Con una sentenza storica, la Cassazione conferma la condanna per il comandante italiano che ha consegnato 101 migranti alla Libia.
Gli Stati Uniti di Donald Trump escono dal Consiglio dei Diritti dell’uomo delle Nazioni Unite
L’amministrazione di Donald Trump ha deciso di abbandonare l’organismo delle Nazioni Unite. E di farlo sbattendo la porta: “Sono ipocriti e egoisti”.
Il governo degli Stati Uniti ha annunciato nella serata di martedì 19 giugno 2018 la decisione di lasciare il Consiglio dei Diritti dell’uomo delle Nazioni Unite. E lo ha fatto sbattendo la porta: l’ambasciatrice americana presso l’Onu Nikki Haley e il segretario di stato Mike Pompeo hanno definito l’organismo con sede a Ginevra “ipocrita”, “egoista” e “foriero di situazioni imbarazzanti” per l’amministrazione di Washington.
La politica isolazionista del presidente degli Stati Uniti Donald Trump
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump prosegue dunque nella sua politica isolazionista. Segnata in particolare dall’uscita dall’Accordo di Parigi sul clima, dall’abbandono del trattato di libero-scambio transpacifico, dal ritiro dall’accordo sul nucleare iraniano e dall’addio all’Unesco. Ufficialmente, gli americani hanno puntato il dito sulle contraddizioni del Consiglio dei Diritti dell’uomo, “che ha protetto per troppo tempo gli autori di violazioni”, citando in particolare la Repubblica democratica del Congo, il Venezuela, Cuba, la Cina, l’Egitto e l’Iran.
Tutto ciò, secondo l’ambasciatrice Haley, sarebbe frutto di posizioni aprioristiche assunte dall’organismo delle Nazioni Unite per ragioni politiche. Tuttavia, la stessa diplomatica americana si è guardata bene dal citare nel suo elenco l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti – fedeli alleati di Washington – impegnati da oltre tre anni da una devastante guerra nello Yemen che sta causando un’autentica catastrofe umanitaria. La politica, dunque, resta protagonista.
Il peso delle condanne nei confronti di Israele per le violenze a Gaza
Haley ha aggiunto che l’uscita dall’organismo “non significa in alcuni modo un disimpegno degli Stati Uniti nei confronti del tema dei diritti dell’uomo”. Secondo la stampa internazionale, la decisione di Donald Trump sarebbe legata soprattutto alle critiche avanzate dal Consiglio dei Diritti dell’uomo nei confronti dello stato di Israele. Di quest’ultimo sono state infatti condannate a più riprese le violenze perpetrate a danno dei manifestanti palestinesi nella striscia di Gaza.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Numerose ong hanno sottolineato la situazione drammatica della popolazione palestinese a Gaza, chiedendo a Israele di rispettare il diritto umanitario.
Vida Diba, mente di Radical voice, ci parla della genesi della mostra che, grazie all’arte, racconta cosa significhi davvero la libertà. Ed esserne prive.
L’agenzia delle Nazioni Unite per la salute sessuale e riproduttiva (Unfpa) e il gruppo Prada hanno lanciato un programma di formazione per le donne africane.
Amnesty International ha pubblicato un manifesto elettorale in 10 punti rivolto ai partiti italiani: “I diritti umani non sono mai controversi”.
Si tratta di Zahra Seddiqi Hamedani ed Elham Choubdar colpevoli, secondo un tribunale, di aver promosso la “diffusione della corruzione sulla terra”.
Dal 2 al 4 settembre Emergency ricorderà che la pace è una scelta realmente perseguibile a partire dalla conoscenza e dalla pratica dei diritti umani.
Il Comune di Milano lo faceva già ma smise, attendendo una legge nazionale che ancora non c’è. Non si può più rimandare: si riparte per garantire diritti.
Le persone transgender hanno ora il diritto alla piena autodeterminazione a Milano grazie al primo registro di genere in Italia.