Corni di rinoceronte finti per contrastare il bracconaggio

Gli scienziati stanno pianificando di inondare il mercato nero con riproduzioni realistiche nel tentativo di ridurre il bracconaggio.

I rinoceronti vengono abbattuti ad un ritmo insostenibile e, secondo l’associazione Save the rhino, in meno di 30 anni potrebbero estinguersi in natura. Nel 2018, solo in Sudafrica, 769 rinoceronti sono stati ammazzati dai bracconieri. Questi enormi erbivori sono vittime di una caccia spietata per via del corno, che ha raggiunto cifre esorbitanti.

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Per evitare la drammatica scomparsa di queste creature antiche e carismatiche, gli scienziati hanno finora tentato diverse soluzioni. Dall’installazione di gps nei corni degli animali, al ricollocamento in zone più sicure (perfino in un altro continente), all’impiego di vere e proprie guardie del corpo, fino al taglio del corno. A queste si potrebbe presto aggiungere una nuova e originale strategia, attualmente al vaglio degli scienziati, che prevede di inondare il mercato nero con riproduzioni realistiche di corni di rinoceronte.

Primo piano di un esemplare di rinoceronte nero
Il corno di rinoceronte viene impiegato soprattutto nella medicina tradizionale asiatica, si ritiene che combatta l’impotenza e abbia numerose capacità taumaturgiche. Ogni potere benefico attribuitogli è tuttavia privo di qualsiasi fondamento scientifico © Ingimage

Corna in crine di cavallo

L’idea, esposta nello studio Creating artificial rhino horns from horse hair, è di tre ricercatori del dipartimento di Zoologia dell’università di Oxford e dell’università cinese di Fudan. Gli scienziati hanno trovato il modo di realizzare fedeli riproduzioni di corni di rinoceronte con crine di cavallo.

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Confondere il mercato

L’obiettivo sarebbe quello di saturare il mercato di falsi per ridurre il valore dei corni e contrastare il bracconaggio. “Gli economisti ritengono che, inondando il mercato di corni falsi, il prezzo scenderà”, ha spiegato il coautore della ricerca, Fritz Vollrath. Se il prezzo scende e le pene legate al commercio illegale di corni restano alte, il traffico potrebbe non essere più così redditizio, disincentivando dunque il bracconaggio.

 

Come creare un corno fasullo

I corni di rinoceronte sono fatti di cheratina, come le unghie e i capelli. Per riprodurli i ricercatori hanno incollato i crini della coda di un cavallo, animale imparentato coi rinoceronti, con una sostanza a base di seta. Il materiale ottenuto può essere facilmente modellato a forma di corno di rinoceronte, essiccato e lucidato. Il risultato è un oggetto sorprendentemente simile all’originale, difficile da distinguere perfino al microscopio. “Dalla nostra indagine sembra che sia abbastanza facile, oltre che economico, realizzare un materiale simile a un corno che imiti il ​​ciuffo di peli del naso stravagantemente costoso del rinoceronte”, hanno scritto gli autori dello studio.

Corni di rinoceronte tagliati in un allevamento in Sudafrica
Gli scienziati ritengono che l’immissione sul mercato di una grande quantità di corni fasulli potrebbe seminare confusione e causare un crollo dei prezzi, rendendo meno redditizio il bracconaggio © Leon Neal/Getty Images

L’obiezione di Save the rhino

Non tutti, tuttavia, la ritengono una buona idea. Save the rhino, ong con sede nel Regno Unito che si occupa della conservazione di questi grandi mammiferi, ha avvertito che questa strategia potrebbe inavvertitamente stimolare il mercato di corni di rinoceronte. L’organizzazione ritiene che sarebbe più importante concentrarsi sull’adozione di misure anti-bracconaggio e sui tentativi di ridurre la domanda dei consumatori.

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