Attaccare deliberatamente le missioni di peacekeeping è un crimine di guerra. Ne parliamo con Luigi Daniele, docente di diritto internazionale umanitario.
Il toccante incontro tra parenti coreani divisi dalla frontiera. Le foto dei familiari riuniti dopo decenni
Parenti coreani divisi dalla frontiera, il più anziano dei quali ha 101 anni, hanno avuto l’opportunità, unica, di rivedersi per l’ultima e in alcuni casi l’unica volta. Le foto degli emozionanti incontri.
Un gruppo di 89 anziani, uno dei quali ha addirittura 101 anni, ha viaggiato dalla Corea del Sud a quella del Nord, oltrepassando il famigerato confine, per raggiungere parenti che non vedevano da decenni, quando a seguito della Guerra di Corea l’armistizio del 1953 siglò la divisione attuale tra i due paesi. È la prima volta in tre anni che viene organizzato un evento per far rincontrare parenti coreani divisi dalla frontiera, presso un resort sul monte Kumgang in Corea del Nord.
Molte di queste persone non avrebbero pensato di poter rivedere i loro cari prima di morire. Invece grazie alla selezione avvenuta tramite un sistema di lotteria hanno avuto la possibilità di farlo per l’ultima, e in alcuni casi l’unica volta.
Le Coree, un nuovo fronte diplomatico
Nel corso degli ultimi 18 anni sono stati organizzati venti di questi incontri. Quest’ultimo è l’esito dello storico vertice tra il presidente nordcoreano Kim Jong-un e quello sudcoreano Moon Jae-in del 27 aprile. In questa occasione le due parti si sono impegnate a collaborare su vari fronti, tra cui la denuclearizzazione della penisola, anche grazie alla benedizione degli Stati Uniti che si è concretizzata in seguito all’incontro epocale tra Kim Jong-un e il presidente americano Donald Trump il 12 giugno.
I leader coreani si sono riuniti nuovamente a maggio, quando hanno deciso di ripristinare le riunioni familiari, e dovrebbe esserci un nuovo vertice nel corso delle prossime settimane.
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Gli incontri tra parenti coreani divisi
Così a un’ottantina di famiglie è stata concessa l’opportunità unica di potere riabbracciare i propri cari. I sudcoreani hanno così portato in dono cose a cui i parenti nordcoreani non hanno facile accesso, come alcune medicine. Nel corso di tre giorni i familiari avranno solo undici ore per potersi scambiare tutto l’affetto e i racconti che non hanno potuto condividere in così tanti anni. Sotto l’occhio vigile di un’equipe medica a loro disposizione, proveranno emozioni di gioia che sicuramente gli faranno battere il cuore in modo nuovo e inaspettato.
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