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Sono quattro giorni che l’Italia è sotto choc a causa del tragico crollo del ponte Morandi a Genova. Il 18 agosto è stato dichiarato giorno di lutto nazionale e si stanno tenendo i funerali di stato per 18 delle oltre 40 vittime (bilancio non ancora ufficializzato dalle autorità). La cerimonia è iniziata alle ore 11:30 alla Fiera di
Sono quattro giorni che l’Italia è sotto choc a causa del tragico crollo del ponte Morandi a Genova. Il 18 agosto è stato dichiarato giorno di lutto nazionale e si stanno tenendo i funerali di stato per 18 delle oltre 40 vittime (bilancio non ancora ufficializzato dalle autorità). La cerimonia è iniziata alle ore 11:30 alla Fiera di Genova, alla presenza di numerose cariche politiche tra cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e migliaia di persone.
Venti famiglie hanno deciso di tenere i funerali in forma privata per motivi di riservatezza ma anche a causa della rabbia per aver perso i loro cari in maniera così tragica e inaspettata. “Mio figlio non diventerà un numero nell’elenco dei morti causati dalle inadempienze italiane”, così Roberto Battiloro, padre di Giovanni – uno dei quattro amici di Torre del Greco morti nel crollo che erano in macchina insieme – ha motivato la scelta della sua famiglia di osservare il funerale a Torre del Greco.
“È una scelta dei familiari ai quali va tutto il rispetto, e che certamente farà pensare chi di dovere”, questo il commento del cardinale e arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco che ha celebrato i funerali.
Parte del viadotto Polcevera, noto come ponte Morandi, dell’autostrada A10 che collega Genova e Savona è crollato improvvisamente il 14 agosto poco prima delle 12, portando con sé una trentina di auto e tre mezzi pesanti che stavano viaggiando sull’importante snodo per il capoluogo ligure. Le macerie di un tratto lungo circa 200 metri del ponte sono piombate fino a cento metri nel fiume Polcevera, gonfiato dalle forti piogge di quella mattinata.
Oggi, sabato #18agosto, giornata di #LuttoNazionale per le vittime del crollo del #PonteMorandi a #Genova. Bandiere a mezz’asta nei palazzi del #Senato pic.twitter.com/Re8dsoujrT
— Senato Repubblica (@SenatoStampa) 18 agosto 2018
Il bilancio delle vittime è salito a 41 persone nella notte tra venerdì 17 e sabato 18 agosto con il ritrovamento di tre dei cinque dispersi: tutti membri della stessa famiglia, madre, padre e bambina di nove anni. Il bilancio non è ancora definitivo perché non sono ancora stati identificati tutti i corpi e all’appello mancano ancora due dispersi.
Intanto sono 634 gli sfollati a causa del disastro, evacuati dagli undici palazzi che si trovano nelle vicinanze di quello che rimane del ponte, e che verranno demoliti secondo quanto annunciato dal ministro dell’Interno Matteo Salvini.
La Procura di Genova ha avviato un’inchiesta per omicidio colposo plurimo, disastro colposo e attentato alla sicurezza dei trasporti: non è stata una “fatalità” a provocare il crollo del ponte, secondo quando dichiarato da Francesco Cozzi, il procuratore capo, ma un “errore umano”. Ora il compito delle indagini è quello di stabilire “perché si è verificato” il cedimento e “perché si è verificato in quel momento”.
“Il mio ministero ha inviato ad Autostrade la lettera con cui prende avvio la procedura per la decadenza della concessione. Vogliamo cambiare tutto”, così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli ha annunciato la decisione del governo in un post su Facebook. Dopo giorni di dichiarazioni a favore della revoca della concessione alla società che gestisce il tratto dell’autostrada A10 in cui si trova (o trovava) il ponte Morandi da parte di esponenti del governo, e qualche marcia indietro, è arrivato l’annuncio definitivo.
“Il concessionario avrà facoltà di far pervenire le proprie controdeduzioni entro 15 giorni, fermo restando che il disastro è un fatto oggettivo e inoppugnabile e che l’onere di prevenirlo era in capo al concessionario su cui gravavano gli obblighi di manutenzione e di custodia”, questa la dichiarazione del premier Giuseppe Conte. “Si è diffusa la notizia che Autostrade per l’Italia sarebbe disponibile a ricostruire il ponte a sue spese. Se questa proposta verrà formalizzata il Governo la valuterà, ma non come contropartita della rinuncia a far valere la voce di tutte le vittime di questa immane tragedia”, prosegue la nota del presidente del Consiglio.
Intanto è stato annunciato che verrà stilato un programma per “interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione” e ammodernamento delle infrastrutture. Autostrade per l’Italia, i cui vertici hanno partecipato ai funerali di stato, terrà una conferenza stampa a Genova alle 16. A parlare sarà l’amministratore delegato Giovanni Castellucci.
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