Finora sono morte almeno sette persone. Le forze di polizia stanno investigando per capire se gli incendi siano dolosi e hanno arrestato sette persone.
In Egitto la scuola insegna ad affrontare i cambiamenti climatici
Shagara, un’associazione ambientalista egiziana, insegna ai ragazzi delle scuole pubbliche tecniche di coltivazione sostenibile per contrastare i cambiamenti climatici e la povertà.
In Medio Oriente, area afflitta da guerre e da gravi problemi economici e sociali, si potrebbe pensare che i cambiamenti climatici rappresentino una delle ultime preoccupazioni. Il riscaldamento globale è però una seria minaccia, soprattutto in quest’arida area geografica, nella quale la quantità di acqua presente è appena sufficiente a soddisfare gli abitanti e gli ecosistemi locali.
Fenomeni climatici estremi hanno già colpito numerose regioni negli ultimi anni, nel 2010, la siccità e gli incendi hanno colpito duramente le coltivazioni di grano della Russia e dell’Europa orientale, mentre in Pakistan gravi inondazioni hanno causato ingenti danni alle colture, tanto che i prezzi sono aumentati del 40 per cento. L’innalzamento degli oceani potrebbe aumentare la salinità delle fonti di acqua potabile, così come la salinità del suolo nei terreni agricoli.
Si calcola inoltre che entro il 2100 la quantità d’acqua potrebbe ridursi notevolmente. Siccità, stagioni irregolari, temperature più elevate e la perdita di terre fertili potrebbero ridurre la produzione agricola fino alla metà.
Diversi paesi stanno quindi sperimentando approcci innovativi per far fronte al mutamento del clima e alla prevista diminuzione delle piogge. Nel 2011 è nata Shagara (“albero” in arabo), associazione ambientalista impegnata attivamente nella riqualificazione urbana tramite la piantumazione di alberi, necessari per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.
L’associazione, fondata da Mohamed Ashraf Abdel Samad, diffonde le buone pratiche dello sviluppo sostenibile tra gli studenti delle scuole pubbliche. Secondo Abdel Samad i bambini ricoprono un ruolo fondamentale nella battaglia per un Egitto più verde, uno dei progetti principali di Shagara è infatti “Shagara at school”.
Le scuole pubbliche egiziane hanno numerosi problemi, dal cattivo stato delle infrastrutture alle carenze didattiche in materie importanti, come l’agricoltura. Shagara ha quindi deciso di sfruttare gli spazi inutilizzati degli edifici, come i tetti, per creare vere e proprie fattorie, in grado di immagazzinare carbonio, aumentare l’approvvigionamento di cibo ed insegnare agli studenti a coltivare in maniera sostenibile.
Ai ragazzi viene insegnata l’importanza delle specie vegetali autoctone, che consumano meno acqua delle specie esotiche, e attraverso la coltivazione imparano a contrastare i cambiamenti climatici, aiutando a diffondere tali pratiche una volta terminata la scuola.
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