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Giganteschi sciami di cavallette stanno devastando l’Africa orientale, distruggendo le colture e mettendo a rischio la sicurezza alimentare.
La Somalia ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale per via di una gigantesca invasione di cavallette che sta colpendo l’intero Corno d’Africa. Fonti internazionali hanno parlato di sciami talmente grandi da aver raggiunto in alcune aree dimensioni di 60 chilometri per 40.
Miliardi di insetti che stanno devastando la già precaria agricoltura di alcune tra le nazioni più povere del mondo. E che, in alcuni casi, coprono una superficie pari a 2.400 chilometri quadrati: all’incirca quella di una nazione come il Lussemburgo.
Swarms of desert locusts have spread across East Africa, threatening the livelihood of many people. They first appeared in Somalia and have since hit Kenya and Ethiopia, with other countries in the region also at risk https://t.co/UCi3yXu0Zd pic.twitter.com/LN82Ghmdpa
— Reuters (@Reuters) February 4, 2020
Già lo scorso 20 gennaio le Nazioni Unite avevano lanciato un grido d’allarme. L’invasione di cavallette, che ha coinvolto anche Etiopia e Kenya, rappresenta una “minaccia per la sicurezza alimentare dell’intera regione”. Per questo, secondo quanto comunicato dalla Fao, “è necessario lanciare una campagna transfrontaliera, su larga scala, per combattere il fenomeno”.
A tal fine, l’agenzia Onu chiede che vengano stanziati urgentemente 63,1 milioni di euro da parte della comunità internazionale, con l’obiettivo di “proteggere i mezzi di sussistenza delle tre nazioni”. Le cavallette sono infatti “moltissime e presentano una capacità distruttiva mai vista prima. Gli sciami rischiano inoltre di aumentare ulteriormente di dimensioni e di raggiungere anche altre nazioni dell’Africa orientale”.
Video received of what i’m told is the locust invasion in Isiolo, Kenya. Locusts have also affected parts of Mandera, Garissa, Wajir & neighbouring Somalia. (Reports of locusts in Meru, local media quoting authorities as saying its grasshoppers) pic.twitter.com/VXd0TN4242
— Samira Sawlani (@samirasawlani) January 9, 2020
“I paesi in questione hanno già avviato attività di contrasto ma hanno bisogno di sostegno finanziario”, ha confermato il direttore generale della Fao, Qu Dong. Il rischio è infatti che, tenuto conto dell’ampiezza attuale degli sciami, senza interventi “di qui al mese di giugno il numero di insetti potrebbe risultare moltiplicato per 500”.
Per comprendere la portata dell’emergenza, basti pensare che le cavallette sono in grado di percorrere 150 chilometri al giorno e di distruggere in poche decine di ore colture utili per nutrire migliaia di esseri umani per mesi. Il rischio è che, di fronte ad un fenomeno di tale portata, l’unica soluzione immediata sia l’uso su larga scala di pesticidi.
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