La Cop16 sulla biodiversità si conclude con pochi passi avanti. Cosa resta, al di là della speranza?
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Una nuova riserva marina per proteggere la preziosa biodiversità che caratterizza i fondali delle Galapagos. Questa la recente decisione presa dall’Ecuador, a salvaguardia delle straordinarie forme di vita che popolano le acque dell’arcipelago. Il 97 per cento del territorio delle Galapagos è già tutelato dall’Unesco in quanto patrimonio dell’umanità, per l’importanza assunta dall’arcipelago nella teoria dell’evoluzione
Una nuova riserva marina per proteggere la preziosa biodiversità che caratterizza i fondali delle Galapagos. Questa la recente decisione presa dall’Ecuador, a salvaguardia delle straordinarie forme di vita che popolano le acque dell’arcipelago.
Il 97 per cento del territorio delle Galapagos è già tutelato dall’Unesco in quanto patrimonio dell’umanità, per l’importanza assunta dall’arcipelago nella teoria dell’evoluzione di Darwin, ma solo l’1 per cento delle acque godeva di una tutela adeguata. Il nuovo parco nazionale comprenderà altre 21 piccole aree protette, che garantiranno la salvaguardia di 47mila chilometri quadrati di fondali. Il parco marino includerà a nord anche le isole Darwin e Wolf. Il parco proteggerà 1000 chilometri di costa ecuadoriana e una superficie totale pari a quella del Belgio: il 32% delle acque intorno alle Galapagos avrà finalmente una tutela adeguata.
Le acque delle Galapagos avevano dovuto recentemente fronteggiare problemi di notevole importanza, come la pesca illegale e l’estrazione petrolifera. La nuova decisione del governo ecuadoriano eviterà che le acque dell’arcipelago possano essere messe nuovamente in pericolo.
Le Galapagos, nello specifico, vantano nelle proprie acque la più alta densità mondiale di squali. Sono 34 le specie che abitano questi fondali, comprese le tipologie più grandi al mondo.
L’istituzione dell’area protetta non sarà una garanzia solo per il patrimonio ambientale ecuadoriano, ma anche un prezioso motore economico. Secondo i dati diffusi dall’università della California, la vita di ogni squalo vale circa 5,4 milioni di dollari per l’industria turistica dell’arcipelago, mentre uno squalo morto può rendere al massimo duecento dollari a chi lo pesca. Il progetto è stato portato a termine anche grazie alla National Geographic Foundation, che ha stretto preziose alleanze con le cooperative locali dei pescatori. La nuova riserva marina rappresenta quindi una soluzione vincente per Governo, pescatori e la sostenibilità ambientale.
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