Attaccare deliberatamente le missioni di peacekeeping è un crimine di guerra. Ne parliamo con Luigi Daniele, docente di diritto internazionale umanitario.
Attentato a New York: furgone sulla pista ciclabile causa 8 morti
Un furgone ha colpito un gruppo di persone su una pista ciclabile a Lower Manhattan sconvolgendo New York. 8 i morti, 11 i feriti.
Un Halloween segnato dal terrore per i cittadini di New York, negli Stati Uniti. Nel quartiere di Manhattan, verso le 15:00 (ora locale) del 31 ottobre, un furgone è stato lanciato su una pista ciclabile a West street, a poche centinaia di metri dal One world trade center, uccidendo otto persone e ferendone undici, secondo la polizia.
Il veicolo si è scontrato con uno scuolabus all’altezza di Chamber street. Successivamente un uomo – identificato dalla polizia in Sayfullo Saipov, 29 anni – è uscito dal mezzo sparando dei colpi di arma da fuoco. Gli agenti sono interventi sparando all’attentatore all’altezza dello stomaco che successivamente è stato arrestato. Si tratta del peggior attentato che ha colpito la città di New York dall’11 settembre 2001.
“È veramente un giorno doloroso per la nostra città ma lo stile di vita dei newyorkesi non sarà cambiato da questo atto di terrore”, ha affermato il sindaco di New York Bill de Blasio. “Andiamo avanti insieme più forti”, ha sottolineato il governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo, che ha ringraziato polizia e soccorritori per il lavoro svolto.
Our first responders once again ran towards danger. New York City thanks them. pic.twitter.com/IrJWveDBfP
— Bill de Blasio (@NYCMayor) 1 novembre 2017
Diversi tweet anche per il presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ha dapprima attaccato lo Stato Islamico e poi espresso le sue condoglianze verso le vittime.
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