo con venti oltre i 150 chilometri orari.
Da quando Elon Musk ha acquisito la piattaforma il numero di esperti di clima che la utilizzavano per arricchire il dibattito scientifico è crollato.
Una giudice del Montana ha dato ragione ai 16 ragazzi tra i 5 e i 22 che avevano fatto causa allo stato per il sostegno dato ai combustibili fossili.
Un team di metereologi e divulgatori italiani ha affrontato una spedizione in Groenlandia per toccare con mano gli effetti dei cambiamenti climatici in una delle regioni cruciali per il futuro del nostro Pianeta.