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Sfruttamento di umani e di animali, circhi colpevoli di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina
L’operazione “Golden Circus” ha portato all’arresto di oltre 40 impresari circensi in tutta Italia, accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Perché nel 2015 esistano ancora attività crudeli, inutili e anacronistiche come i circhi è un vero mistero. Tra le innumerevoli e sofisticate forme che l’uomo ha elaborato per sfruttare e vessare gli animali, il loro utilizzo per l’intrattenimento umano è sicuramente tra le peggiori. Creature selvatiche vengono costrette a esibirsi in “spettacoli” che violentano la loro natura, piegata solo attraverso violenza e coercizione fino a ridurle a pallide caricature di ciò che erano.
Secondo numerose teorie la violenza sugli animali, troppo spesso derubricata a “normale” fattore sociale e perfino culturale, può essere ricondotta alla violenza sugli esseri umani. “Dall’uccidere gli animali all’uccidere gli uomini il passo è piccolo”, ha scritto lo scrittore e filosofo russo Lev Tolstoj.
Una conferma arriva dall’operazione “Golden circus”, indagine condotta dalla sezione Criminalità straniera della squadra mobile di Palermo che ha scoperto un’organizzazione criminale internazionale che vede coinvolte molte imprese circensi, colpevoli di sfruttamento dell’immigrazione clandestina.
Tramite finte assunzioni di personale straniero, proveniente in prevalenza da India, Bangladesh e Pakistan, venivano introdotti illegalmente in Italia centinaia di migranti, alimentando un giro d’affari criminale che ammonta a sette milioni di euro.
In questa rete di traffico di esseri umani, oltre ai vertici criminali, sono coinvolti numerosi impresari circensi, già avvezzi al traffico di animali, e un dipendente corrotto dell’assessorato al Lavoro della regione siciliana, Vito Gambino.
Il procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, ha disposto l’arresto di quaranta persone, tra cui i titolari di diciotto circhi che, per ogni immigrato clandestino assunto, avrebbero incassato tra i duemila e i tremila euro dall’organizzazione dei trafficanti.
Tra questi spiccano nomi celebri come Lino Orfei e Alvaro Bizzarro, titolari degli omonimi circhi, e Darvin Cristiani, gestore del circo Praga. Gli altri circhi coinvolti sono Coliseum Sandra Orfei, Città di Roma, Smart Shane, Kumar, Vienna Roller, Caroli, Wigliams Brother, Jonathan, Apollo, De Blais, Meraviglioso, Aris Martini, Martini Cirque D’Europe, acquatico Denji show e Acquatico splash.
Secondo le forze dell’ordine i migranti pagavano fino a 15 mila euro per ottenere una falsa autorizzazione all’assunzione nei circhi firmata dalla regione siciliana. “Si tratta di un’indagine senza precedenti che getta nuove ombre sul mondo del circo, rivelando una realtà che non è nuova a situazioni di irregolarità diffusa e scarsa trasparenza”, si legge in un comunicato della Lav.
Ad aggravare ulteriormente la vicenda, denuncia l’associazione ambientalista, molti circhi con animali percepiscono fondi pubblici per le proprie attività, pur non avendone diritto o essendo oggetto di procedimenti giudiziari.
Per contrastare questo settore, che sfrutta indiscriminatamente uomini e animali, l’unico strumento a disposizione dei cittadini (considerato l’immobilismo delle istituzioni) è il boicottaggio, perché non c’è niente di divertente o di educativo nel vedere una creatura che soffre.
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