La Cop16 sulla biodiversità si conclude con pochi passi avanti. Cosa resta, al di là della speranza?
Si è conclusa il 2 novembre la Cop16 sulla biodiversità, in Colombia. Nonostante le speranze, non arrivano grandi risultati. Ancora una volta.
Il progetto Bee hotel Mantova nasce dalla volontà di realizzare in zone verdi cittadine arredi urbani per ospitare le api, in modo anche da educare e sensibilizzare i cittadini sull’importanza della loro salvaguardia. Dietro il progetto c’è l’Associazione apicoltori Mantova che ha voluto sperimentare insieme a Realizzatori di idee, azienda produttrice di arredi per pubblici esercizi, un modo
Il progetto Bee hotel Mantova nasce dalla volontà di realizzare in zone verdi cittadine arredi urbani per ospitare le api, in modo anche da educare e sensibilizzare i cittadini sull’importanza della loro salvaguardia. Dietro il progetto c’è l’Associazione apicoltori Mantova che ha voluto sperimentare insieme a Realizzatori di idee, azienda produttrice di arredi per pubblici esercizi, un modo innovativo per contribuire alla tutela delle api solitarie in città. Insieme al comune di Mantova che ha patrocinato il progetto, il team di Realizzatori di idee ha scelto i giardini Fraccalini sul lungolago Mincio di Mantova, vicino al parco della Scienza, per ospitare l’albergo delle api, un luogo immerso nel verde e con una buona affluenza di persone.
L’idea prende spunto da iniziative analoghe diffuse in altri paesi europei. Gli ospiti di questo innovativo hotel mantovano, a dispetto di tanti pregiudizi, non causano fastidi alle persone ma al contrario le aiutano, impollinando il 70 per cento delle principali coltivazioni destinate al consumo umano e svolgendo un’importante funzione di monitoraggio ambientale.
Leggi anche: Honey factory, entra in un’arnia e scopri come vive un’ape in città
La struttura è stata realizzata interamente in legno ed è alta 2,20 metri e larga 2,50. All’interno della struttura foglie, canne di bambù, tronchi secchi, sezioni di legno forate, corteccia, mattoni e pigne sono solo alcuni dei materiali utilizzati per ricreare i diversi habitat ideali per ciascuna delle specie di api – che in Italia sono circa 960, più di un terzo del numero totale di quelle presenti in Europa. Grazie a questi accorgimenti e alla sua posizione strategica l’albergo per le api fornisce a questi insetti le condizioni ideali per vivere dando loro la possibilità di nutrirsi dei fiori presenti nel parco e riprodursi depositando le proprie uova nelle cavità.
Leggi anche: Come stanno le api in Italia
Le dieci celle sono state realizzate a forma esagonale per riprendere la geometria naturale della struttura degli alveari. Due degli esagoni verranno lasciati liberi perché siano i bambini delle scuole mantovane a completarli, così da coinvolgerli e sensibilizzarli sul tema. La struttura, infatti, presenta anche un totem con dati e schede informative per far conoscere più da vicino il mondo delle api. Per garantire e promuovere l’informazione su quest’argomento l’Associazione apicoltori mantovani ha voluto inserire all’interno del proprio sito un’area dedicata al Bee hotel dove poter trovare informazioni sulle varie specie di api solitarie e molte altre nozioni in merito al loro ruolo di impollinatori.
Gli ospiti del Bee hotel saranno le api solitarie che a differenza delle api mellifere non sono sociali ma ognuna depone e nutre la propria prole. Dipendono quasi esclusivamente dai fiori per approvvigionarsi di proteine, lipidi e zuccheri durante il ciclo vitale. Le api solitarie fanno parte della superfamiglia Apoidea in cui si contano in tutto sette famiglie: Melittidae, Colletidae, Halictidae, Andrenidae, Apidae, Megachilidae e Antophoridae. Non vivono in alveari ma realizzano le loro cellule nido individuali in gallerie e piccoli buchi nel terreno sabbioso o argilloso o negli steli di piante morte. Sono innocue ma soprattutto molto importanti perché impollinano le colture frutticole. Inoltre, a differenza delle api domestiche, questi insetti non producono miele e pur essendo dotate di un pungiglione lo utilizzano molto raramente. Oltre a esse, la struttura ospiterà anche farfalle, coccinelle, forbici e altri insetti: un luogo ideale per promuovere la biodiversità in città.
Negli ultimi anni stiamo assistendo a una vera e proprio moria delle api causata da fattori come l’agricoltura intensiva, l’utilizzo dei pesticidi e i cambiamenti climatici. Non solo in Italia ma in tutta Europa gli alveari sono dimezzati e in tanti paesi del mondo continuano a diminuire drasticamente. L’ape è il più importante insetto per l’impollinazione, un processo fondamentale per la riproduzione delle piante e quindi per tutti gli esseri viventi. Su cento specie di colture che forniscono il 90 per cento dell’alimentazione nel mondo, oltre il 70 per cento vengono impollinate solo dalle api. Questo significa che se dovessero scomparire migliaia di piante farebbero la stessa fine, causando terribili carestie.
Per combattere questo problema sono molte le iniziative e le petizioni ma soprattutto esistono facili soluzioni pratiche che ci consentono nel nostro piccolo di favorire la sopravvivenza di questi preziosi insetti. Come viene anche mostrato su uno degli esagoni del Bee hotel possiamo: seminare piante e fiori dove e quando possibile; fornire supporto alle associazioni di apicoltori; e addirittura costruire un piccolo rifugio per api nel nostro giardino seguendo l’esempio di questo albergo, e non avendo paura di essere punti in quanto sono insetti innocui se non volontariamente infastiditi. Gesti e azioni concrete per salvaguardare questi preziosi impollinatori che per causa nostra rischiano di scomparire.
Leggi anche: Le api non fanno solo il miele. Il nostro futuro dipende anche da loro. Scopri come difenderle con Bee my Future
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Si è conclusa il 2 novembre la Cop16 sulla biodiversità, in Colombia. Nonostante le speranze, non arrivano grandi risultati. Ancora una volta.
Tre puntate speciali di News dal Pianeta Terra per parlare del legame tra biodiversità e transizione energetica, con il supporto di A2A.
In Scozia la popolazione selvatica di gallo cedrone conta ormai solamente 500 individui, per questo è stato avviato un piano per salvarla
Un pomeriggio di confronto sui temi della biodiversità in occasione della presentazione del primo Bilancio di sostenibilità territoriale della Sardegna.
Il 21 ottobre è iniziata in Colombia la Cop16, la conferenza delle Nazioni Unite per tutelare la biodiversità del nostro Pianeta.
L’Australia amplia la riserva marina delle isole Heard e McDonald, superando i suoi stessi obiettivi di tutela degli oceani.
Diversi studi hanno rivalutato, nel corso degli anni, il valore delle vespe per la salute umana, grazie al loro contributo per un’agricoltura meno chimica.
I polpi lavorano in gruppo, ognuno con un ruolo ben preciso, per cacciare. Triglie e cernie sono gli “amici” più stretti.
Il Living planet report del Wwf testimonia che la crisi della biodiversità è reale e intrecciata alla crisi climatica. Ma possiamo invertire la rotta.