La raccolta delle migliori fotografie naturalistiche del National Geographic scattate nel 2024, il mondo animale attraverso l’obiettivo della fotocamera
In Cile è nata una delle aree protette più grandi al mondo
Ora è ufficiale, il parco nazionale Pumalín e il parco nazionale Patagonia entrano a far parte della rete di cinque parchi nazionali cileni. Insieme coprono un’area di 4 milioni di ettari.
È una firma che resterà molto probabilmente nella storia. Del Cile certo, ma anche del resto dell’umanità. Lo scorso 29 gennaio la presidente del Cile Michelle Bachelet e la presidente della Tompkins Conservation, Kristine McDivitt Tompkins, hanno ufficialmente dato vita al parco nazionale Pumalín e al parco nazionale Patagonia. Queste due aree entrano a far parte della rete di parchi nazionali cilena, insieme ad altri tre parchi, coprendo una superficie di oltre quattro milioni di ettari. In pratica il Cile oggi ha un’area protetta grande come la Svizzera o come tre volte la dimensioni dello Yosemite e di Yellowstone messi insieme.
Il Cile simbolo delle aree naturali protette
Ma non si parla di accordo storico solo per le dimensioni. Questo risultato è infatti stato raggiunto grazie ad una delle maggiori donazioni da parte di un ente privato – la Tompkins Conservation – ad uno pubblico, ovvero al Governo cileno. Parliamo di 400mila ettari (Sila e Gran Paradiso coprono “solamente” poco più di 70mila ettari ciascuno). Non solo, l’accordo è stato raggiunto da due donne che, insieme, hanno dato vita ad una delle aree protette più grandi al mondo. “Con queste bellissime terre, le foreste e i ricchi ecosistemi, stiamo espandendo la rete di parchi a più di 10 milioni di acri (4 milioni di ettari), ha dichiarato la presidente Bachelet. “In questo modo i parchi nazionali in Cile aumenteranno del 38,5 per cento, arrivando a coprire l’81,1 per cento delle aree protette del Cile”.
https://www.youtube.com/watch?v=0_wedyEllOM https://www.youtube.com/watch?time_continue=2&v=sRudUWG7e7A&has_verified=1
Già aperti al pubblico, stanno accogliendo visitatori da tutto il mondo, offrendo loro tutta la bellezza naturale della Patagonia, che da oggi sarà protetta. I due parchi nazionali entreranno a far parte della grande rete dei parchi cilena, collegati tra loro dalla Strada dei Parchi. Quasi 2500 chilometri di tragitto, che accompagneranno i visitatori tra escursioni nella foresta pluviale, in campeggio sulle rive dei laghi glaciali, in kayak o a fare trekking sulle cime alpine.
Come è nata una delle aree protette più grandi al mondo in Cile
L’accordo risale a marzo dello scorso anno, quando a pochi anni dalla morte del marito Doug Tompkins, fondatore del marchio di abbigliamento per outdoor The North Face, la moglie Kristine a capo della Tompkins Conservation aveva donato la propria riserva naturale al Governo cileno. Un sogno nato 25 anni or sono e divenuto oggi realtà. “Sono orgogliosa di mio marito Doug e della sua visione che continua a guidarci, oltre a tutto il nostro team, per aver inaugurato questi due parchi nazionali e una rete più ampia. Una pietra miliare dei nostri primi 25 anni di lavoro”, ha detto Kristine Tompkins in una nota.
“Continueremo a promuovere e salvaguardare questi parchi, ma stiamo iniziando a rivolgere la nostra attenzione a nuovi progetti di conservazione e di riqualificazione in Cile e in Argentina, mentre lavoriamo per salvare e ripristinare ecosistemi grandi, selvaggi e connessi tra loro”.
La storia – unica – di Douglas e Kristine Tompkins
Innamorato da sempre della Patagonia e grande amico di Yvon Chouinard, dopo aver venduto le quote di The North Face e Espirit, decide di dare una svolta alla propria vita. “Ho realizzato che quello che stavo facendo era fare un sacco di cose di cui nessuno aveva bisogno e che questo contribuiva ad una società consumistica, così mi son messo a fare altro”. Nel 1992 fonda insieme alla moglie Conservation Land Trust, fondazione per la realizzazione di progetti di conservazione della natura in Cile e Argentina. Da lì inizia ad acquistare terreni e vaste aree, rendendole di fatto aree protette. Fino a lasciarci in eredità una delle aree protette più grande al mondo.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il Parco nazionale Patagonia, in Cile, è stato ufficializzato dal nuovo governo con 304.527 ettari di terra protetti. 5.000 in meno rispetto alle promesse del governo precedente, proprio in un’area dove si vuole portare avanti un progetto per l’estrazione di oro e argento.
Il Cile ha presentato La Ruta de los parques, un percorso incredibile che unisce 17 parchi nazionali con l’obiettivo di promuovere la conservazione della natura e lo sviluppo delle comunità locali.
Siamo stati tre giorni tra borghi, vallate e foreste dell’Appennino centrale, per vedere le misure adottate per favorire la coesistenza tra uomini e orsi marsicani.
Per la prima volta le giraffe stanno per essere inserite nella lista delle specie protette dall’Endangered species act, una mossa per la loro salvaguardia.
La Cop16 di Cali, in Colombia, è stata sospesa per il mancato raggiungimento del quorum necessario per lo svolgimento della plenaria finale. Tempi supplementari a Roma, nel 2025, sperando che le parti trovino le risorse per tutelare la biodiversità.
Si tratta di un’area di 202 chilometri quadrati nata grazie agli sforzi durati 16 anni delle comunità locali e nazionali a Porto Rico.
Ha 300 anni e può essere visto persino dallo spazio. È stato scoperto nel Triangolo dei Coralli grazie a una spedizione della National Geographic society.
La Cop16 sulla biodiversità si conclude con pochi passi avanti. Cosa resta, al di là della speranza?
Si è conclusa il 2 novembre la Cop16 sulla biodiversità, in Colombia. Nonostante le speranze, non arrivano grandi risultati. Ancora una volta.