La raccolta differenzata tocca quota 66,6 per cento a livello nazionali, con disparità territoriali ancora forti ma in diminuzione. Aumenta l’export.
Elezioni 2018, i risultati. Il Movimento 5 stelle sbanca al sud, la Lega si prende il nord
Seguite con noi gli aggiornamenti sulle elezioni politiche 2018, con exit poll, proiezioni e risultati in diretta e in tempo reale per capire chi ha vinto.
Domenica 4 marzo si sono tenute le elezioni politiche 2018 in Italia che darà vita al nuovo Parlamento. In Lombardia e nel Lazio si è votato anche per scegliere il presidente e la nuova giunta della Regione. Per avere dati chiari e più precisi bisogna aspettare un orario compreso tra le 2 e le 3 del mattino. I parlamentari eletti (630 deputati e 315 senatori) ora devono trovare un accordo e una maggioranza per scegliere e votare, a loro volta, il nuovo governo che guiderà il Paese per i prossimi cinque anni, fino al 2023. Sono chiamati alle urne 46.604.925 di italiani per la Camera e 42.871.428 per il Senato visto che possono votare i cittadini che hanno compiuto 25 anni di età. Il totale delle sezioni è 61.552.
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L’affluenza finale
Il dato dell’affluenza a urne chiuse è vicino al 73 per cento.
Alle ore 19:00 è stata pari al 58,42 per cento alla Camera. Nel 2013 alla stessa ora l’affluenza era stata del 46,7 per cento, ma allora si votava in due giorni. Alle regionali è arrivata a quota 57,9 per cento.
Alle ore 12:00 l’affluenza alle elezioni politiche è stata pari al 19,43 per cento, nel 2013 era stata del 14,94 per cento. Alle regionali è stata del 18,94 per cento.
Ore 06:00 – La ripartizione dei seggi secondo le ultime proiezioni
Il M5s conquista – secondo la media delle ultime proiezioni – 234 seggi su 630 alla Camera dei deputati, seguito da Lega con 122 seggi e dal Pd con 105. Poi Fi e Fratelli d’Italia che fanno parte della coalizione con la Lega che conquistano rispettivamente 96 e 33 seggi. Situazione leggermente diversa al Senato dove il Pd rischia di diventare il quarto gruppo con 50 senatori su 315 superato anche da Fi (53). Il M5s ottiene 115 seggi, la Lega 58.
Ore 03:20 – Dalla parte degli sconfitti, il ministro dell’Agricoltura uscente Maurizio Martina ha dichiarato che “è chiaro che per noi [il Partito democratico, ndr] si tratta di una sconfitta chiara e netta. Le valutazioni più compiute alla luce dei dati definitivi di domani le farà il segretario Matteo Renzi in giornata. Per noi questo risultato è chiaramente negativo”. Il dato che colpisce di più è quello del Pd e del centrosinistra in Emilia-Romagna.
Esempio di ex regione rossa: l’Emilia Romagna, un tempo vera e propria roccaforte della sinistra (e poi del centrosinistra, e del PD). Ora è avanti il centrodestra, con la Lega al 20% (Senato, dati reali) ➡️ https://t.co/ioRjocXPUA#Elezioni4Marzo2018#MaratonaYouTrend pic.twitter.com/h3sVioSuKb
— YouTrend (@you_trend) 5 marzo 2018
Ore 02:45 – La quarta proiezione di Swg al Senato.
Questa invece la terza proiezione del Consorzio Opionio Italia per Rai.
#elezioni2018 Terza proiezione Camera Opinio per la Rai: Centrodestra al 36,4%, M5S al 32,4%, Centrosinistra al 22,9%, LeU al 3,6%. Altri 4,7% pic.twitter.com/dXMQ8rkBtk
— Rainews (@RaiNews) 5 marzo 2018
Ore 02:20 – Le Monde parla di un successo dei partiti antieuropeisti “anche se nessuna chiara maggioranza è emersa” dalle elezioni politiche di ieri. Intanto l’euro sta vivendo momenti piuttosto convulsi dopo la notizia della “vittoria” del Movimento 5 stelle. Dopo essere salito grazie alle buone notizie arrivate dalla Germania che finalmente ha un nuovo governo, è poi “crollato”, secondo quanto riportato dal britannico Guardian.
