Allarme per l’anomalia climatica sulla cima della montagna più famosa e venerata del Sol Levante dopo un’estate e un ottobre caldissimi.
La foto dell’astronauta Nespoli dallo spazio dimostra che la Pianura padana ha un problema di inquinamento
L’astronauta Paolo Nespoli ha postato su Twitter una fotografia che ritrae l’Italia dallo spazio. E mostra la Pianura padana ricoperta da una fitta coltre di nebbia e smog.
Paolo Nespoli, astronauta italiano che il 28 luglio di quest’anno ha iniziato insieme a Randy Bresnik e Sergey Ryazansky una nuova missione nello spazio, organizzata dall’Agenzia spaziale italiana in accordo con la Nasa per studiare gli effetti della microgravità sul corpo umano, ha postato sul suo account Twitter una fotografia che offre molti spunti di riflessione: l’immagine è stata scattata dalla Stazione spaziale internazionale e mostra l’Italia. C’è un problema, però: sulla Pianura padana si può vedere chiaramente uno spesso strato di nebbia. O smog? – si chiede lo stesso Nespoli.
La Pianura Padana qualche ora fa… Nebbia o smog? #VITAmission #Italia pic.twitter.com/mGje7sFRbE
— Paolo Nespoli (@astro_paolo) 18 ottobre 2017
È davvero colpa dell’inquinamento
Il fenomeno in questione è definito caligine ed è effettivamente dovuto all’inquinamento. È infatti causato dalla presenza nell’aria di minuscole particelle solide, tra cui le sostanze inquinanti, che determina l’opacità dell’atmosfera e una ridotta visibilità. Si tratta di una manifestazione atmosferica molto comune in Asia, dove lo strato di caligine che ricopre il sud e l’est del paese raggiunge addirittura i 3 km di spessore. È stata riscontrata anche nella zona artica, per via delle emissioni di anidride solforosa e di altri inquinanti.
La situazione in Italia negli ultimi giorni
Proprio questa settimana il comune di Milano ha deciso di mettere in atto le misure temporanee anti inquinamento, tra cui il blocco delle auto più inquinanti, perché il livello di Pm10, ovvero di polveri presenti nell’aria, ha superato la soglia di attenzione di 50 microgrammi al metro cubo per quattro giorni di fila. Stessa cosa vale per la città di Torino, dove il livello di Pm10 ha oltrepassato la soglia massima per 20 giorni consecutivi.
Come riporta Legambiente, “in Italia si continua a morire per l’aria inquinata: oltre 60mila persone muoiono ogni anno nel nostro paese a causa dell’esposizione a inquinamento da polveri sottili”. Il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti ha dichiarato a Radio 1 di aver adottato dei provvedimenti significativi. In particolare, “stiamo intervenendo molto sulla mobilità sostenibile, abbiamo appena chiuso un bando a livello nazionale che vale 35 milioni di euro”, ha detto Galletti.
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