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Corea del Nord e Corea del Sud potrebbero tornare a parlarsi. Grazie alle Olimpiadi
Un’inaspettata apertura al dialogo tra Corea del Nord e Corea del Sud è arrivata dal discorso di Capodanno di Kim Jong-un. È l’inizio di una nuova era?
Il discorso alla nazione pronunciato nel giorno di Capodanno del presidente della Corea del Nord Kim Jong-un ha portato con sé una sorpresa positiva e del tutto inaspettata. Il leader di Pyongyang ha infatti spiegato di sperare “sinceramente” che i Giochi olimpici invernali – organizzati dalla Corea del Sud dal 9 al 25 febbraio – possano “essere un successo”.
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La Corea del Nord: “Pronti ad inviare una delegazioni ai Giochi olimpici”
Una mano tesa nei confronti di Seul, seguita da una proposta concreta: “Siamo disposti ad adottare le misure necessarie in questo senso e anche ad inviare una nostra delegazione. A tale scopo, le autorità del Nord e del Sud potrebbero organizzare a breve un dialogo”. Parole che sono state accolte con favore dal presidente del comitato organizzatore delle Olimpiadi, Lee Hee-beom, che ha parlato di “regalo per il nuovo anno” e si è detto “pronto ad accogliere la delegazione nordcoreana”.
Ma anche lo stesso governo di Seul ha accolto l’apertura con soddisfazione. Il presidente progressista Moon Jae-in, in carica dallo scorso mese di maggio, ha immediatamente proposto la data del 9 gennaio per una possibile riunione di alto livello tra le diplomazie delle due nazioni. Ciò nonostante, nell’entourage del capo dello stato si mantiene la prudenza: “È necessario che Pyongyang dimostri concretamente la propria sincerità, cessando ogni provocazione”.
Il riferimento è ai numerosi test missilistici e nucleari che sono stati condotti da Kim Jong-un nei mesi scorsi. Difficile immaginare, però, una marcia indietro (per lo meno nell’immediato) da parte del regime: nello stesso discorso di Capodanno il leader nordcoreano ha affermato infatti che “il pulsante nucleare è sempre sulla mia scrivania”. Parole alle quali il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha risposto con la sua ormai consueta prudenza politica: “Il mio pulsante è più grosso del suo”.
Riaperto il canale di comunicazione tra Pyongyang e Seul
Ciò nonostante, la speranza è che a prevalere sia lo spirito olimpico. Un primo passo è stato effettuato da Pyongyang attraverso la riapertura del canale di comunicazione intercoreano. Tuttavia, a Seul ci si chiede quali siano le rivendicazioni che Kim Jong-un potrebbe avanzare nel corso dell’eventuale dialogo tra le parti. Un organismo vicino ai servizi segreti sudcoreani, citato dal quotidiano francese Le Monde, parla di alcuni possibili assi: la diminuzione delle sanzioni economiche, la sospensione delle manovre militari effettuate assieme agli Stati Uniti, la ripresa della cooperazione economica e il via libera agli aiuti umanitari.
Intanto, una prima conseguenza positiva dell’apertura di Kim c’è già: si tratta del dibattito che è stato riavviato in Corea del Sud sulla questione del complesso industriale di Kaesong. Si tratta di un’area nella quale alcune imprese del Sud davano lavoro ad operai del Nord. Poi, l’allora presidente conservatrice Park Geun-hye decise di chiudere il progetto, nel febbraio 2016. Ora Moon sta valutando il rilancio di tale spazio di cooperazione economica: un nuovo capitolo nelle relazioni tra i due paesi asiatici – separati dalla fine della guerra, nel 1953 – potrebbe partire da qui.
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