Il 27 novembre aprono le candidature per la seconda edizione di Women in Action, il programma di LifeGate Way dedicato all’imprenditoria femminile.
Stati Uniti, il capo dell’agenzia per l’ambiente Scott Pruitt si dimette sotto una pioggia di scandali
Nonostante se ne fregasse dei cambiamenti climatici, Scott Pruitt era a capo dell’agenzia che deve tutelare l’ambiente negli Stati Uniti. Una condotta immorale l’ha costretto alle dimissioni.
Scott Pruitt, direttore dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente (Environmental protection agency, Epa), degli Stati Uniti, si è dimesso. Lo ha reso noto il presidente Donald Trump con un tweet, aggiungendo che “sarà sempre grato a Pruitt” per aver fatto “un lavoro eccezionale”.
…on Monday assume duties as the acting Administrator of the EPA. I have no doubt that Andy will continue on with our great and lasting EPA agenda. We have made tremendous progress and the future of the EPA is very bright!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 5 luglio 2018
Il repubblicano, originario dell’Oklahoma, ha inviato a Trump una lettera di dimissioni scrivendo che “è stato un onore dirigere l’agenzia” e che, per quanto sia difficile lasciare l’incarico, i continui attacchi nei suoi confronti “sono senza precedenti e hanno avuto un peso considerevole” su tutta la famiglia.
Quali sono gli scandali che hanno spinto Scott Pruitt alle dimissioni
Pruitt, infatti, si è reso protagonista di una serie di scandali; solo dal mese scorso è oggetto di almeno 14 indagini federali. L’episodio che per primo ha fatto scalpore è stato l’affitto di un appartamento nella città di Washington ad un prezzo decisamente inferiore alla media della zona, che si è scoperto essere di proprietà della moglie di un potente lobbista che rappresenta compagnie petrolifere. Ad aver suscitato indignazione sono poi state le folli spese del politico: pretendeva di viaggiare in prima classe, ha fatto installare nel suo ufficio una cabina telefonica insonorizzata per il costo di 43mila dollari e si è sempre fatto accompagnare – anche fuori servizio – da venti guardie del corpo, team tre volte più ampio di quello del suo predecessore.
Diverse fonti sostengono che Pruitt chiedesse ai membri del suo staff le commissioni più assurde, dall’acquisto di barrette proteiche alla ricerca di una particolare lozione per le mani, dal recupero di un materasso in un hotel di Washington alla ricerca di un lavoro per la moglie che fosse particolarmente remunerativo, fino all’utilizzo delle loro carte di credito per modificare prenotazioni. Pare inoltre che l’ex direttore dell’Epa avesse quattro indirizzi email e che utilizzasse un calendario segreto per organizzare incontri da tenere nascosti. Secondo tre testimoni avrebbe chiesto personalmente a Trump di licenziare Jeff Sessions, direttore del dipartimento di Giustizia, per subentrare al suo posto.
Pruitt doveva proteggere l’ambiente, al contrario tutelava le industrie petrolifere
Bernie Sanders, senatore del Vermont e candidato alle primarie democratiche del 2016, ha esultato per la notizia scrivendo su Instagram che “Scott Pruitt è stato il peggior amministratore dell’Epa nella storia dell’agenzia. Invece di proteggere l’ambiente e combattere i cambiamenti climatici, ha lavorato per tutelare gli interessi dell’industria dei combustibili fossili”. Sanders ha aggiunto che farà tutto il possibile per assicurarsi che il nuovo direttore “creda davvero nella tutela ambientale”.
Un post condiviso da Bernie Sanders (@berniesanders) in data:
Come Trump, Pruitt non crede che le attività umane siano responsabili del riscaldamento globale e paradossalmente è sempre stato critico nei confronti della sua stessa agenzia. Durante il proprio mandato, non ha fatto altro che allentare leggi introdotte dall’ex presidente Barack Obama per ridurre le emissioni di CO2. La sua opinione è stata inoltre decisiva per l’uscita degli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi sul clima.
Chi è il nuovo direttore dell’Epa
Non sembra, però, che i sogni di Bernie Sanders verranno esauditi: Donald Trump ha annunciato che il nuovo direttore ad interim dell’Epa sarà Andrew Wheeler, che in passato ha esercitato attività di lobbying per grosse aziende appartenenti all’industria del carbone. “Se Trump non cambierà direzione – cosa che sembra improbabile – l’eredità più duratura di Pruitt, insieme a quella del presidente, saranno un pianeta surriscaldato e una vita più breve”, scrive la redazione del New York Times. È ancora presto per cantare vittoria.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Nel 2023 sono state uccise 85mila donne nel mondo: nel 60 per cento dei casi, il colpevole era il partner o un membro della famiglia.
Un gruppo di studenti universitari ha raggiunto la città di Kaifeng l’8 novembre dopo cinque ore di viaggio in sella a biciclette in sharing
Profilazione razziale, xenofobia nel dibattito politico e omofobia nel report dell’Ecri. Tra le sue richieste c’è quella di rendere indipendente l’Unar.
Più di cento calciatrici hanno inviato una lettera alla Fifa per chiedere di interrompere la sponsorizzazione con la Saudi Aramco
Da questo autunno 7.000 nuovi studenti di San Diego sosterranno corsi che includono una quota di tematiche riservate al clima.
Dopo la non convalida dei trattenimenti dei 12 migranti di Egitto e Bangladesh, l’elenco dei Paesi sicuri viene definito per legge.
La “liana delle anime” è un decotto della medicina indigena dell’Amazzonia che può alterare lo stato psichico di chi la assume, e per questo affascina milioni di persone nel mondo.
Tra le 1.757 barche iscritte alla Barcolana di Trieste, la regata più partecipata del mondo, ce n’era una che gareggiava per Emergency.