Un pomeriggio di confronto sui temi della biodiversità in occasione della presentazione del primo Bilancio di sostenibilità territoriale della Sardegna.
Ddl ecoreati, cosa cambia in 7 punti
Dopo oltre due decenni di sforzi è stato approvato il ddl ecoreati ieri al Senato. Ecco cosa cambia e cosa aspettarsi.
Ci sono voluti 21 anni di fatiche da parte delle associazioni ambientaliste, ma alla fine il Decreto legge sugli ecoreati, ossia sui reati contro l’ambiente, è stato approvato. È successo ieri, in Senato, alle ore 16.30 con 170 voti a favore, 20 contrari e 21 astenuti.
Il testo sostenuto principalmente da Ermete Realacci (Pd, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera), Salvatore Micillo (M5S) e Serena Pellegrino (Sel) è passato anche grazie alla collaborazione tra le parti politiche, che in alcuni casi hanno rinunciato alla discussione degli emendamenti rimanenti (come nel caso dell’emendamento sugli air gun avanzato dai 5 stelle) per favorire l’approvazione della legge.
Foto: © Vitadamamma.com
Ma cosa cambia, con questo decreto?
Il pacchetto approvato dal Senato introduce cinque nuovi reati, oltre a prevedere aggravanti importanti in caso di associazione mafiosa e sconti di pena per chi si ravvede, condanna al ripristino e raddoppio dei tempi di prescrizione.
1) I CINQUE NUOVI REATI
Disastro ambientale: atteso da troppo tempo, punisce i colpevoli con la reclusione da 5 a 15 anni. Si applica in caso di danni gravi o irreversibili agli ecosistemi e compromissione della pubblica incolumità. Il reato è aggravato se avviene in un’area protetta.
Inquinamento ambientale: prevede da 2 a 6 anni di carcere e una multa da 10.000 a 100.000 euro per chi “compromette o deteriora in modo significativo e misurabile la biodiversità o un ecosistema o la qualità del suolo, delle acque o dell’aria”. Le pene aumentano nel caso in cui vi sia dolo, siano coinvolte aree vincolate, specie protette o vi siano mori o lesioni gravi a persone (nel caso di lesioni plurime si può arrivare fino a 20 anni); sono ridotte per “semplice” colpa.
Traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività: brutta notizia per i trafficanti di rifiuti, bella per chi segue le regole. Anche qui, da 2 a 6 anni di reclusione con multa da 10.000 a 50.000 euro per chi si disfa illegalmente di rifiuti pericolosi e materiale radioattivo (per intenderci, i rifiuti ospedalieri ne costituiscono un esempio).
Impedimento del controllo: il Ddl prevede da 6 mesi a 3 anni di carcere per chi ostacola l’accesso o impedisce il controllo ambientale di un’area.
Omessa bonifica: se dopo la condanna alla bonifica e al rispristino di un’area inquinata l’imputato non procede, può essere condannato a 4 anni di carcere.
Foto: © Getty Images
2) AGGRAVANTI
Il Ddl ne prevede essenzialmente due: quella ecomafiosa, nel caso in cui ecomafiosa vi sia la presenza di associazioni mafiose o associazione a delinquere e se vi è partecipazione di pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio; e quella ambientale, nel caso in cui il reato sia commesso appositamente per eseguire un delitto contro l’ambiente.
3 )LA CONFISCA
In caso di condanna, il decreto prevede la confisca delle “cose” o del profitto conseguenti al reato. Se la confisca non è possibile, si deve provvedere a una confisca equivalente. I beni sono poi messi a disposizione della pubblica amministrazione competente.
4) CONDANNA AL RIPRISTINO
Avviene nel caso in cui non vi sia la volonta da parte dell’imputato di bonificare e mettere in sicurezza il sito inquinato prima del processo.
5) SCONTI DI PENA
Per esempio, in caso di ravvedimento operoso, cioè se prima del processo l’imputato provvede a bonificare e a mettere in sicurezza il sito inquinato e a collaborare concretamente con le autorità, il Ddl consente di ottenere uno sconto di pena dalla metà a due terzi e di evitare la confisca. In questo caso viene sospesa anche la prescrizione.
Foto: © Getty Images
6) SEGNALAZIONE AL PROCURATORE ANTIMAFIA
Il pacchetto prevede che il procuratore della Repubblica che procede per i diritti contro l’ambiente segnali la notizia anche al procuratore Antimafia e all’Agenzia delle entrate.
7) ESTINZIONE DEL REATO
Quest’ultimo punto riguarda i reati in cui non vi sia danno o pericolo in caso di adempimento a specifiche prescrizioni e al pagamento di una sanzione. La responsabilità amministrativa delle società si estende anche ai nuovi ecoreati.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Un aumento del 30% rispetto all’anno precedente, che risente anche delle conseguenze dei cambiamenti climatici.
ll Volcán de Fuego in Guatemala è il più attivo dell’America centrale. Alle sue pendici gli abitanti di Trinidad cercano di vivere senza paura.
Abbiamo già tutto quello che serve per difendere il mare, dobbiamo solo impegnarci. Parola di Emilio Mancuso, biologo marino e presidente di Verdeacqua.
Siamo stati al seminario organizzato da Rewilding Apennines in Abruzzo per cercare di capire qual è lo stato del rewilding in Italia e quali sono le prospettive future. Ecco cosa è emerso.
Lo ha fatto sapere la Provincia di Trento che ha agggiuno che “da un primo esame esterno della carcassa dell’orsa F36 non è stato possibile avanzare ipotesi sulla causa della morte”.
L’orsa Jj4 e l’orso Mj5 non saranno abbattuti almeno fino al 27 giugno. Lo ha decisio il Tar di Trento, accogliendo le istanze dei gruppi animalisti.
Scoperto un nuovo albero tropicale nella foresta Ebo, in Camerun, che Leonardo DiCaprio ha contribuito a proteggere. Per questo gli scienziati glielo hanno dedicato.
In ripresa il tonno, mentre il drago di Komodo risulta in pericolo a causa dei cambiamenti climatici. Squali e razze a rischio a causa della pesca eccessiva.