La Camera ha approvato il Piano Mattei, col quale il governo punta a collaborare con l’Africa. I fondi sono stanziati, ma ora bisogna capire cosa fare.
Sul Global compact il governo italiano non decide
L’Italia ha deciso di rimandare ancora la propria decisione circa l’adesione o meno al Global compact for migration. La Camera dei deputati infatti ha approvato la mozione presentata dalla maggioranza che impegna il governo a rinviare, a dopo una più ampia valutazione circa la sua effettiva portata, l’adesione al patto non vincolante delle Nazioni Unite, che mira
L’Italia ha deciso di rimandare ancora la propria decisione circa l’adesione o meno al Global compact for migration. La Camera dei deputati infatti ha approvato la mozione presentata dalla maggioranza che impegna il governo a rinviare, a dopo una più ampia valutazione circa la sua effettiva portata, l’adesione al patto non vincolante delle Nazioni Unite, che mira a fissare dei principi da rispettare a livello globale per affrontare il fenomeno delle migrazioni. Il Parlamento ha respinto tutte le altre mozioni delle opposizioni, sia quelle che chiedevano l’adesione al Global compact, sia quelle che invece impegnavano il governo a non sottoscriverlo.
“L’Italia deve essere seduta al tavolo dove si discute il Patto globale sulla migrazione” @Roberto_Fico apre l’incontro annuale con la stampa parlamentare parlando del #GlobalCompactForMigration pic.twitter.com/WdG169IHxC
— stefano menichini (@smenichini) 19 dicembre 2018
Il presidente della Camera Roberto Fico però, praticamente negli stessi momenti, parlando alla stampa parlamentare ribadiva che “le migrazioni sono una problematica globale che attraversa il mondo, per forza dobbiamo sederci al tavolo con tutti i paesi del mondo. Al tavolo l’Italia ci deve stare, deve collaborare e deve poter firmare un patto che renda il fenomeno migratorio culturalmente con approccio globale che è la posizione dell’Italia”. L’Italia nelle scorse settimane aveva deciso di non sottoscrivere il Global compact sulle migrazione, firmato dalla maggioranza degli Stati aderenti all’Onu in occasione della conferenza di Marrakech degli scorsi 10 e 11 dicembre, rinviando la decisione al Parlamento.
Today, we joined @NYCImmigrants, @UN Under-Secretary-General @alison_smale, and @UNmigration to celebrate International #MigrantsDay in front of the UN Headquarters #inManhattan! New York City is a proud city of immigrants. #ForMigration pic.twitter.com/VKepn7xmrU
— NYC International Affairs (@globalnyc) 18 dicembre 2018
Il Global compact for migration è un patto di natura non vincolante, che si pone una lista di 23 obiettivi-guida per gli Stati firmatari, tra questi:
Ridurre al minimo i fattori negativi e i fattori strutturali che costringono le persone a lasciare il loro paese d’origine; garantire che tutti i migranti abbiano una documento di identità legale e adeguata documentazione; migliorare la disponibilità e la flessibilità dei percorsi per la migrazione regolare; affrontare e ridurre le vulnerabilità nella migrazione; salvare vite umane e stabilire sforzi internazionali coordinati sui migranti dispersi; rafforzare la risposta transnazionale al contrabbando di migranti; usare la detenzione per immigrazione solo come ultima risorsa; rafforzare la cooperazione internazionale e le partnership globali per la sicurezza e una migrazione ordinata e regolare.
Ieri l’assemblea delle Nazioni Unite aveva invece approvato il Global compact sui rifugiati, un altro documento che, come quello sui migranti, è l’attuazione pratica dei principi espressi nelle Dichiarazione di New York del 2016.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’accordo prevede la costruzione di due strutture in Albania per la gestione dei migranti salvati dalla Marina. Dossier al vaglio della Commissione europea.
Italia e Turchia hanno firmato nove accordi per la cooperazione tra i due stati. Ma al centro dello scambio non ci sono né diritti civili né rinnovabili.
Dal 2016 in Libia si sono verificati omicidi extragiudiziali, stupri, torture e schiavitù. Tra i responsabili anche la guardia costiera libica, finanziata dall’Italia.
275 persone soccorse da Open Arms e Emergency sono ancora in mare in attesa di un porto sicuro, e necessitano assistenza e cure immediate.
Per un migrante che vive in Italia da pochi anni, comprendere e attuare correttamente le misure di contenimento del Covid-19 può non essere scontato.
Mettere temporaneamente in regola i migranti senza permesso di soggiorno, per garantire le tutele di base durante l’emergenza coronavirus. Il Portogallo l’ha già fatto, in Italia se ne discute.
Fine vita e cannabis, violenze negli ospedali ed economia verde. E ancora “capitale di cittadinanza” e acqua pubblica. Le leggi che ci aspettiamo nel 2020.
Il Global compact sulle migrazioni è stato siglato a Marrakech da 164 paesi; assente l’Italia, che l’ha bocciato in Parlamento. Ecco cosa prevede l’accordo.