La campagna Vote for animals, promossa da Lav e altre organizzazioni, mira a far assumere a candidati e partiti un impegno maggiore sul tema dei diritti animali.
Il Galles vieta l’uso di animali selvatici nei circhi
Anche grazie al drastico calo degli spettatori e alla volontà popolare, il Paese britannico ha presentato un disegno di legge che proibisce l’uso di fauna selvatica nei circhi.
È evidente che vedere animali selvatici esibirsi al circo, in spettacoli stressanti e innaturali, sia sbagliato e profondamente anacronistico. Questo tipo di “spettacolo”, come testimonia il costante calo degli spettatori, non ha più ragione di esistere, non solo perché i circhi non sono in grado di soddisfare i requisiti minimi per il benessere degli animali, la cattività provoca infatti loro restrizioni deleterie per lo sviluppo cognitivo, fisico e il normale sviluppo sociale, ma anche per la sua funzione diseducativa.
“Il nodo cruciale è il messaggio profondamente diseducativo e antropocentrico fornito dai circhi con animali, un messaggio arcaico e obsoleto di sfruttamento e umiliazione che oramai fa a pugni (o dovrebbe fare) con la nostra società – ha scritto in un post su Facebook la scrittrice e divulgatrice scientifica Lisa Signorile. – Che messaggio ha trasmesso il circo? Che della macrofauna a rischio ci si può far giocattoli. A cosa serve quindi un circo nel tessuto sociale moderno? A trasmettere un messaggio vecchio e inadeguato”. Fortunatamente sempre più nazioni stanno vietando l’uso della fauna selvatica nei circhi, a queste si sta per aggiungere il Galles.
Una pratica inaccettabile
Lesley Griffiths, ministro dell’Ambiente e degli affari rurali del Galles, ha presentato un disegno di legge per vietare l’uso di animali selvatici nei circhi itineranti. “Gli animali non dovrebbero essere sfruttati per il nostro divertimento – ha dichiarato la politica gallese. – Questo disegno di legge lancia un chiaro messaggio: il governo e il popolo del Galles credono che tale pratica sia obsoleta ed eticamente inaccettabile”.
Leggi anche: Circhi con animali, uno spettacolo che non può andare avanti
La parola all’Assemblea nazionale
La proposta sarà sottoposta lunedì 8 luglio all’Assemblea nazionale per il Galles, ma la sua approvazione, anche alla luce di una recente consultazione pubblica che ha evidenziato la volontà popolare, sembra solo questione di tempo. Grazie alla nuova legge la detenzione di fauna selvatica negli spettacoli circensi sarà dunque reato. Attualmente sono rimasti due circhi itineranti britannici che fanno tappa in Galles.
What a great day! Here is our full video following the announcement today on banning wild animals in circuses #animalwelfare @WelshGovernment pic.twitter.com/I8Et0Rop8f
— RSPCA Cymru ??????? (@RSPCAcymru) 8 luglio 2019
Una giornata epocale per il benessere animale
“Questo è un giorno memorabile per il benessere degli animali in Galles – ha dichiarato Claire Lawson, responsabile della comunicazione della Royal society for the prevention of cruelty to animals (Rspca), organizzazione per il benessere degli animali che opera in Inghilterra e nel Galles. – Siamo assolutamente lieti che il governo gallese abbia portato avanti questo disegno di legge: la detenzione di animali selvatici nei circhi itineranti è una pratica obsoleta che non può avere spazio nel Galles moderno. Esortiamo ora tutti i gruppi politici all’interno dell’Assemblea nazionale a sostenere il divieto e garantire che questa pratica antiquata e crudele sia consegnata ai libri di storia il prima possibile”.
Dalla parte degli animali
Il merito del successo della campagna, come accennato, è dei gallesi, che a migliaia si sono espressi contro lo sfruttamento degli animali selvatici nei circhi. Circa 9mila persone hanno infatti firmato la petizione lanciata da Rspca per chiedere l’intervento del governo. Anche in Italia il numero di spettatori nei circhi è in costante declino e il numero di spettacoli, tra il 2010 e il 2015, è calato dell’11 per cento, secondo quanto riportato dal rapporto I circhi in Italia, pubblicato dal Censis (Centro studi investimenti sociali) nel 2017. Guardare animali in preda a stress e a stereotipie non è più considerato divertente e, forse, stiamo per lasciarci alle spalle un altro triste capitolo del nostro travagliato rapporto con le altre specie animali.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Diritti animali: qual è la posta in gioco e quali sono le proposte dei principali partiti italiani candidati alle elezioni europee di giugno.
Gli orsi nel nostro paese sono una specie a rischio. I motivi? Leggi non rispettate o poco conosciute. E una sempre più palese mancanza di coscienza ambientale.
“Guarda qui, questa è la zampa di un cucciolo di rinoceronte, usata come portamatite: le persone non sanno che esiste un mercato del genere. Sì, magari vedono le foto sui social dei cacciatori in posa col proprio trofeo di caccia, ma non pensano che qualcuno sia in grado di fare questo”. Britta Jaschinki, fotografa-attivista di
“Basta animali nei circhi”. È l’appello che Lav ha lanciato al governo italiano e il titolo della campagna che tutti noi possiamo sostenere.
In Italia la presenza del lupo è ormai un’ottima novità per la salute del nostro ecosistema: ma è purtroppo ancora l’uomo il principali nemico della specie
E’ in arrivo quest’anno il bonus dedicato agli animali domestici. Per ottenerlo si deve però rispettare alcune condizioni fondamentali. Vediamo quali
Il governo della Corea del Sud rispetta la promessa fatta alle organizzazioni animaliste: l’industria della carne di cane sarà illegale a partire dal 2027.
Il governo della Corea del Sud promette di vietare il consumo della carne di cane, ormai inviso alla maggioranza della popolazione.