I pani di Donald Trump per prendersi la Groenlandia l’hanno scaraventata al centro del dibattito internazionale. Su quest’isola artica, dove il ghiaccio è sempre meno, la sfida geopolitica e quella del clima coincidono.
Francia, lo stop alle nuove esplorazioni petrolifere approvato dal Parlamento
Via libera dell’Assemblea Nazionale all’articolo che prevede lo stop alle nuove esplorazioni petrolifere. Per la Francia è una scelta soprattutto simbolica.
L’Assemblea Nazionale francese ha approvato, nella notte tra martedì 3 e mercoledì 4 ottobre, l’articolo-chiave della legge presentata dal ministro dell’Ambiente Nicolas Hulot. Il testo prevede lo stop alla concessione di nuovi permessi per le esplorazioni petrolifere sul territorio della nazione europea. Inoltre, quelli esistenti non potranno essere rinnovati al di là del 2040.
L’article de loi sur la fin de la production d’hydrocarbures adopté à l’Assemblée nationale https://t.co/6fprUXE8X5 @APReboul_AFP #AFP pic.twitter.com/kuDvfgqNRk
— Agence France-Presse (@afpfr) 4 ottobre 2017
La Francia produce l’uno per cento del petrolio che consuma
“I cambiamenti climatici non conoscono frontiere geografiche e non possono permettersi giochi politici. Abbiamo molto poco tempo per invertire la rotta”, ha spiegato il ministro aprendo il dibattito nel pomeriggio. “Per noi – ha aggiunto – si tratta anche di una risposta a coloro, in particolare gli Stati Uniti, che stanno cercando di affossare l’Accordo di Parigi”.
Dopo la Costa Rica, la Francia punta così a porsi come pioniera mondiale della transizione energetica. Va detto, però, che la norma approvata oltralpe è soprattutto simbolica: la nazione europea produce solamente 815mila tonnellate di petrolio all’anno. Si tratta di circa l’uno per cento di quanto consumato. E la legge non prevede diminuzioni delle importazioni.
Il provvedimento dovrebbe essere adottato definitivamente entro la fine dell’anno.
Foto di apertura: Cop Paris/Wikimedia Commons
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Pakhshan Azizi è stata arrestata nel 2023 e accusata di attività sovversive. Nel 2024 l’Iran ha eseguito 901 condanne a morte, il record degli ultimi nove anni.
Dopo oltre tre giorni, gli incendi che hanno circondato la metropoli californiana non accennano ad arrestarsi. Almeno 10 i morti e quasi 200mila le persone evacuate.
Nella cella di Cecilia Sala in Iran manca perfino il letto e le hanno sequestrato gli occhiali. La sua detenzione è legata all’arresto in Italia del ricercatore Mohammed Abedini.
Drogata e stuprata per anni, Gisèle Pelicot ha trasformato il processo sulle violenze che ha subìto in un j’accuse “a una società machista e patriarcale che banalizza lo stupro”.
I ribelli che hanno preso il potere in Siria stanno smantellando la produzione di captagon, la droga che arricchiva il regime di Assad.
Il 15 dicembre una petroliera russa si è spezzata a metà e un’altra è rimasta incagliata, riversando combustibile nello stretto di Kerch.
Nel campo profughi di Burj al-Barajneh, le donne palestinesi preparano pasti e distribuiscono aiuti alle persone in difficoltà nella città di Beirut.
Israele ha approfittato della caduta di Assad in Siria per espandere la sua occupazione del Golan, altopiano dove è presente illegalmente dal 1967.