Euro turns negative as #Italy election could become a major headache for #Eurozone. pic.twitter.com/wz537Ia8c5
— Holger Zschaepitz (@Schuldensuehner) 4 marzo 2018
Le prime pagine dei giornali in edicola tra poche ore
Le prime pagine dei giornali dal nostro studio #elezioni2018 pic.twitter.com/lOG6GysXK2 — Rainews (@RaiNews) 5 marzo 2018
Ore 02:15 – La seconda proiezione della Camera con una copertura al 35 per cento.
#MaratonaMentana #proiezioni Camera pic.twitter.com/yvhLO3vAgv
— Tg La7 (@TgLa7) 5 marzo 2018
Ore 01:40 – La prima proiezione Swg della Camera dei deputati è molto simile a quella del Senato, con una copertura (campione) al 15 per cento e un errore statistico dello 0,78 per cento.
Ore 01:20 – La terza proiezione al Senato, con copertura al 6o per cento.
#MaratonaMentana #proiezioni pic.twitter.com/ZD638HOxX9 — Tg La7 (@TgLa7) 5 marzo 2018
Ore 01:00 – I due partiti che sembrano poter festeggiare, a questo punto, sono il Movimento 5 stelle e la Lega. Così Giancarlo Giorgetti, vicesegretario del partito guidato da Salvini, ha detto che le proiezioni sono “una grande soddisfazione per la Lega”, definendo i risultati che si stanno delineando come storici visto che “partivamo dal 4 per cento”, mentre ora la Lega sembra viaggiare verso il 16-17 per cento. Tono altrettanto entusiastico per Alfonso Bonafede, candidato ministro alla Giustizia del Movimento 5 stelle: “C’è un elemento certo che emerge da questi dati, ovvero che il M5s sarà il pilastro della prossima legislatura”.
Ore 00:35 – La seconda proiezione al Senato conferma, pressoché integralmente, la prima. Ma il campione è del 40 per cento.
Lunedì 5 marzo, ore 00:05 – In base alla prima proiezione al Senato, ancora molto parziale e da prendere con le pinze (campione al 12 per cento), lo scenario è da “cataclisma politico” secondo quanto annunciato dallo stesso Enrico Mentana in diretta durante la sua Maratona Mentana su La7.
Nel frattempo Matteo Salvini, leader della Lega, ha twittato semplicemente “Grazie”.
La mia prima parola: GRAZIE! pic.twitter.com/DRXiWVAHQp — Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 4 marzo 2018
Ore 23:00 – Questo è l’instant poll realizzato da Swg per conto di La7 e trasmessa nel corso della Maratona Mentana. Secondo quanto dichiarato dal sondaggista Renato Mennheimer, in caso di stallo, “la possibilità della grande coalizione come in Germania – dopo trattative infinite tra i partiti – potrebbe effettivamente realizzarsi”. Questo vorrebbe dire “un contrasto interno al centrodestra e un appoggio del Pd e di Emma Bonino. Tutto cambia se vince il centrodestra, ma dipende dal risultato elettorale. Nel caso di una non-vittoria, come molti suggeriscono, ci saranno lunghe trattative e un intervento decisivo del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella”.
Per il rinnovo delle giunta regionale in Lombardia i primi exit poll Rai danno Attilio Fontana (centrodestra) tra il 38 e il 42 per cento, Giorgio Gori (centrosinistra) tra il 31 e il 35 per cento, Dario Violi (Movimento 5 stelle) tra il 17 e il 21 per cento e Onorio Rosati (Liberi e uguali) tra il 2 e il 4 per cento. Per quanto riguarda il Lazio, i primi dati forniti dal Consorzio Opinio Italia per Rai vedono Nicola Zingaretti (centrosinistra) tra il 30 e il 34 per cento, Stefano Parisi (centrodestra) tra il 26 e il 30 per cento, Roberta Lombardi (Movimento 5 stelle) tra il 25 e il 29 per cento e Sergio Pirozzi tra il 2 e 4 per cento.
