La Cop16 sulla biodiversità si conclude con pochi passi avanti. Cosa resta, al di là della speranza?
Si è conclusa il 2 novembre la Cop16 sulla biodiversità, in Colombia. Nonostante le speranze, non arrivano grandi risultati. Ancora una volta.
Una ricerca ha confermato che il gibbone osservato nelle foreste tropicali del sud-ovest della Cina appartiene ad una nuova specie.
La natura, per fortuna, non ci ha ancora disvelato tutte le sue meraviglie e il regno animale rimane ancora in buona parte sconosciuto. Ogni anno vengono classificate centinaia di specie ignote alla scienza, si tratta soprattutto di invertebrati e piccoli vertebrati, come anfibi, rettili o micro mammiferi. È invece estremamente raro che venga scoperto un nuovo grande mammifero, ancora più raro se parliamo di primati. Eppure è proprio quanto successo in Cina.
La nuova specie, individuata da un team di ricerca cinese, britannico e statunitense, vive appollaiata sugli alberi che crescono nelle foreste dei monti Gaoligong, nella provincia sud-occidentale della provincia cinese dello Yunnan, al confine con il Myanmar settentrionale. Il primate è stato battezzato gibbone Skywalker (Hoolock Skywalker), sia in riferimento ai caratteri cinesi che formano il nome scientifico tianxing e che vogliono dire “movimenti del paradiso”, sia perché i ricercatori che lo hanno classificato hanno un debole per la saga cinematografica di Star Wars. Il nome è inoltre particolarmente calzante considerato che questi animali vivono praticamente l’intera vita sospesi in aria, saltando di albero in albero e scendendo al suolo raramente.
Il nuovo primate è stato descritto nello studio “Description of a new species of Hoolock gibbon (Primates: Hylobatidae) based on integrative taxonomy”, pubblicato sull’American Journal of Primatology. L’animale è stato studiato per diverso tempo, però solo una nuova ricerca, condotta da Fan Pengfei, della Sun Yat-sen University di Guangzhou, ha confermato che appartiene ad una nuova specie del genere di gibboni hoolock, di cui fanno già parte il gibbone hoolock occidentale (Hoolock hoolock) e il gibbone hoolock orientale (H. leuconedys). La conferma è arrivata analizzando campioni di Dna dei gibboni e comparando il colore delle pellicce.
Tutti i gibboni del genere hoolock hanno le sopracciglia bianche e alcuni hanno la barba bianca, ma le marcature dei primati cinesi in apparenza differivano. Anche i tipici vocalizzi che i gibboni utilizzano per comunicare tra loro e per marcare il territorio sembravano insoliti ai ricercatori, che hanno successivamente effettuato gli esami genetici che hanno confermato i loro sospetti.
Purtroppo la sopravvivenza del gibbone Skywalker è già minacciata, come molte altre specie di scimmie nel sud della Cina e del Sud-Est Asiatico, a causa della perdita di habitat e della caccia. “Abbiamo chiesto all’Iucn di conferire immediatamente lo status di specie in pericolo all’hoolock Skywalker – ha dichiarato uno degli autori dello studio, Samuel Turvey, della Zoological Society of London (Zsl). – È essenziale una migliore conservazione delle montagne del Gaoligong, per essere sicuri di avere il tempo di conoscere appieno questa nuova specie, prima che sia troppo tardi”. Nonostante la carenza di dati, visto che i gibboni vivono in foreste d’alta quota non così facilmente accessibili, i ricercatori stimano che ci siano circa 200 gibboni Skywalker che vivono tra Cina e Myanmar.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Si è conclusa il 2 novembre la Cop16 sulla biodiversità, in Colombia. Nonostante le speranze, non arrivano grandi risultati. Ancora una volta.
Tre puntate speciali di News dal Pianeta Terra per parlare del legame tra biodiversità e transizione energetica, con il supporto di A2A.
In Scozia la popolazione selvatica di gallo cedrone conta ormai solamente 500 individui, per questo è stato avviato un piano per salvarla
Un pomeriggio di confronto sui temi della biodiversità in occasione della presentazione del primo Bilancio di sostenibilità territoriale della Sardegna.
Il 21 ottobre è iniziata in Colombia la Cop16, la conferenza delle Nazioni Unite per tutelare la biodiversità del nostro Pianeta.
L’Australia amplia la riserva marina delle isole Heard e McDonald, superando i suoi stessi obiettivi di tutela degli oceani.
Diversi studi hanno rivalutato, nel corso degli anni, il valore delle vespe per la salute umana, grazie al loro contributo per un’agricoltura meno chimica.
I polpi lavorano in gruppo, ognuno con un ruolo ben preciso, per cacciare. Triglie e cernie sono gli “amici” più stretti.
Il Living planet report del Wwf testimonia che la crisi della biodiversità è reale e intrecciata alla crisi climatica. Ma possiamo invertire la rotta.