Primo passo per la legge sui reati contro gli animali: aumentano pene e sanzioni, ma per molti il testo è un compromesso al ribasso.
Apple academy, Tim Cook sceglie Napoli per dar voce ai talenti italiani
Apple ha deciso di sviluppare le sue app anche a Napoli. La iOS developer academy è ora aperta alle idee dei talenti italiani. E dare loro vita.
Il 6 ottobre è stata inaugurata a San Giovanni a Teduccio, un quartiere di Napoli, la iOS developer academy. L’evento è frutto di una collaborazione tra l’amministratore delegato della società di Cupertino Tim Cook e il primo ministro italiano Matteo Renzi. L’accademia vuole dare ai giovani, italiani e non, le opportunità e le tecnologie necessari per esprimersi senza abbandonare l’Italia.
Napoli al centro del mondo dell’innovazione
La Apple academy, prima nel suo genere, offre a 200 giovani l’opportunità di acquisire nel corso di nove mesi le competenze tecniche necessarie a sviluppare applicazioni per Apple. Il programma accademico, la sua struttura e il design delle infrastrutture sono stati supervisionati nel dettaglio dagli esperti di Apple, che si sono occupati anche di preparare i professori dell’accademia sulle tecniche più innovative del colosso americano. Gli studenti ammessi, che diventeranno 400 l’anno prossimo, riceveranno in dotazione le ultime versioni di iPhone, iPod e iPad per imparare a scrivere in codice e sviluppare app.
A lezione da e di Apple
Anche il metodo di insegnamento, anch’esso “firmato” Apple, sarà una novità per l’Università degli studi Federico II di Napoli, ateneo che ospita l’Academy. Le aule saranno grandi spazi aperti, con tavole rotonde dotate di sistemi audio che permetteranno ai professori di parlare ai singoli gruppi di studenti, anche individualmente.
Le aule conterranno anche appositi spazi per le pause: “È il modo migliore per far sì che i concetti siano assorbiti e compresi nel modo migliore”, ha commentato Leopoldo Angrisani, uno dei professori che ha lavorato al progetto, al quotidiano britannico Guardian.
Nuove opportunità per l’economia locale
La scelta di Napoli risale a gennaio quando, durante un incontro tra Cook e Renzi, il primo ministro ha evidenziato i benefici di un progetto di questo tipo nel Mezzogiorno che troppo viene dimenticato dagli investitori stranieri, rispetto ad un Nord tecnologicamente più strutturato. L’amministratore delegato di Apple e l’Università di Napoli hanno investito dieci milioni di euro nel progetto. L’obiettivo dell’accademia, riporta il Guardian, è far fronte alla cosiddetta “fuga dei cervelli”, giovani di talento con un alto di grado di istruzione che cercano il successo professionale all’estero, e far sì che si possa trovare maggiori opportunità di trovare lavoro in aziende sul territorio, creando startup a Napoli, contribuendo al rilancio dell’economia della zona.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
I comuni potranno istituire limiti di velocità al ribasso solo in determinate condizioni, arriva l’assicurazione per il monopattino.
Alla presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin, il padre Gino parla di “amore da diffondere nell’ecosistema”, il ministro no.
Una forte alluvione ha colpito il Catanese: in poche ore una quantità di pioggia pari all’80 per cento della media annuale.
Il presidente della Repubblica ha risposto agli attacchi di Elon Musk contro la magistratura italiana. LifeGate, intanto, interrompe le pubblicazioni su X.
Approvata all’unanimità la legge destinata a colmare un vulnus della sanità italiana: chi non ha una residenza non ha accesso al medico di base.
L’Italia produce metà del riso europeo, soprattutto in pianura Padana. La salinizzazione dovuta alla siccità sta facendo danni, ma oggi c’è una soluzione.
Il rapporto Ecosistema urbano 2024 mostra alcuni progressi nelle città italiane, ma troppo lenti. E c’è troppo divario tra nord e sud.
Una campagna del Cnr svela una forte attività delle faglie tra le isole proprio dove sorgerà il Ponte, per la Società Stretto di Messina nessuna problema.