
Una compagnia canadese ha ottenuto i permessi per estrarre uranio nei pressi di un piccolo villaggio dell’Alaska. La comunità indigena locale degli Iñupiat non ci sta.
Donald Trump ha firmato il decreto che impone la revisione delle norme introdotte da Obama per limitare le emissioni di CO2 delle centrali elettriche.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato il 28 marzo un decreto con il quale viene ordinato un riesame di una delle principali misure di contrasto ai cambiamenti climatici introdotte dal suo predecessore Barack Obama. Si tratta del Clean power plan: piano che, tra le altre cose, impone alle centrali elettriche del paese di ridurre le proprie emissioni di CO2.
Nel corso di un breve discorso tenuto presso la sede dell’Agenzia americana per la protezione dell’ambiente (Environmental protection agency, Epa), Trump ha ribadito con forza la propria volontà di “porre fine alla guerra contro il carbone”. L’inquilino della Casa Bianca, al contempo, non ha citato neppure una volta la parola clima. “Attraverso il decreto promulgato oggi – ha dichiarato il miliardario americano – introduco un provvedimento storico con il quale possiamo eliminare le restrizioni imposte all’energia americana, farla finita con le intromissioni del governo e abrogare le regolamentazioni che distruggono posti di lavoro”.
Il Clean power plan (in italiano, “Piano per un’energia pulita”) ha rappresentato il cuore delle politiche ambientali di Obama. Il programma prevedeva di ridurre del 32 per cento, entro il 2020, le emissioni di gas ad effetto serra provocate dalla produzione di energia su tutto il territorio degli Stati Uniti. La norma concedeva poi delle sovvenzioni alle energie rinnovabili al fine di accelerare il processo di transizione energetica. Il piano era stato però sospeso nel febbraio del 2016, per via di un ricorso depositato da 27 stati americani, in larga maggioranza repubblicani. La procedura giudiziaria prevedeva un pronunciamento da parte della Corte suprema.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Una compagnia canadese ha ottenuto i permessi per estrarre uranio nei pressi di un piccolo villaggio dell’Alaska. La comunità indigena locale degli Iñupiat non ci sta.
La Lettonia è il primo paese europei ad abbandonare la Convenzione di Ottawa contro le mine antiuomo. Altri quattro stati vogliono fare altrettanto.
Il segretario Onu Guterres ha denunciato la disastrosa situazione umanitaria a Gaza e intimato a Israele di rispettare il diritto internazionale.
L’attacco israeliano è avvenuto il 23 marzo ma è venuto allo scoperto solo nei giorni scorsi. Secondo fonti locali è stata un’esecuzione.
Il violento terremoto che ha colpito il Myanmar, uccidendo migliaia di persone, indebolisce ancor di più una popolazione già stremata.
Mai si erano verificati incendi così gravi in Corea del Sud. Bruciati oltre 35.800 ettari, mobilitato l’esercito. Migliaia di persone evacuate.
Centinaia di persone sono scese in strada per chiedere la fine della guerra israeliana su Gaza e fare pressione su Hamas.
Dopo decenni di dispute, Tagikistan e Kirghizistan hanno trovato una soluzione per porre fine alle discordie territoriali che hanno causato morti, feriti e centinaia di sfollati.
Ballal, uno degli autori del docufilm premio Oscar sugli abusi dei coloni in Cisgiordania, ieri era stato aggredito vicino a Hebron e poi arrestato.