La biodiversità sta subendo colpi devastanti per via del clima e della gestione degli habitat. Capiamo come sta in Italia con il commento degli esperti.
Anche la giraffa ora è a rischio estinzione
Perdita di biodiversità costante e in rapida ascesa. Non sono buone notizie quelle che escono dalla 13° Conferenza delle Parti della Convenzione sulla diversità biologica (Cbp COP13) tenutasi a Cancun, in Messico. La Lista rossa della Iucn (Unione mondiale per la conservazione della natura) include 85.604 specie, di cui 24.307 sono minacciate di estinzione. Tra
Perdita di biodiversità costante e in rapida ascesa. Non sono buone notizie quelle che escono dalla 13° Conferenza delle Parti della Convenzione sulla diversità biologica (Cbp COP13) tenutasi a Cancun, in Messico. La Lista rossa della Iucn (Unione mondiale per la conservazione della natura) include 85.604 specie, di cui 24.307 sono minacciate di estinzione. Tra queste ora c’è anche la giraffa.
“Molte specie stanno scomparendo ancor prima di riuscire a descriverle”, ha detto il direttore generale della Iucn Inger Andersen. “Questo aggiornamento della Lista rossa indica che il ritmo di estinzione a livello globale può essere maggiore di quanto pensassimo. I governi che si sono riuniti al vertice sulla biodiversità delle Nazioni Unite a Cancun, hanno l’immensa responsabilità di intensificare i loro sforzi per proteggere la biodiversità del nostro pianeta. Non solo per sé stessa ma per altri imperativi quali la sicurezza alimentare e lo sviluppo sostenibile”.
Il lento declino della giraffa
Il simbolo di questo ultimo aggiornamento è proprio la giraffa (Giraffa camelopardalis), il più alto mammifero oggi vivente. Secondo gli ultimi dati in possesso degli scienziati, il numero degli individui sarebbe calato del 40 per cento in 30 anni. Per questo è passata dal livello “Minor preoccupazione” a “Vulnerabile”, nel giro di tre generazioni. Il loro numero è sceso dai 151.702-163.452 individui del 1985, ai 97.562 nel 2015.
Tra le cause principali c’è indubbiamente la caccia illegale e la distruzione dell’habitat, in particolare nell’Africa orientale e centrale. La crescita della popolazione e la continua ricerca di nuovi terreni agricoli e di risorse minerarie, sta rapidamente distruggendo gli ambienti naturali che supportano la specie, portandola lentamente verso l’estizione.
“Finché le giraffe sono comunemente viste nei safari, nei media e negli zoo, le persone – tra cui gli ambientalisti – non sono consapevoli che questi animali maestosi stanno andando verso l’estinzione in silenzio”, ha riferito Julian Fennessy, co-presidente della Iucn Ssc Giraffa e Okapi Specialist Group. “Con un calo di quasi il 40 per cento negli ultimi tre decenni, l’animale più alto del mondo è sotto forte pressione in alcune sia nelle aree orientali, centrali e occidentali”.
BREAKING: New bird species and giraffe under threat – @IUCNRedList. Crop wild relatives also assessed https://t.co/CepliYvdIf @BirdLife_News pic.twitter.com/9FcsoWbufh
— IUCN Red List (@IUCNRedList) 8 dicembre 2016
Non solo la giraffa. In pericolo moltissimi uccelli
Ma l’avvertimento dei ricercatori non si ferma alla giraffa. Delle ultime 742 specie di uccelli scoperte, l’11 per cento di queste è in pericolo di estinzione. Esemplari che fanno crescere il numero delle specie in pericolo a 11.121. Di queste 13 sono state dichiarate estinte, tutte endemiche di isole. Come la cannaiola Reed-Warbler (Acrocephalus yamashinae), o l’O’ahu akepa (Loxops wolstenholmei) e il lapapane di Laysan (Himatione fraithii), probabilmente scomparse a cause di specie invasive. “Come aumenta la nostra conoscenza, così vengono confermate le nostre preoccupazioni: l’agricoltura insostenibile, la caccia, le specie invasive e altri problemi come il commercio illegale, sono ancora le principali minacce”, ha dichiarato Ian Burfield, coordinatore di BirdLife.
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