Allarme per l’anomalia climatica sulla cima della montagna più famosa e venerata del Sol Levante dopo un’estate e un ottobre caldissimi.
Dal Sudafrica al Botswana, 100 rinoceronti in fuga dai bracconieri
I rinoceronti saranno trasferiti dall’associazione Rhinos Without Borders in Botswana, dove il fenomeno del bracconaggio è meno diffuso.
Il Sudafrica ospita la maggior parte dei rinoceronti esistenti, circa 20mila, oltre l’80 per cento della popolazione mondiale, eppure è il posto meno sicuro per questi enormi erbivori. Nel 2014 in Sudafrica sono stati uccisi 1.215 rinoceronti, nuovo sanguinoso record.
I numeri del massacro dei rinoceronti
I numeri continuano ad essere allarmanti, nei primi quattro mesi del 2015 i bracconieri hanno ucciso quasi 400 rinoceronti. L’aumento della caccia di frodo è legato alla crescita della domanda di corno di rinoceronte nelle economie emergenti asiatiche, in particolare in Cina.
Trasferire i rinoceronti in Botswana
Per cercare di arginare questo fenomeno l’organizzazione privata Rhinos Without Borders, in collaborazione con l’associazione governativa South African National Parks (SANParks), ha deciso di trasferire oltre cento rinoceronti dal Sudafrica al Botswana, paese nel quale il bracconaggio dei rinoceronti è il più basso del continente.
Una speranza per i rinoceronti
Il programma di trasferimento dei pachidermi, ideato dall’organizzazione Rhinos Without Borders, è stato avviato all’inizio del 2015 e dovrebbero concludersi entro marzo 2016. “Questa è una storia di speranza per rinoceronti – ha dichiarato Beverly Joubert, di Rhinos Without Borders – finora abbiamo spostato dieci animali, l’obiettivo è di trasferirne più di cento entro il 2016”.
Come avviene il trasferimento
Spostare animali di queste dimensioni, pesanti fino al 1.500 chili, è impegnativo. Per prima cosa il rinoceronte prescelto viene identificato da un elicottero, dopodiché il team di veterinari seda l’animale e provvede rapidamente a bendarlo e a tappargli le orecchie, per ridurre al minimo lo stress provocato dalla cattura.
In volo verso una nuova casa
Dopo aver marcato il rinoceronte per l’identificazione futura il pachiderma viene trasportato in camion in una postazione di gestione temporanea, dove l’animale resterà in quarantena prima di iniziare il lungo viaggio verso il Botswana. Il viaggio verso la nuova casa avviene su un aereo cargo, è stato prediletto il volo perché riduce in modo significativo il tempo di viaggio, i livelli di stress dei rinoceronti e la possibilità di imboscata dei bracconieri.
Miglioramento genetico della specie
L’iniziativa di Rhinos Without Borders, oltre a proteggere i rinoceronti dai cacciatori, ha un notevole vantaggio collaterale, contribuisce infatti a rafforzare la diversità genetica della specie. Per garantire che la nuova popolazione che si sta componendo in Botswana abbia un ampio patrimonio genetico, gli animali sono selezionati da diverse parti del Sudafrica, creando così una sorta di “arca di Noè per i geni di rinoceronte”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il west highland white terrier è un piccolo cane dal grande carattere. Selezionato in Scozia è diventato ben presto famoso in Europa e Usa
Lo scorso anno è stato orribile per i rinoceronti che vivono in Sudafrica. In 12 mesi ne sono stati uccisi 1.004, mentre sono stati 343 i bracconieri arrestati. Il 2014 non sembra essere un anno migliore visto che nei primi sette mesi ne sono stati già uccisi 618 (dati della Wessa rhino initiative), per lo
In vista della sfida tra Kamala Harris e Donald Trump alle elezioni presidenziali Usa, ripercorriamo i grandi temi aperti in materia di clima.
Il rapporto Ecosistema urbano 2024 mostra alcuni progressi nelle città italiane, ma troppo lenti. E c’è troppo divario tra nord e sud.
Un evento meteorologico estremo ha colpito la regione di Valencia, in Spagna. Decine i dispersi. Il governo invia l’esercito nelle zone colpite.
Dalla Cop16 arriva il report sullo stato mondiale degli alberi elaborato dall’Iucn. I risultati non sono quelli che speravamo.
Il 29 ottobre 2018, le raffiche di vento della tempesta Vaia hanno raso al suolo 40 milioni di alberi in Triveneto. Una distruzione a cui si sono aggiunti gli effetti del bostrico, che però hanno trovato una comunità resiliente.
Una proposta di legge è in discussione in Francia per vietare le bottiglie di plastica di dimensioni inferiori a 50 centilitri.