Before the flood è incentrato sulla più grande minaccia che il nostro pianeta si trova a dover fronteggiare: i cambiamenti climatici.
Giornata delle api, la Fao: il loro declino è una minaccia per tutti, salviamole
In occasione della giornata mondiale delle api, il direttore generale della Fao Graziano da Silva lancia un videomessaggio per sensibilizzare Stati e cittadini ad agire contro la morìa di una specie preziosissima per tutto il pianeta.
Il declino globale della popolazione di api rappresenta una minaccia grave per un ampio numero di piante vitali per il benessere e i mezzi di sostentamento dell’uomo, e per questo i paesi di tutto il mondo dovrebbero fare di più per tutelare queste preziose alleate nella lotta contro la fame e la malnutrizione: è il messaggio lanciato dalla Fao, l’organizzazione delle Nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura, e dal suo direttore generale Josè Graziano da Silva per la celebrazione della Giornata mondiale delle api che si tiene ogni 20 maggio.
Le api sono gravemente malate
In un videomessaggio, Graziano da Silva spiega che “le api sono gravemente minacciate dagli effetti combinati dei cambiamenti climatici, dall’agricoltura intensiva, dall’uso di pesticidi, dalla perdita di biodiversità e dall’inquinamento”. E avvisa sulle possibili conseguenze della diminuzione della popolazione di questi preziosi insetti: “La mancanza delle api e di altri impollinatori farebbe sparire il caffè, le mele, le mandorle, i pomodori, il cacao dalle nostre tavole – solo per nominarne alcuni alimenti che dipendono dall’impollinazione. I paesi devono adottare politiche e sistemi alimentari più sostenibili e attenti agli impollinatori”.
Mettete dei fiori sui vostri balconi
Buona Giornata mondiale delle #api. https://t.co/uDos8jnG2f
— LifeGate (@lifegate) 20 maggio 2019
L’appello della Fao si rivolge non solo alla politica, ma anche ai semplici cittadini: “Anche coltivare fiori sul balcone di casa contribuisce a questa causa”. L’agenzia delle Nazioni Unite sottolinea che il numero di api e di altri impollinatori sta calando in diverse parti del pianeta soprattutto a causa dell’agricoltura intensiva, delle mono colture, dell’eccessivo utilizzo di input agricoli chimici e dell’aumento delle temperature causato dai cambiamenti climatici.
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