Fine vita e cannabis, violenze negli ospedali ed economia verde. E ancora “capitale di cittadinanza” e acqua pubblica. Le leggi che ci aspettiamo nel 2020.
Il Parlamento italiano dichiara l’emergenza climatica, finalmente
Sei mesi dopo la bocciatura del Senato, ieri la Camera ha approvato una mozione che impegna il governo a dichiarare l’emergenza climatica. Tra gli obiettivi, favorire la carbon neutrality entro il 2050.
Il clima sta cambiando, e fortunatamente stavolta anche all’interno del Parlamento italiano. A distanza di sei mesi dal rifiuto da parte del Senato di votare la dichiarazione di emergenza climatica, ieri a porre rimedio ci ha pensato la Camera dei deputati, votando a favore di una mozione che impegna il governo non solo a dichiararla (come già fatto ormai da molti Stati, regioni, amministrazioni comunali e dall’Unione europea) ma anche ad affrontarla con misure adeguate.
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L’iniziativa porta la firma di Rossella Muroni, deputata di Liberi e uguali ed ex presidentessa di Legambiente, che festeggia: “dopo settimane di allerte meteo che hanno flagellato il Paese, nel giorno in cui la presidentessa della Commissione europea Ursula von der Leyen presenta a Bruxelles il Green deal per l’Europa, la Camera approva la mozione di maggioranza a mia prima firma, passando dalle parole agli impegni concreti per fronteggiare la crisi climatica e mandando un segnale importante al vertice Onu sul clima di Madrid e ai giovani dei climate-strike“.
?”Per affrontare l’#EmergenzaClimatica” a @Montecitorio approvata ✅ la mozione di maggioranza a prima firma di @RossellaMuroni pic.twitter.com/SEN7coWmJ8
— GreenItalia (@GreenItalia1) December 12, 2019
Quali impegni dovrà garantire il governo dopo aver dichiarato l’emergenza climatica
L’atto impegna il governo a rafforzare il Piano energia e clima che punta su decarbonizzazione, efficienza e sicurezza energetica, sviluppo del mercato interno dell’energia, della ricerca, dell’innovazione e della competitività, per dare attuazione agli impegni dell’Accordo di Parigi, a tagliare gradualmente i sussidi dannosi per l’ambiente e a realizzare un piano strutturale di messa in sicurezza del territorio, mitigazione del rischio e adattamento ai cambiamenti climatici.
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Il governo dovrà anche lavorare per l’inserimento del principio dello sviluppo sostenibile nella Costituzione e la piena operatività della Cabina di regia Benessere Italia, (l’organo di supporto tecnico-scientifico alle politiche del benessere e alla valutazione della qualità della vita dei cittadini) per accelerare la transizione energetica e ridurre le emissioni di CO2 in tempi più rapidi e certi così da spingere il sistema Italia verso la conversione ecologica.
La mozione impegna, poi, il governo a un programma di investimenti pubblici orientati alla sostenibilità che coinvolga i principali settori produttivi. L’esecutivo dovrà anche sostenere a livello europeo l’obiettivo della carbon neutrality entro il 2050, promuovere l’economia circolare, lavorare per una mobilità e una produzione industriale attente all’ambiente. Insomma, conclude Rossella Muroni “per un Green deal capace di garantire più sicurezza ai cittadini e un futuro di benessere al Paese, per una grande sfida che possiamo vincere insieme”.
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