Finora sono morte almeno sette persone. Le forze di polizia stanno investigando per capire se gli incendi siano dolosi e hanno arrestato sette persone.
CO2, i Paesi Bassi vogliono ricorrere contro la condanna a ridurre le emissioni
Il governo olandese ha annunciato la volontà di ricorrere contro la sentenza che, a giugno scorso, lo ha condannato a ridurre le emissioni di CO2.
Il governo olandese non ci sta. Dopo essere stato condannato da un tribunale, nello scorso giugno, a ridurre le proprie emissioni di gas ad effetto serra, l’esecutivo dei Paesi Bassi ha annunciato al parlamento la volontà di ricorrere in appello, opponendosi perciò alla decisione dei giudici. Questi ultimi avevano chiesto allo Stato di “diminuire le emissioni di CO2 del 25 per cento, entro il 2020, rispetto ai livelli del 1990”, giustificando la sentenza con “l’obbligo da parte delle istituzioni di proteggere la popolazione”.
In questo modo, il tribunale aveva accolto in toto le richieste dei circa 900 cittadini che avevano avviato l’azione legale, in una sorta di “class action ambientalista” guidata dalla Ong Urgenda. Una sentenza che ha fatto esultare le associazioni ambientaliste di tutto il mondo: Greenpeace Olanda, ad esempio, non ha esitato a definire “rivoluzionaria” la decisione dei giudici.
Ora, però, occorrerà proseguire la battaglia giudiziaria: “Siamo totalmente fiduciosi sulla possibilità di vincere anche in appello – ha dichiarato Marjan Minnesma, direttrice di Urgenda -. Il governo sa che la quota stabilita del 25 per cento non è neanche sufficiente, se si considerano gli enormi rischi posti dai cambiamenti climatici. Dovremmo fare molto di più: è per questo che lanciamo un appello ai politici olandesi affinché si assumano le loro responsabilità e aumentino gli sforzi necessari per effettuare una transizione verso un’economia al 100% sostenibile».
La volontà del governo è stata comunicata al parlamento attraverso una lettera pubblicata sul sito ufficiale dell’esecutivo. Spetterà ora ai deputati effettuare dibattiti sul tema, nonché organizzare audizioni di esperti, con l’obiettivo di fornire al governo un parere circa l’opportunità di opporsi alla sentenza di primo grado. Il tutto dovrà essere completato a stretto giro, dal momento che il termine ultimo per ricorrere in appello è fissato al prossimo 24 settembre.
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