Partito | Swg | Emg |
Movimento 5 Stelle | 28.8 - 30.8 | 29.5 - 32.5 |
Forza Italia | 13.5 - 15.5 | 12.5 - 15.5 |
Lega | 12.3 - 14.3 | 13 - 16 |
Fratelli d'Italia | 4.4 - 5.4 | 3.5 - 5.5 |
Noi con l'Italia - Udc | 1.8 - 2.4 | |
Partito Democratico | 21.0 - 23.0 | 20 - 23 |
+Europa | 2.8 - 3.4 | 2 - 4 |
Civica Popolare | 0.4 - 1 | 0 - 2 |
Italia Europa insieme | 0.5 - 1.1 | 0 - 2 |
Liberi e uguali | 5.2 - 6.2 | 3 - 5 |
???? Italy: our TURNOUT projection, based on data at 7 p. m.: 67-71%#ItalyElection2018 #Elezioni2018 #MaratonaYoutrend pic.twitter.com/lIVplm9M8S — YouTrend (@you_trend) 4 marzo 2018
Ore 19:40 – La novità del tagliando antifrode sulle schede elettorali ha allungato i tempi necessari alla votazione, per questo si sono formate lunghe code ai seggi fin dalle prime ore del mattino. Le schede vengono inserite nell’apposita urna dal presidente del seggio, fatto che in alcuni casi ha suscitato lamentele e ulteriori rallentamenti.
Per questo “rinnovando l’invito ai cittadini all’esercizio del proprio diritto di voto, si suggerisce di recarsi ai seggi prima possibile e comunque almeno un’ora prima della loro chiusura”, scrive il Campidoglio in una nota. L’obiettivo è quello di evitare il prolungamento dell’apertura dei seggi oltre le 23, soprattutto nella capitale, Roma.
Ore 16:30 – Una ragazza appartenente al movimento Femen, nato in Ucraina nel 2008 per protestare contro il sessismo, il turismo sessuale e altre forme di discriminazione sociale, si è presentata senza maglietta al seggio 502 di via Scrosati a Milano, dove Silvio Berlusconi si è recato per votare.
Identificata come una trentenne franco-algerina, è salita su uno dei banchi degli scrutatori e ha ripetuto più volte: “Berlusconi sei scaduto, il tuo tempo è scaduto”. Femen ha pubblicato un post sulla sua pagina Facebook, affermando che il movimento “non dimentica il Ruby gate, non dimentica lo sfruttamento delle giovani donne, gli attacchi e la coalizione con l’estrema destra”.
Berlusconi ha commentato con una battuta: “È finito il mio tempo? Sì, in effetti la coda era finita”. Un episodio analogo era già successo nel 2013, alle ultime elezioni politiche.
Come si vota e quando cominciano gli scrutini
Lo scrutinio vero e proprio inizia al termine delle operazioni di voto e dopo l’invio del dato definitivo sull’affluenza. Si comincia con lo spoglio delle schede per l’elezione del Senato e si prosegue con quello della Camera dei deputati. Le schede delle elezioni regionali, invece, verranno scrutinate solo domani, lunedì 5 marzo, a partire dalle ore 14:00.
I dati dei primi exit poll e le proiezioni per tutte le votazioni, Camera, Senato e Regioni, saranno disponibili subito dopo la chiusura dei seggi.
Cos’è il tagliando antifrode presente sulle schede
La risposta alla domanda “cos’è il tagliando antifrode” presente sulle schede elettorali, la novità delle elezioni 2018, come riportato sul sito del Viminale, cioè del ministero dell’Interno:
Le nuove schede elettorali sono dotate di un’appendice cartacea munita di un “tagliando antifrode” con un codice progressivo alfanumerico generato in serie; dopo che l’elettore ha votato ed ha restituito la scheda al presidente del seggio debitamente piegata, tale appendice con il tagliando è staccata dalla scheda e conservata dai componenti dei seggi elettorali, che controllano se il numero del tagliando sia lo stesso di quello annotato prima della consegna della scheda all’elettore; solo dopo tale controllo il presidente del seggio inserisce la scheda stessa nell’urna (art.31, comma 6, e art.58 del d.P.R. n.361/57, come sostituito dall’art.1, commi 18 e 19, della legge n.165/2017).
Come seguire le elezioni politiche 2018 in diretta, a partire dagli exit poll e dalle proiezioni
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