Il rapporto sullo scandalo “O Caso das Joias” accusa l’ex presidente di appropriazione indebita di gioielli ricevuti da leader stranieri, in particolare dall’Arabia Saudita
Cop 25, il Brasile di Bolsonaro rinuncia ad ospitare la Conferenza nel 2019
La diplomazia brasiliana ha fatto sapere di aver rinunciato ad ospitare la Conferenza sul clima delle Nazioni Unite, Cop 25, che si terrà nel 2019.
Il Brasile ha annunciato la propria volontà di rinunciare ad organizzare la Cop 25, la Conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite che si terrà dall’11 al 22 novembre 2019. La decisione è stata resa nota nella giornata di mercoledì 28 novembre, a pochissimi giorni dall’avvio della Cop 24 di Katowice. Da parte del governo dell’ultraconservatore Jair Bolsonaro si tratta di un chiaro posizionamento politico, anche in vista dei negoziati che si terranno in Polonia. Anche se, ufficialmente, il ministero degli Esteri ha comunicato che la scelta è figlia “dei tagli al bilancio» e di problemi legati al «processo di transizione della nuova amministrazione, che entrerà in funzione il 1 gennaio”.
Brasil retira a candidatura para sediar a COP-25 formalizada há dois meses, numa clara demonstração da política ambiental defendida pelo novo presidente https://t.co/XwI3ENnsLW
— Greenpeace Brasil (@GreenpeaceBR) 28 novembre 2018
Il nuovo ministro degli Esteri del Brasile parla di “allarmismo climatico” e rifiuta la Cop 25
“Il fatto che il Brasile ritiri la propria candidatura ad accogliere la Cop 25, formalizzata solo due mesi fa, è una chiara dimostrazione della politica ambientale che seguirà il nuovo presidente”, ha reagito Greenpeace su Twitter. D’altra parte, Bolsonaro ha nominato a capo della diplomazia brasiliana Ernesto Araujo, climatoscettico e fervente ammiratore del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. In un’intervento sul quotidiano Gazeta do Povo, ha parlato di recente di “allarmismo climatico”. Ponendosi di fatto contro l’opinione della quasi totalità della comunità scientifica dell’intero pianeta.
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