L’Onu ha proclamato il 2025 anno delle cooperative ritenendole di fondamentale contributo allo sviluppo sostenibile.
Questo è il vero volto del pollo made in Italy
Esserini deformi, in condizioni intollerabili, macellati dopo poche settimane di vita. Un’inchiesta shock di Animal Equality condotta in Italia rivela le atroci condizioni di vita degli animali negli allevamenti e macelli che riforniscono i maggiori produttori di carne di pollo in Italia. Dopo un’estate di scandali (le uova al Fipronil) dovuti proprio alla necessità di disinfettare
Esserini deformi, in condizioni intollerabili, macellati dopo poche settimane di vita. Un’inchiesta shock di Animal Equality condotta in Italia rivela le atroci condizioni di vita degli animali negli allevamenti e macelli che riforniscono i maggiori produttori di carne di pollo in Italia.
Dopo un’estate di scandali (le uova al Fipronil) dovuti proprio alla necessità di disinfettare in qualche modo quegli orridi capannoni, le immagini che appaiono nel video prodotto con mesi di investigazioni sotto copertura rimangono scioccanti — quindi non adatte a chi è sensibile, o chi già conosce questa realtà.
Dove sono stati registrati i filmati dell’inchiesta sul pollo made in Italy
I filmati sono stati raccolti fra Emilia Romagna e Lombardia negli allevamenti intensivi e nei macelli che riforniscono le aziende leader del settore e mostrano una realtà ben diversa da quella che ci raccontano le pubblicità dei grandi marchi.
Ecco come nasce una delle materie alimentari più amata dagli animali. La carne di pollo. E, insieme, le uova degli allevamenti non bio, degli stabilimenti industriali che, lo si sa, sono posti da incubo.
Le immagini, raccolte anche tramite l’utilizzo di droni, rappresentano le condizioni di vita del 95 per cento dei polli che finiscono ogni anno sulle tavole di chi, appunto, mangia pollo, e raffigurano esseri viventi:
- stipati a decine di migliaia in capannoni chiusi, sudici e spogli
- con deformazioni alle zampe, zoppie e altri problemi locomotori
- con gravi problemi respiratori
- con gravi affezioni cutanee, tra cui ustioni da ammoniaca, vesciche e ulcere
- con profonde piaghe dovute alla scarsa mobilità
- che muoiono di attacchi cardiaci a pochi giorni di vita
- cadaveri in avanzato stadio di decomposizione lasciati per settimane sulla lettiera in mezzo agli animali ancora vivi
- operatori che maneggiano violentemente i polli, spesso causandogli dolorose fratture
- animali macellati in modo approssimativo, molti dei quali ancora coscienti.
La carne di pollo in Italia. E le uova
Gli ultimi dati disponibili – dell’anno scorso – dicono che le carni avicole hanno superato quelle bovine, attestando il loro consumo sui circa 20 kg all’anno pro capite, contro i 17,4 della carne rossa, di manzi e vitelli.
In Italia si macellano quasi mezzo miliardo di polli ogni anno. E mentre cinquant’anni fa ogni italiano mangiava circa 120 uova oggi il consumo pro capite ha raggiunto le 220 uova, di cui 142 consumate tal quali e le restanti sotto forma di pasta, dolci ed altre preparazioni alimentari.
Come vivono polli e galline in Italia
Le galline di oggi hanno dimensioni maggiori, perfino quadruple rispetto a quelle di cinquanta anni fa. Ciononostante negli attuali allevamenti industriali, ogni pollo vive in uno spazio inferiore a quello di un foglio A4 (21× 29,7 cm); è come se noi vivessimo tutta la vita stipati in piedi in una mattonella di mezzo metro. Sbeccati, malati, irradiati da luce artificiale, con, come cibo, un pastone col nostro stesso guano dentro. Un inferno, un incubo.
Dopo poche settimane di prigionia i polli sono afferrati in malo modo dagli operatori e appesi a testa in giù a dei ganci (come vediamo nelle foto) per andare a farsi macellare. Dibattendosi convulsamente, gli animali spesso sfuggono allo stordimento, tanto che ogni giorno migliaia di loro vengono sgozzati mentre sono ancora coscienti. “Le condizioni in cui 500 milioni di polli sono fatti nascere e ‘vivere’ ogni anno in Italia – ha dichiarato Matteo Cupi, direttore di Animal Equality Italia – sono misere. L’industria della carne avicola non può continuare a prendersi gioco dei consumatori con pubblicità ingannevoli, per questo abbiamo deciso di fare chiarezza. C’è bisogno di un cambiamento radicale ed è questo che chiediamo ai produttori italiani”.
La petizione rivolta agli allevatori
L’inchiesta promuove una petizione su www.polloitaliano.it rivolta ad Unaitalia, associazione di categoria che rappresenta il 90 per cento dell’intera filiera avicunicola nazionale, perché intraprenda al più presto un dialogo con i maggiori produttori di carne di pollo – in particolare Aia, Amadori e Fileni – affinché adottino al più presto politiche volte a ridurre la sofferenza degli animali.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Dal mischiglio della Basilicata alla zucca malon del Friuli al cappero di Selargius, in Sardegna: i presìdi Slow Food che valorizzano prodotti dimenticati, ma di fondamentale valore per la biodiversità, il territorio e le comunità.
Vegetariano, di stagione, dai sapori mediterranei, ma anche profumato con spezie che vengono da Paesi lontani: ecco il nostro menù per ricordarci, anche a tavola, che il Natale è unione e condivisione!
I dati emersi dall’ultimo rapporto Ismea, l’ente pubblico che analizza il mercato agro-alimentare, ci obbligano a riflettere sul costo del cibo e su come buona parte del prezzo pagato non arrivi agli agricoltori.
Secondo una ricerca dell’Università di Tor Vergata, la dieta biologica mediterranea aumenta i batteri buoni nell’intestino e diminuisce quelli cattivi.
Tutti parlano della dieta mediterranea, ma in pochi la conoscono davvero. Ecco in cosa consiste e come possiamo recuperarla. L’incontro di Food Forward con gli esperti.
Secondo Legambiente, le analisi effettuate sugli alimenti restituiscono un quadro preoccupante sull’uso dei pesticidi.
Cosa deve esserci (e cosa no) nella lista degli ingredienti di un buon panettone artigianale? Cosa rivela la data di scadenza? Sveliamo i segreti del re dei lievitati.
A dirlo è uno studio della Commissione europea che ha fatto una prima stima del potenziale contributo della Pac agli obiettivi climatici.