
Secondo Copernicus, il mese di marzo del 2025 è stato il secondo più caldo di sempre nel mondo e il più caldo in assoluto in Europa.
Il primo agosto in Groenlandia si è sciolto così tanto ghiaccio che avrebbe potuto riempire 4,4 milioni di piscine olimpioniche. Un documentarista ha scattato delle foto che lo dimostrano.
A giugno ci aveva lasciato sconvolti la fotografia che ritraeva una muta di cani da slitta correre nell’acqua, anziché sul ghiaccio, in Groenlandia. Ora dall’isola giungono altri, allarmanti scatti che mostrano veri e propri fiumi scorrere sulla banchisa.
This is what the Greenland melt looks like August 1, 2019. Huge rivers form on the ice sheet and drain into holes that empty into the ocean from underneath the ice. Seen by Kangerlussuaq on the Arctic Circle. From Into the Ice, upcoming documentary supported by #lundbeckfonden pic.twitter.com/vJtVA0RfeI
— Caspar Haarløv (@haarloev) August 2, 2019
L’autore delle immagini è il documentarista Caspar Haarløv, che si trovava nell’Artide per girare il suo nuovo documentario, Into the ice. Le ha scattate il primo agosto, quando in Groenlandia si sono sciolte 11 miliardi di tonnellate di ghiaccio, l’equivalente di 4,4 milioni di piscine olimpioniche. Finora si è trattato dell’episodio più grave nella stagione di recessione dei ghiacci artici, che normalmente comincia a fine maggio, ma quest’anno è iniziata ai primi del mese. Da allora le temperature sono sempre state particolarmente elevate, cosa che ha favorito incendi senza precedenti nell’intera regione, i quali stanno causando l’immissione di enormi quantità di anidride carbonica nell’atmosfera.
Leggi anche: Canada. Ad Alert, l’insediamento abitato più a nord del mondo, non è mai stato così caldo
Nel mese di luglio, che in base ai dati preliminari è stato il più caldo mai registrato sulla Terra, in Groenlandia sono andate perdute 197 miliardi di tonnellate di ghiaccio quando, solitamente, se ne scioglievano 60-70 miliardi. È inoltre aumentata la superficie di banchisa soggetta allo scioglimento, che ha raggiunto il 56,5 per cento dell’estensione totale.
Leggi anche: Clima, la Groenlandia è vicina a un punto di non ritorno
Secondo uno studio internazionale, i ghiacci dell’isola si stanno fondendo ad una velocità sei volte superiore rispetto a quella degli anni Ottanta, per colpa del riscaldamento globale. È davvero pericoloso poiché quella della Groenlandia è la seconda calotta glaciale più grande al mondo: soltanto lo scioglimento di questi ultimi mesi ha contribuito ad innalzare il livello dei mari di mezzo millimetro.
La Conferenza sul clima delle Nazioni Unite di quest’anno, la Cop 25, si terrà in Cile nel mese di dicembre. Ma Greta Thunberg, la giovane attivista svedese, già a metà agosto salperà per raggiungere il Sudamerica in barca a vela. Come lei tutti noi, governanti compresi, dovremmo imparare ad essere più lungimiranti perché “il futuro appartiene a coloro che vi si preparano nel presente”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Secondo Copernicus, il mese di marzo del 2025 è stato il secondo più caldo di sempre nel mondo e il più caldo in assoluto in Europa.
Uno studio della Nasa ha spiegato il motivo per il quale l’innalzamento del livello dei mari ha superato i dati che erano stati previsti dagli scienziati.
Anche se limiteremo l’aumento delle temperature, il ghiaccio in Groenlandia non smetterà di sciogliersi. Lo rivela un team di ricercatori.
Entro il 31 marzo 2025 per le aziende italiane scatta l’obbligo di dotarsi di una polizza assicurativa per rischi catastrofali. Vediamo cosa significa
Per la prima volta nel 2025 si celebrano le più grandi fonti di acqua dolce del pianeta, che fronteggiano la sfida dei cambiamenti climatici.
Donald Trump ha ratificato l’uscita degli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi. Un duro colpo per il clima, ma anche un’opportunità per accelerare l’azione alla Cop30.
Quanto è vicino il collasso dell’Amoc, il sistema che comprende la corrente del Golfo, e cosa comporta? Ne parla Lungo la corrente, di Lorenzo Colantoni.
Uno studio di Fondazione Cmcc e università di Bologna ha analizzato due falde acquifere dell’Appennino, stimando i cali dei flussi nei prossimi decenni.
Nel 2025 ci si aspettava un lieve rallentamento del riscaldamento globale: per ora non è così. Il mese di gennaio che si è appena concluso è stato il più caldo di sempre per un motivo.